Dopo aver chiuso la porta usarata della casa di Bobby con certezza, impiegai qualche minuto ad azionare la moto. Mi guardai molte volte alle spalle aspettando che dentro di me un pensiero lucido tornasse a vagare nella mia mente iraconda e distrutta. Quel pensiero non arrivò abbastanza in tempo: girai la chiave e azionai la mia moto provocando un scoppio del motore seguito da un polverone. In quel momento esitai ancora qualche secondo prima di partire, stavolta però in attesa che qualcuno venisse a fermarmi, ma al contrario del pensiero, qualcuno arrivò.
Una mano sulla mia spalla mi fece voltare di scatto e spegnere il motore. Vi era di nuovo silenzio ma la polvere data dalla sabbia era ancora nell'aria -Phobe ti prego non andartene...- Sam mi guardava con quegli occhi verdi colmi di gentilezza e amore: era lì, di fronte a me supplicante. Pronunciai il suo nome trapelando tutto il mio dispiacere, ma lui non mi fece procedere -Ti prego Phobe. Abbiamo bisogno di te... io ho bisogno di te.- non seppi dire altro -Credimi Dean non pensa neanche una singola parola di ciò che ha detto, e credo che tu lo sappia bene- -Allora come mai non è lui qui ora? Se davvero non pensa a ciò che mi ha detto, per quale assurdo motivo non mi sta impedendo di andarmene?!- -Io...non so...Dean è orgoglioso. Non è la persona che fa il primo passo, che chiede scusa per primo...- -Quindi dovrei farlo io per lui? Questo lo dovrebbe giustificare?- -Phobe...- -No Sam! Sono stanca di dover rincorrere Dean perché lui è incapace di mostrarsi umano. Eppure è buffo perché tra i due il mostro sono io.- mi rimisi il casco sulla testa, per evitare che Sam mi vedesse piangere di nuovo. Non volevo rendere tutto più difficile di quanto non lo fosse già -Be...tu non sei un mostro!- -Se davvero lo pensassi tu e Bobby avreste impedito a Dean di trattarmi in quel modo!- dissi io con tono apatico -Io... mi spiace ma non volevo ferire Dean, non volevo ferire entrambi schierandomi dalla parte di uno o dell'altra- -Eppure hai scelto di ferire me...- Le lacrime iniziano a percorrermi il viso offuscandomi la vista. Non volevo abbandonare nessuno dei tre ma in quel momento avevo bisogno di pensare, di riflettere. -Be...- girai la chiave un'altra volta -Sammy ti prego torna in casa- la mia voce spezzata e tremante svelò le mie lacrime, e anche le sue -ti prego...resta per me, resta per noi... Be io...- -Sam ti prego non dire altro. Non rendere tutto più difficile. Non rovinare tutto.- Per paura che dalla sua bocca uscissero altre parole, azionai per l'ennesima volta la moto ma stavolta presi coraggio e partì. Sam rimase lì alle mie spalle, sentivo i suoi occhi puntati su di me. Percepivo quel miscuglio di emozioni che amavo di lui, e poi lo sentì sussurrare quelle dannate parole: Ti amo.
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ANOTHER ME // Supernatural
Fiksi PenggemarPhobe conduce una vita del tutto normale agli occhi degli altri ma in realtá nessuno, nessuno tranne i suoi genitori, sa chi é realmente. Il segreto dei suoi sará al sicuro fino all'arrivo di due strani ragazzi in cittá... Sam e Dean Winchester che...