Capitolo 12

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Quella notte avevo dormito come mai avevo fatto: forse perché non ero nel mio letto, o forse perché ero lontana da quella che per 17 anni era stata la mia casa.
Erano le otto di mattina quando ormai sveglia cominvinsi i due fratelli di rendermi partecipe del loro piano "anti-demone", come lo aveva chiamato il maggiore dei due.
-Ieri notte ho trovato questa casa abbandonata sulla 316 Helden Road, vedi Phobe i demoni si muovono sempre a gruppi,e agiscono secondo uno schema ben preciso: ci sono delle possessioni e poi un covo. La parte stupida del piano, arriva ora... tu dovrai fare da esca- terminò Dean quasi tutto d'un fiato
Rimasi scioccata ma allo stesso tempo ammetto che mi sentivo pronta. In me cresceva un desiderio di fare strage di quei dannati demoni che avevano rovinato la mia vita.
- Dean, non ti sembra un po' troppo rischioso? Insomma lei è solo una ragazzina...- - Ok accetto - interruppi io Sam.
- Prima però voglio che sapere tutta la verità su di me, e per farlo, devo ritornare a casa mia. Ho bisogno però che ci siate anche voi, siete gli unici di cui mi fido in questo momento - loro accettarono.

Prima di recarci nel covo di demoni ci recammo come previsto a casa mia.
Ebbi un piccolo ripensamento prima di entrare... - Se non te la senti, non lo fare, non deve per forza essere questo il modo di sapere la verità su di te, possiamo scoprirla insieme, in un altro modo. - mi disse Sam poggiandomi una mano sulla spalla -Lo so Sam, ma questo è il modo più sensato di sapere tutta la verità-.

Una volta entrati in casa, dopo le presentazioni e le spiegazioni per la mia scomparsa, ci sedemmo tutti attorno al tavolo dove siamo soliti fare le riunioni di famiglia.
I miei genitori si tenevano per mano e sul tavolo poggiava una coperta vecchia, intrinseca di sangue secco e bruciature.
Sam e Dean stavano rispettivamente uno appoggiato allo stipite della porta e il fratello era seduto su una poltrona.
Sentivo la tensione nell'aria.
Mamma cominciò a parlare:
-Tesoro, prima di cominciare io e tuo padre vorremmo dirti che noi ti vogliamo bene come nostra figlia...
la nostra è una famiglia di cacciatori, proprio come i tuoi amici- papà prese parola
- 17 anni fa durante una battuta di caccia in South Dakota, un amico ci contattò dicendoci che sua nipote era scomparsa.
Decidemmo di aiutarlo a trovarla. Dopo 5 giorni la trovammo in un capanno senza vita. Era la sesta vittima in due mesi: nessun segno di infarto o di altro, quella gente era morta senza una spiegazione.
All'inizio pensavamo di essere sulle tracce di un vampiro o di un lupo mannaro, ma poi quando arrivammo in quello che pensavamo essere un covo di vampiri, trovammo lei...-
-tua madre- continui Rose.
-mia mamma? E cosa c'entra con il caso?-
stavolta fu Rose a prendere parola -tua madre aveva appena partorito te, e tu eri avvolta in questa stessa coperta. La trovammo ormai morente. Riuscì però a raccogliere le forza a sufficienza per implorarci di portarti con noi e anche per dirci che cosa sei realmente-
-Tu sei una mezzosangue: figlia di una strega e un... demone-
il silenzio cadde in quella stanza.
Sentivo gli occhi puntati su di me.
Ormai io ero la protagonista di quella recita horror.
-quindi sono davvero un mostro- fu tutto ciò che riuscì a dire.
- Sei una banshee... - continuò Will. -Le banshee sono creature molto rare, sono le ambasciatrici della morte. Essendo frutto di un demone e una strega hanno molte potenzialità: le banshee sono creature celtiche, legate ai ricordi, agli oggetti, prevedono la morte degli altri e il loro richiamo sono le urla, è così che comunicano tra di loro... devi inoltre sapere che sono legate alla natura e agli animali, ogni banshee ha il proprio totem: ciò vuol dire che puoi assumere la forma di un animale, il tuo animale guida.
Le banshee però come ho già detto sono estremamente rare e preziose, ma molto pericolose per i demoni stessi. Quando tuo padre scoprì che tua madre aveva concepito una bambina inviò dei demoni per ucciderla prima che ti partorisse. I corpi che avevamo trovato erano proprio i demoni che tua madre era riuscita ad eliminare, prima che loro facessero con lei. Nel momento in cui lei ti ha messa al mondo tu...- -Perché? insomma io nemmeno lo conosco il mio vero padre...- dissi io interropendo Will -Perché gli puoi prosciugare l'anima...- rispose inaspettatamente Dean. -Esatto... Phobe io e tua madr...- -Voi non siete i miei genitori- interruppi Will acidamente: ero arrabbiata, un'intera vita di bugie e menzogne, volevo solo andarmene da quella casa che ora cominciava a sembrare una casa sconosciuta. -Io e Rose...- continuò lui - Abbiamo cercato di darti una vita normale, abbiamo abbandonato la vita da cacciatori sperando che i tuoi poteri non si manifestassero prima dei tuoi 20 anni. Prima di morire tua madre ti ha fatto un incantesimo di protezione, noi abbiamo cercato di coprire le nostre tracce, facendo credere ai demoni che tu e lei foste morte di ipotermia.- Mi sentivo a pezzi... pezzi di un unico specchio che stava andando in frantumi. Mi guardai allo specchio e vidi la collana che tempo fa Rachel mi diede, prima di dirmi addio. La stavo per togliere, non mi apparteneva, ma subito la mano di Rose mi bloccò dicendomi che ora apparteneva a me, poiché loro mi consideravano una figlia. Rose infine mi diede la copertina, quella che mi ricopriva nel momento in cui sono venuta al mondo, quella copertina sulla quale vi era il sangue della mia vera madre: -Questa è tua, e quando sarai pronta potrai vedere con i tuoi stessi occhi la tua storia... hai il potere della memoria, ogni oggetto che toccherai, se vorrai, ti mostrerà il passato, il presente ed il futuro.- disse ponendomi tra le mani la scatola nella quale era contenuto il mio, ormai unico, avere. Guardai Sam e Dean e con voce sottile dissi -forse è il momento che io me ne vada...-. Mi dirissi verso la porta e nel momento in cui toccai il pomello della porta, ebbi una visione: quattro demoni erano in arrivo, vidi degli specchi rotti, sangue, molto sangue ed infine fuoco.

-Stanno arrivando-

ANOTHER ME  // SupernaturalDove le storie prendono vita. Scoprilo ora