4 ANNI DOPO
Sam's pov
erano passati ormai 4 anni da quando Phobe era entrata a far parte della nostra famiglia.
erano 4 anni che non parlavamo di ciò che era successo in quella casa con suo padre, di cui non conoscevamo neppure il nome.
Dopo quel giorno io e Dean decidemmo che sarebbe stato più sicuro per lei vivere da Bobby come le aveva detto Rose prima di morire. Quel giorno però, dopo circa 1 anno, decidemmo di fare visita ad entrambi. Tante, troppe cose erano successi in quei 4 anni: papà era morto, io sono morto, Dean ha venduto la sua anima per riportarmi indietro, Dean è andato all'Inferno ed è stato riportato indietro da un angelo di nome Castiel, io ho ucciso Lillith infrangendo i 66 sigilli e aprendo le porte dell'Inferno, liberando Lucifero... insomma una vera merda, ed ora? beh ora dobbiamo trovare il modo di chiudere le porte dell'Inferno e riportare dentro Lucifero.
Io e Dean eravamo in macchina, come se tutto là fuori fosse normale, come se io non avessi causato tutto ciò...
-Dean, mi spiace per non averti creduto a proposito di Ruby- interrompo io il silenzio
- Sam, sono passati 3 mesi da quando Ruby e Lillith sono morte e ora, totalmente a caso, vieni a scusarti di esserti innamorato di un demone che usava il suo sangue per drogarti e per farti rompere l'ultimo sigillo? Insomma perché proprio ora? Io ti ho già perdonato...- domandò lui inaspettatamente -beh, perché non ti avevo mai chiesto scusa, tu lo avevi capito fin da subito che...- -Sammy, tranquillo. Io ti ho già perdonato... d'altronde che cosa ci posso fare se il mio fratellino ha orribili gusti in fatto di ragazze- disse lui ridendo e smorzando la tensione nell'aria.
Dopo tutto ciò che era successo, ero contento di aver al mio fianco di nuovo mio fratello, la mia famiglia. Vederlo morire, sotto i miei stessi occhi mi aveva cambiato... mi aveva insegnato che nulla nella nostra vita è scontato, nulla: un abbraccio, un respiro, una risata, un ricordo, sono tutte cose a cui noi quotidianamente non diamo importanza, ma se ci pensiamo bene sono le uniche cose che rimpiangiamo nel momento in cui la persona più importante della nostra vita non c'è più.
-chissà Phobe come se la sta passando- si domandò Dean ad alta voce. -Immagino che sia lei a tener d'occhio Bobby più che il contrario- risposi io ridendo.
Phobe, beh, anche lei era cambiata. La vedevamo poco durante l'anno, ma quando lo facevamo eravamo le persone più felici al mondo: non parlava mai dei suoi poteri, forse perché anche lei aveva paura di quello che è realmente... la capisco, anche io ho avuto paura di me stesso, a dire il vero quella paura l'ho ancora. Eravamo legati a lei, ormai era nostra sorella, qualche volta cacciava insieme a noi, ma da quando le cose si sono fatte più difficili io e mio fratello abbiamo deciso di escluderla, per il suo bene. L'ultima volta che l'ho vista aveva appena compiuto 19 anni, ricordo che io e Dean l'avevamo portata a vedere le stelle. Quella fu la sera in cui mi resi conto che forse la vedevo più di una sorella, più di un'amica... quella fu la sera in cui rischiammo di perderla.
#FLASHBACK
-Sam tocca a te- disse lei rompendo la mia distrazione -Cosa? Scusa Phobe non stavo ascoltando...- -Tocca a te a raccontare la cosa più stupida che tu abbia mai fatto imbecille- disse ridendo Dean. -Va bene, va bene, la cosa più stupida che ho fatto è stata uhm... dare dell'imbecille a Bobby- tutti e tre ridemmo ricordando quel momento. Io e Dean eravamo distesi sul cofano dell'Impala sorseggiando birra al chiaro di luna. Phobe si trovava seduta sul tetto della macchina; io alzai lo sguardo verso di lei, in quel momento la luna e il suo bagliore la baciarono facendole risplendere quei bellissimi occhi azzurri. Dean interruppe quel momento dicendo che era arrivata l'ora. Eravamo sulle orme di un branco di lupi mannari. Ricordo che il nostro piano era attirare l'alpha in una distesa d'erba poco più distante da dove ci trovavamo.
-Senti Phobe, forse è meglio se rimani qui...- le dissi io appoggiandole una mano sulla spalla. Dean era poco più avanti a noi. -Che cosa? Sam davvero? mi credi ancora incapace di poter uccidere un lupo mannaro?- -Non ho detto que...- -Sì invece, sono stanca di sentirmi inutile, di stare nelle retrovie mentre tu, Dean e Bobby svolgete tutto il lavoro, anche se sto imparando a controllare i miei poteri, non vuol dire che non sappia utilizzare una pistola o un coltello- rimasi in silenzio, sapevo di averla ferita. Dean si voltò dicendo che era meglio dividerci. Io andai a destra, Dean a sinistra e Phobe verso Nord. Il silenzio regnava tra le fronde di quegli alberi . Il silenzio però fu rotto dalle grida di Phobe seguite da tre spari. Il mio cuore si fermò. Cominciai a correre verso la direzione delle grida. -Saaaam- gridava lei. Arrivai nel luogo dell'accaduto: il lupo mannaro stava sopra di lei, lei invece era bloccata, non l'avevo mai vista così terrorizzata... la sua spalla destra sanguinava. -Allontanati da lei- dissi io sparando al mostro. Il lupo mannaro si scagliò su di me ed io gli sparai di nuovo, stavolta però gli diedi il colpo di grazia. Dean arrivò poco dopo. Corsi verso la ragazza, quel mostro l'aveva morsa. -Sam fa male...- disse lei piangendo -Ehi, ehi, ci sono io ora. è tutto finito, ci sono io ora, andrà tutto bene- dissi io con le lacrime agli occhi.
Quando Bobby accorse in ospedale e mi vide coperto del sangue della raggazza, si scagliò contro di me prendendomi per la giacca e sbattendomi contro il muro - L'avete abbandonata? Avete permesso che venisse morsa? Le avete fatto fare da esca? Rispondimi- mi urlò contro. Dean me lo staccò di dosso calmandolo e dicendo che la nostra amica stava bene, che fortunatamente il morso non aveva avuto nessun'effetto. Lui scoppiò in lacrime abbracciando Dean.
Io guardai le mie mani, erano ancora sporche del suo sangue ed io non avevo impedito che quel mostro le facesse del male.
Quella sera io, Dean e Bobby rischiammo di perderla.
-Eccoci qui. Questa casa non cambia mai- farfugliò Dean una volta arrivati alla casa di Bobby.
- Dean?- lo chiamai io prima che bussasse alla porta -Sì Sam...- -Pensi che anche Grace mi abbia perdonato?- -Sam, te lo ripeto, non è stata colpa tua se quel lupo l'ha morsa... anzi, tu l'hai salvata. Lei non ha nulla da perdonarti- mi disse cercando di confortarmi, ma la verità era che io avevo paura di averla persa per sempre. Dean bussò alla porta e un volto familiare ci aprì.
-Winchester!- urlò Bobby ridendo e abbracciandoci. -Che ci fate qui? di solito quando venite a farmi visita è morto qualcuno... qualcuno è morto?- -No Bobby, nessun morto- dissi io ridendo. Dopo averci invitato ad entrare e averci offerto una birra, ci chiese un resoconto della situazione. -Quindi ora Lucifero è là fuori che se la spassa?- -Sì, Castiel lo sta cercando e non appena lo avrà trovato beh ci avviserà...- disse Dean sorseggiando un altro sorso di birra -Phobe? Sta bene?- domandò lui sapendo che io non lo avrei fatto per timore della risposta. -Quella ragazza è la versione mia al femminile- disse Bobby ridendo -Cavolo, è una vera tosta! Impara sempre più in fretta ed ora direi che è lei che bada più a me che io a lei ahahaha. I suoi poteri sono quasi del tutto sotto controllo, sta facendo molto esercizio per controllarli pienamente. Ed è merito suo se io sono ancora qui a rompere le palle al mondo; qualche settimana fa si è fatta il culo per uccidere un intero covo di vampiri, salvandomi il mio amato culo.- -WOW- disse stupito Dean. Sorseggiai un sorso di birra e mi feci coraggio -e come l'ha presa la storia del morso?- il silenzio cadde in quella stanza dopo quella mia domanda -Beh, direi più che bene! Alla fine la sua anima da banshee ha avuto la meglio sul morso di quel bastardo ed è riuscita ad autocurarsi: però ho notato che da quella sera è diventata più forte, più determinata, ma anche più chiusa e più taciturna, come se qualcosa l'avesse sconvolta.- Il discorso fu però interrotto da un rumore di un motore di una Harley Davidson credo... La porta fu aperta e chiusa, voltai il viso e la vidi... Dio se era cambiata -Ciao Ragazzi- disse lei sorridendo.
STAI LEGGENDO
ANOTHER ME // Supernatural
FanfictionPhobe conduce una vita del tutto normale agli occhi degli altri ma in realtá nessuno, nessuno tranne i suoi genitori, sa chi é realmente. Il segreto dei suoi sará al sicuro fino all'arrivo di due strani ragazzi in cittá... Sam e Dean Winchester che...