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È passato un mese da quando Bokuto mi lesse quel testo.
Ogni parola girava intorno al mio cervello e si incastrava nel mio cuore.

Non ho mai avuto a che fare con testi così tristi ed angoscianti.

perché scrivere una cosa del genere?
amore? delusione? rabbia?

Potevano essere mille i motivi per i quali scrisse quel testo, ma non riuscivo ad immaginarmene uno convincente.

Forse perché Bokuto mi interessava, forse perché lo trovavo interessante, ma quel testo mi aiutò a trovare l'ispirazione per quel testo.

Andai al parco, stavo sorridendo.
Ero felice, volevo vedere Bokuto.

chissà come sta.

Volevo vederlo. Volevo sentire il timbro della sua voce, il suo profumo, le sue parole. Volevo stargli vicino, ancora di più.

Arrivai al parco, puntai il mio sguardo sulla nostra panchina. Non era solo.
Con Bokuto c'era un ragazzo dai capelli neri tirati all'insù, lo sguardo attento e tagliente.

chi è?
il suo fidanzato?
un suo amico?

Aspettai, non volevo avvicinarmi.
Continuai a guardarli, il ragazzo sconosciuto se ne accorse e si girò verso di me, sgranò leggermente gli occhi per poi girarsi verso Bokuto, dicendogli qualcosa.

Li vidi alzarsi, il ragazzo sconosciuto si stava avvicinando lentamente all'entrata del parco.

Mise una mano sulla mia spalla.

<Sta attento> un sussurro, due parole.

cosa?
che voleva dire?

Guardai Bokuto, sembrava spaventato. Provai ad avvicinarmi ma, appena mi vide, corse via.

Non capivo.
Avevo sbagliato qualcosa? L'avevo ferito o fatto arrabbiare in qualche modo? Il ragazzo di prima gli aveva detto qualcosa?

Sospirai.

Decisi di tornare a casa. Mi sedetti sul divano, il mio diario tra le mani e mi lasciai trasportare dai miei sentimenti, dalle mie emozioni.

bokuto, bokuto, bokuto.

Il suo nome era l'unico a ronzare nel mio cervello, era l'unica cosa a cui pensavo mentre scrivevo.

"sulla sua pelle chiara,
un adorabile profumo di cocco

tra i suoi capelli scuri,
un profumo di fragole

tra i suoi occhi chiari,
tanti pensieri

la luna brillava
illuminava il suo viso
contratto in una smorfia

profumi, profumi, profumi
così tanti profumi

era così difficile da sentire
il profumo d'amore."

Mi rilassai contro il divano, la penna mi cadde dalle mani e piano piano chiusi gli occhi, trovandomene davanti degli altri dorati.

sorrisi, erano di bokuto.

dedication - bokuaka Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora