capitolo 18

177 16 0
                                    

Si avvicinò baciandomi. Le sue labbra mi erano mancate ma non sentivo niente si tutto quello che provavo quando a baciarmi era roberto.

Mi staccai.

-no no no Fred!

-lo so che mi ami tesoro lo so.

-tu non sai proprio niente.

-dimmi che non mi ami Giorgia.

-non ti amo Fred! Non riesco ad amarti!

-non ci credo!

-credici Fred. Non ti amo.

Si alzò passandosi le mani tra i capelli. Poi si avvicinò pericolosamente a me.

-cosa cazzo devo fare per farti capire che mi dispiace io ti amo ok???

-Fred io no!!!

Mi prese per un braccio facendomi alzare.

-tu devi stare con me ok??? Come me Giorgia!

-lasciami Fred mi fai male!

Vidi Andrew in lontananza che appena mi vide si avvicinò subito.

-ou ou che cazzo stai facendo lasciala subito-disse Andrew

-e tu chi cazzo sei???

-ti ho detto di lasciarla cretino!.- mi lasciò

-è lui Giorgia???

-ma cosa? No! Ma che dici Fred!

-te la fai con lui adesso? Troia sei una troia.

-finiscila Fred ma che ti prende? È stata colpa tua se ci siamo lasciati solo tua!

-ti ho detto che mi dispiace Giorgia che dovrei fare uccidermi?

-no devi lasciarmi stare. Almeno per adesso...

Mi avvicinai ad Andrew che mi tirò tra le sue braccia.

-con te non finisce qua coglione!- disse Fred a Andrew.

Ovviamente Andrew rispose a tono.

-ti aspetto con ansia.

Fred si girò andando via.

Abbracciai forte Andrew che fece lo stesso con me.

-Grazie. Davvero.

-ma di cosa figurati.

Ci abbracciammo per non so quanto e il suo profumo mi fece subito sentire a casa. Ma quel profumo mi ricordava qualcosa... si.. Roberto... avevo cosi tanta voglia di lui lo volevo stringere e baciare e stare tra le braccia di Andrew era una sensazione fantastica.

-sto così bene cosi-mi uscì spontaneo.

-possiamo stare quanto vuoi.

-il tuo profumo...

Ero in estasi.

-il mio profumo cosa?

-il tuo profumo è perfetto.

Alzò il mio viso mettendo due dita sotto il mio mento e mi baciò.  Sapevo che non era Roberto anche se ci speravo ma quel contatto , con profumo che mi entrava dalle narici e si espandeva in tutto il corpo, mi faceva stare bene. Attaccai le mani al suo collo e lo tirai a me. Ero incazzata , delusa forse, nervosa con tutto. Iniziai a sicchiargli il labbro. Andrew mi spinse fino a farmi sbattere contro il muro in un posto più riparato. Mise le mani sui miei glutei e mi alzò facendomi aggrappare a lui. La sua lingua si muoveva dentro la mia bocca senza sosta e non riuscivo a respingerlo. Mi attraeva molto , pure più di Fred. Ci staccammo e mi face scendere a terrà. Abbassai lo sguardo e iniziai a piangere. Appoggiai la testa sul suo petto.

Impossible is NothingDove le storie prendono vita. Scoprilo ora