Clara...
Entrando nel bar nemmeno si accorge che la sto fissando e allora aspetto che si sieda per andarle a chiedere cosa desidera, anche se già so cosa vuole.
"Buonasera, cosa vuole prendere?" le chiedo tremando.
Sicuramente vorrà una cioccolata calda con zucchero a velo sopra e se si può dei biscotti.
"Una cioccolata calda con zucchero a velo sopra e se puoi, mi potresti portare dei biscotti e poi chiedi al tuo capo che una cliente ti deve parlare?" risponde senza prendere fiato e tremando.
Penso sia per il terrore di parlare con me, visto che le ho tolto la sua verginità, violentandola.
"Vuoi parlare con me Clara..? Sei sicura?" dico quasi piangendo.
Non posso crederci, però una cosa bisogna dirla, ma quanto è bella?
È la creatura più bella che potessero mai fare i suoi genitori.
"Sì e sbrigati, prima che cambi idea." dice per concludere.
Corro a prepararle la cioccolata e chiedo a Mirko di farmi questo favore.
"Certo che puoi, è davvero una bellissima ragazza, vai vai." dice lui carinamente e senza fare problemi.
È il miglior capo che potessi trovare.
Mi ha visto crescere, è da quando avevo 14 anni che lavoro con lui, facendo finta di essere suo fratello.
Doveva evitare che mi portassero via e mi mandassero in una casa famiglia.
Dicendolo sempre ogni volta che entravano i controlli.
Ho iniziato a lavorare da quando i miei con mia sorella sono morti in un incidente d'auto.
Volevo stare bene da solo e ci riuscì.
Prima vivevo con mia nonna, ma dopo qualche anno, mi lasciò anche lei e sono rimasto definitivamente solo, quindi mi sono dovuto arrangiare cercando un lavoro fisso e non temporaneo.
Finisco di preparare il tutto per Clara e vado subito da lei.
"Eccomi" dico con tensione.
Mi siedo accanto a lei e mi abbraccia.
Non capisco cosa stia facendo, nemmeno dovrebbe venire qui e invece, adesso, mi sta abbracciando.
Ma, all'improvviso, scoppia a piangere.
"Ehi Clara, che succede?" le chiedo preoccupato e staccandomi immediatamente.
"So che non sei stato tu, non volevi farlo..." dice lei alzando lo sguardo.
Quanto mi sono mancati quegli occhi verdi.
Così grandi da poterci leggere dentro.
"Lo so, l'hai sempre saputo, ma ti giuro non puoi sapere quanto sono stato male per te, per quello che ti ho procurato, per quello che ti ho portato via, anche se la tua prima volta l'avresti avuta con me, io te l'ho strappata e non era il mio intento, ma sai Edoardo..." non ho nemmeno il tempo di finire, che mi bacia.
Mi mancavano le sue labbra, ma non è giusto così, non deve tornare da me.
Mi stacco subito.
Lei non può dimenticare tutto così, sono solo passati due anni, non può avermi perdonato e non deve nemmeno farlo.
Si merita di più, si merita qualcuno che la rispetta, che non si dimentichi mai un appuntamento, che non la sfiori se non voglia, ma che soprattutto che non si fa comandare da qualche "amico" violentandola.
"Non deve andare così, per favore vai via e non venire più!" le dico subito.
Mi alzo e vado dietro il bancone, lei con le lacrime agli occhi mi guarda, non dice nulla, prende le sue cose e se ne va correndo.
Non devo più vederla, devo dimenticarla e andare avanti.
Finisco il turno al lavoro e decido di tornare a casa a piedi.
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Il ragazzo misterioso
RomanceQuesta è la storia di Christian e della sua vita difficile, che per colpa di un suo sbaglio rischia di perdere tutto, ma cosa succederà? Cosa perderà e cosa riprenderà? Cliccate il tasto:"Leggi" e lo scoprirete. Ps.: la storia verrà divisa in capit...