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"Scrivi ciò che senti, liberati da ciò che ti opprime, lascia che tutto sparisca."

Le parole di Bokuto continuarono a girare nel mio cervello per intere settimane.

Non capivo più nulla.
Il lavoro, il mio libro, l'ansia, lo stress e Bokuto.

Troppe cose si ammassavano in un unico punto, il mio cervello, impedendogli di poter avere abbastanza ossigeno per ragionare.

Erano le quattro del mattino, non riuscivo a dormire.
Notti passate a guardare il vuoto, a scrive frasi senza senso, a pensare.

pensare, pensare, pensare.

Ma a cosa penso?
Cos'è che mi opprime e non mi lascia libero?
Chi occupa i miei pensieri tutti i giorni?

Sapevo la risposta, né ero consapevole.
Decisi di uscire, di andare alla panchina di fronte al parco.

Bokuto.

Era lì, bello come sempre.
Aveva i capelli tirati verso il basso, un quaderno ricadeva sulle sue ginocchia, lo sguardo cupo.

< Ehy > cercai di fare piano, avevo paura che si potesse rompere da un momento all'altro.

Perché Bokuto mi dava questa impressione. Ai miei occhi appariva come un piccolo pezzo di vetro, molto fragile.

Alzò piano la testa, mi guardò ed accennò ad un sorriso poco convinto.

Decisi di sorridergli.
Feci uno dei miei sorrisi migliori e gli occhi di Bokuto sembrarono illuminarsi.

Il mio cuore perse un battito.
Avevo lo stomaco sotto sopra, la pancia mi duoleva, sentivo un vuoto.

Le gambe sembravano voler cedere ma cercai di riprendermi, sperando che Bokuto non se ne sia accorto.

Mi sedetti accanto a lui, non troppo vicino.

Ero curioso, volevo sapere cosa ci fosse scritto in quel quaderno. Bokuto sembrò percepirlo ed iniziò a leggere.


"sei caduto?
ti sei fatto male?

com'è l'oblio?
ti senti soffocare?

dove sei rinchiuso?
ti senti morire?

come ci si sente?
non ti mancano?

allora?
non ti sei pentito?

io te l'ho sempre detto.

sempre detto.

i segreti possono trascinarti a fondo.

te l'ho sempre detto.

e allora?
riesci ad andare avanti?

come fai?
non ti senti uno schifo?

riesci a resistere?

com'è l'inferno?
non ti senti bruciare?

e l'anima?
te l'hanno portata via?

ne avevi una?

e il tuo cuore?
come sta?

ne hai mai avuto uno?

cosa si prova?

i segreti ti portano a fondo.

sempre."

Rimasi in silenzio, non sapevo cosa dire.
Chi aveva scritto tutto questo?
È stato lui?
Questo testo si riferisce a lui?

La sua voce riecheggia nelle mie orecchie, le parole del testo si diffondono nel mio cervello, nel mio cuore, lasciandomi sprofondare lentamente.

La pesantezza si faceva largo nel mio petto sempre più velocemente.

chi sei, Bokuto?

ehi! è il mio primo spazio "autrice" e mi sento gasata, vabbè sono un pò strana ^°^.
comunque volevo dirvi che ogni testo presente all'interno della storia li ho scritti io stessa! in caso vi piacciano:
- mi farebbe piacere saperlo.
in caso vorreste "prenderli" :
-chiedete! (apro una piccola parentesi su questa cosa: non vi direi mai di no, ma è un fatto di correttezza e di educazione, inoltre credo che sia anche più gradevole)
anyway, spero che vada tutto bene, qualsiasi cosa sono a vostra disposizione.

tanti gufi e baci, ciao,
-mar <3

dedication - bokuaka Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora