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Vedo la rossa già lì ed è vestita diversamente da come l'ho vista qualche ora fa.
Nemmeno il tempo di parlare che inizia a baciarmi.
Va bene, assecondiamola.
Pochi minuti prima della campanella finiamo e mi sento abbastanza soddisfatto, ma sono anche sfinito.
Quella rossa mi ha sfinito.
È stato bello, ma menomale che alla prossima ora esco.
Dopo tutta quella goduria ho bisogno di tornare a casa, farmi una doccia e riposarmi.
Inizia la lezione e per fortuna, il tempo passa in fretta.
Esco da scuola e corro a casa, lasciando indietro Alessio che voleva sapere i minimi particolari con la rossa, sono troppo stanco.
Prima di andare a casa, passo alla Pam, un negozio di alimentari qui vicino.
Devo fare la spesa, se no mi ritrovo senza niente a casa.
Prendo le solite schifezze: biscotti, patatine, cioccolato e qualche birra, chissà qualche volta decido di invitare qualcuno o di far venire Alessio. Inserisco nel carrello qualche cosa di salutare, come: insalata, pomodorini, carote, patate, pere, mele, arance, ecc...
Poi, alla fine, passo nel reparto carnezzeria, per fare rifornimento di tutti i tipi di carne; visto che amo la carne e la mangerei ogni giorno, sostituendo le altre cose.
Finisco di prendere anche le altre cose e abbondo di ognuna, così non ho bisogno di tornare qui più di una volta e vado in cassa.
Pago ed esco, per, finalmente, tornare a casa.
Arrivo, sistemo la spesa e corro a farmi una doccia.
Finendo, vado in camera e mi butto sul letto. Senza nemmeno accorgermi di essermi addormentato subito.
Fortunatamente, mi sveglio verso le 15, così riesco a fare i compiti per domani e qualche cosa per gli altri giorni e poi andare a lavoro.
Verso le 15:45 riesco a finire i compiti per l'intera settimana, fortunatamente, per ora, riesco ad impegnarmi con facilità e non ho nessun problema; e allora mi preparo per andare a lavoro.
Oggi voglio vestirmi diversamente, così da dare una buona impressione anche alla gente che mi vede e magari, rimorchio anche qualche ragazza.
Dall'armadio prendo: una camicia aderente nera, uno jeans strappato alle ginocchia nero e le Vans nere.
Almeno sono un po' elegante rispetto agli altri giorni, di solito metto sempre le felpe con taglie più grandi, che non risaltano il fisico e sembro uno spacciatore.
Nel frattempo si sono fatte le 16 ed è il momento di uscire.
Mi dò un'ultima occhiata allo specchio, aggiusto il ciuffo dei miei capelli neri ricci e prendo il giubbotto in pelle, che era di mio padre, ma che, per fortuna, viene anche a me.
Uscendo da casa, respiro un'aria diversa dal solito, un'aria strana, sembra più pulita, ma non ci faccio tanto caso; chiudo la porta di casa e inizio a camminare.
Arrivando vicino al bar dove lavoro, vedo da lontano la mia migliore amica o almeno, ancora la chiamo così, ma in realtà la persi, insieme a Clara, due anni fa ed è una cosa che mi distrugge, molto più di Clara.
Era la mia conquilina, ci dividevamo tutte le spese e la conoscevo da quando avevamo io 4 anni e lei 1 anno. Anche i suoi sono morti, ma in un incendio e quindi, anche se piccoli riuscivamo a stare bene solo se stavamo insieme.
Ma non ci amavamo, ci volevamo bene come due fratelli che erano rimasti orfani ed erano smarriti in questo mondo così grande per loro.
Perché la persi? Perché anche lei, come Clara, ma non per colpa mia, fu violentata dal suo ex a 15 anni.
E' una cosa che l'ha macchiata talmente tanto, che ha smesso di frequentare tutta quella compagnia o qualunque persona in passato o mentre sia amica con lei, violenti o abusi qualcuno.
Odia queste cose, ed eppure, nonostante lei sia stata e sia importantissima per me, feci anch'io la stessa cosa alla persona che amavo e amo di più.
Ricordo perfettamente quella sera, è stata la serata più orribile della mia vita e voglio che non ricapiti più.
Mi è costata cara, ma quello che c'era in ballo era molto più caro.
Mentre ripenso a tutta quella sera e ad ogni momento passato con Cris, la mia migliore amica, scende una lacrima e molte altre subito dopo.
Arrivai a lavoro sfrastornato da tutto quel rumore che avevo in testa, quindi bevvi una camomilla e finalmente mi rilassai.
Riuscii a farlo senza nessun problema.
Finii il turno verso le 19 e aiutai Mirko a chiudere il locale.
Mi accompagna a casa e nemmeno riesco a spogliarmi, mi sdraio sul letto e inizio a dormire.
Domani sarà una giornata abbastanza pesante o almeno me lo sento.

Il ragazzo misteriosoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora