Giungemmo a casa di Beth dopo trenta minuti di pura tensione. Liam mi raccontò che Beth era stata aggredita da qualcuno mentre tornava a casa dal lavoro, e che per timore si era nascosta in soffitta. Dissi a Liam di dirle di chiudersi all'interno di un cerchio di sale, in questo modo Marcus non le avrebbe potuto far del male. -Tieni, prendi questo- dissi io porgendogli un fucile caricato a pallottole di sale -Lo ucciderà?- -No, il sale e il ferro limitano lo spirito, ma per eliminare un fantasma è necessario bruciarne le ossa, ovvero i suoi resti una volta morto: bisogna cospargerle di sale e incendiarle. Nel caso non siano presenti resti fisici del fantasma, esso viene ugualmente distrutto anche se viene dato fuoco all'oggetto materiale che lo tiene legato al mondo terreno, sia che esso sia una fiaschetta, una ciocca di capelli o un abito... Prima dobbiamo però mettere al sicuro Beth, poi capiremo come eliminarlo una volta per tutte, mi passi quel borsone per favore?- -Certo, che cosa c'è all'interno?- -Tutto il necessario per trasformare questa abitazione nella casa degli orrori per fantasmi- dissi io chiudendo il baule con gesto deciso. In tutti quegli anni non avevo mai seguito un caso da sola, ma avevo visto tantissime volte Sam e Dean farlo, e come loro mi hanno insegnato, la prima regola per distruggere uno spirito è mettere al sicuro coloro che ci sono entrati in contatto. Non appena entrammo nella casa, sentimmo subito il rumore del mio EMF propagarsi, stava impazzendo -Che significa?- chiese Liam avvicinandosi a me -Significa che Marcus è stato qui...- con la mano gli feci segno di seguirmi su per le scale -Beth sei qui?- domandò lui facendo echeggiare la sua voce tra le mura di quella casa alquanto silenziosa. Terminate le scale trovammo davanti a noi una porta rossa che a sua volta dava su altre scale, le quali portavano in soffitta. Liam senza neppure pensarci si mise davanti a me quasi come se mi volesse proteggere, quando in realtà ero io che dovevo proteggerlo da me stessa... aprì la porta con il manico del fucile ed entrò in punta di piedi cercando di non far rumore. La stanza era buia e senza che lo volessi i miei occhi viola cominciarono a brillare.
Li richiusi velocemente sapendo che Liam non mi avrebbe visto perché mi dava le spalle, ma invano poiché i miei sensi cominciarono ad attivarsi, come se il brivido che mi percosse la schiena fosse la scintilla che fece scoppiare la barriera tra Phobe e la Bestia. I miei occhi brillavano ancora. Phobe, sta calma, non lasciarti ingannare una voce nella mia testa riecheggiò facendomi sobbalzare. Era Castiel. Castiel pensai io Io non riesco a controllarmi... pensai senza profilare nemmeno un sospiro Respira profondamente, pensa a qualcosa di felice... Non ti lascio sola, io sono qui con te feci come l'angelo mi aveva detto e subito immaginai il calore avvolgente dell'abbraccio di Dean, il profumo di famiglia di Bobby, e la bellezza del sorriso di Sam. In pochi secondi i miei occhi erano tornati quelli blu di sempre. Grazie Cass pensai io, ma non ebbi alcuna risposta.
-Beth... Sei ferita? Stai bene?- vidi Liam cingere le sue grandi braccia attorno al corpo di una ragazza di cui non vedevo il volto, ma di cui sentivo il battito, il respiro e la voce. -Sto bene Liam... Liam io... ho visto... - farfugliò lei quasi in lacrime -Shhh, va tutto bene, ora ci sono- disse il ragazzo afferrandole le spalle. Mi schiarì la voce prima di dir loro che non era sicuro rimanere in soffitta. Ci spostammo poi in salotto dove riuscì a vedere il volto della ragazza. Ci presentammo molto velocemente poiché la ragazza iniziò a fare domande a non finire... comprensibile visto la sua situazione. Passai infatti le successive due ore spiegandole tutto per filo e per segno, ma a differenza del giovane, lei non ne voleva sapere del sovrannaturale -Questo non è scientificamente possibile! Mio fratello è morto! Uno psicopatico mi sta seguendo e io avrei dovuto chiamare la polizia piuttosto che fidarmi di una sconosciuta.- sentenziò lei -Beth, ti prego c'è in gioco la vita di entrambi... Phobe ha esperienza in questo campo e noi non possiamo far altro che fidarci di lei!- -Fidarmi di una pazza che gira con una balestra? Senza offesa ma preferisco fidarmi della polizia!- io feci spallucce facendole capire che aveva tutto il mio appoggio, ma allo stesso tempo non c'era tempo per discutere: dovevo eliminare quel fantasma prima che la situazione ci sfuggisse di mano, così feci segno a Liam di seguirmi in cucina. -Non l'ha presa molto bene...- -No Liam, hai ragione. Ma non abbiamo tempo per poterle essere di sostegno psicologico, lo deve accettare e basta. Ho bisogno di sapere dove è seppellito Marcus- lui si portò una mano alla fronte esprimendo un senso di sconforto - Che succede?- domandai io, immaginando la sua risposta -Il corpo di Marcus è stato sepolto in Vietnam... Beth non aveva abbastanza soldi per pagare il viaggio alla salma e poterlo seppellire qui, a malapena riesce a mantenersi questa casa.- -Merda...- -Già- -dobbiamo trovare qualcosa che apparteneva a Marcus da poter bruciare, qualcosa a cui era legato...- la mia frase venne però interrotta dalle grida di Beth. Liam riuscì ad uscire dalla cucina prima che la porta si chiudesse di scatto ed io rimasi bloccata al suo interno. Cominciai a opporre resistenza alla forza che teneva chiusa quella porta ma niente da fare. -Phobeeee- urlò Liam dall'altra stanza, poi sentì degli spari seguiti dalle urla di Beh -Liam, rimanete nel cerchio di sale!- gridai io. Dovevo aprire quella porta. Dovevo farlo a qualsiasi costo, allungai la mano verso di essa e percepì il colore dei miei mutare... subito dopo una folata di aria gelida mi fece cadere al suolo sbattendo la testa contro il pavimento. Marcus era entrato nella piccola stanza dove mi aveva rinchiusa ed ora stava sopra di me, con la mano sopra il mio petto. Spingeva contro le mie costole finchè la sua mano gelida afferrò il mio cuore e in quel momento gridai di dolore. Il mio respirò stava rallentando, le forze mi stavano abbandonando lentamente quando uno sparo mi liberò da quella presa, e il fantasma sparì. -Ehi, ehi respira- Liam mi aiutò a mettermi seduta mentre io cercavo disperatamente ossigeno, di fatto non so con quali forze gridai al ragazzo -Attento- prima di vederlo trascinato di violenza via da me. Cercai la mia balestra e scoccai una freccia, la quale mancò il mio bersaglio. Così la buttai a terra e mi avvicinai sguainando un tubo di ferro preso dal mio borsone. Il fantasma era sparito di nuovo, ma stavolta sparì il tempo necessario per metterci di ripararci all'interno del cerchio di sale. -Dobbiamo trovare quel dannato oggetto- disse Liam ansimando. Fu in quell'istante che il mio solito intuito mi portò alla soluzione -Liam, dove hai la piastrina?- -Nello zaino... per... merda perché non ci ho pensato subito! Il mio zaino è alla base delle scale- -Ok, questo è il piano... Beth rimani all'interno del cerchio, Liam tu corri verso lo zaino mentre io cerco di distrarlo... Beth dove posso trovare un accendino?- -in cucina, lo trovi nel cassetto-. Non appena terminò la frase entrambi scattammo fuori dal cerchio come gatti. Io mi diressi di nuovo verso la cucina cercando l'accendino. Lo trovai e quando mi voltai Marcus era dinnanzi a me. Corsi dalla parte opposta ma mi raggiunse. Stavolta mi scaraventò contro la porta d'ingresso, sbattendo ancora una volta la testa. La mia vista si stava offuscando, ma quando Liam urlò il mio nome sobbalzai e afferrai la piastrina che mi aveva appena lanciato. Bastarono pochi secondi: incendiai la piastrina lasciandola cadere al suolo e il fantasma scomparve con essa tra le fiamme.Dean's pov
Casa dolce casa pensai dirigendomi alla porta d'ingresso. Siamo stati via solo due settimane ma mi pareva che fossero passati anni. Avevo un'enorme voglia di abbracciare forte la mia sorellina e sapere come stava... l'ultima volta che l'ho vista non ci siamo lasciati molto bene. Mi voltai verso Bobby chiedendogli le chiavi e lui me le lanciò con fare sicuro, ma non servirono perché la porta era aperta. Lasciai cadere il borsone al suolo attirando l'attenzione di Sam e Bobby, estrassi la mia pistola sentendo odore di zolfo. -Che succede?- chiese spaventato Sam ma io non gli risposi. Varcai la porta e mi guardai attorno e rispetto le mie aspettative, la casa era in ordine e non vi erano segni di lotta e ma non vi erano neppure tracce della presenza di Phobe. -Ciao Dean- disse una voce femminile alle mie spalle. Mi voltai con fretta a vidi una ragazza a me familiare -Meg che ci fai qui?- chiesi io portandogli la canna della pistola al petto. Lei rise. -Credi davvero che sia qui per combattere? E poi sai bene che quell'affare mi lascerebbe illesa- -Questa è solo una precauzione- dissi io sorridendo. Lei alzò gli occhi al soffitto accorgendosi di essere entrata in pieno nella Trappola del Diavolo che Bobby aveva inciso su di esso. Sam e Bobby entrarono in casa mettendosi accanto a me -Che cosa vuoi Meg?- chiese Sammy con sguardo fisso sulla ragazza, o meglio sul demone -Ok ragazzi prima di cominciare che ne dite di seppellire l'ascia di guerra? Vengo in pace- -Che cosa vuoi?- ripeté mio fratello alzando la voce -Calmati tigre. Sono qui solo per avvertirvi... Phobe sta cambiando e se non impara a controllarsi succederà un casino.- -Che intendi?- -Intendo che Lucifero ha notato quello che ha fatto a Carthage e quando il grande capo nota qualcuno, beh non gli stacca gli occhi di dosso- -Perdonami se non credo alle tue parole ma tu sei la fan numero uno di Lucifero, ed io non sono uno stolto- dissi io voltandomi -Hai ragione, lavoro per Lucifero, ma non vorrei mai che Phobe diventasse la sua seconda in carica... Lucifero sta cercando di radunare tutte le banshee in circolazione per farne il suo esercito... ormai noi demoni non gli bastiamo più -mi voltai verso di lei e a quelle parole mi geló il sangue. Io e Sam mi scambiammo uno sguardo furtivo -Tu hai paura di lei - disse poi Bobby -Puoi dirlo forte, e anche voi dovreste averne... Non avete mai visto davvero la sua anima, è neppure lei. Quella ragazza è una bomba a mano...- -Che succederebbe se lei cedesse?- -Beh immaginatevi l'apocalisse ma senza paradiso e senza inferno, solo morte e caos- -Fantastico, e come lo impediamo?- -Per questo sono qui: ho bisogno di una mano per scoprirlo-.Una volta terminata quella macabra conversazione con Meg, io e Sam ci godemmo una birra. Entrambi continuammo però a pensare a ciò che il demone ci aveva profetizzato. Nessuno dei due però osava dire una parola, quasi come se entrambi avessimo paura, o forse era davvero così. Comunque tutto ciò venne interrotto dal rumore della porta di casa che si aprì seguito dalle allegre risate di Phobe. Entrambi ci voltammo, ma Sam aveva uno sguardo alquanto interrogativo: dietro la ragazza sbucò un viso a noi sconosciuto, un ragazzo alto e biondo, dall'aspetto troppo tranquillo. -Ragazzi!- urlò di gioia la ragazza fiondandosi su di Sam abbracciandolo -Sono così contenta che siate tornati! Dean, lieta di rivederti giovane- - Non dirlo a me!- risposi io abbracciandola. -Come stai?- chiese mio fratello alla ragazza -Non mi lamento, e voi?- -Tutto nella norma- -Bobby è...?- - Phobe!- disse il cacciatore sbucando dalla cucina con una bottiglia di birra in mano e facendole segno di abbracciarlo. Dopo questo veloce scambio, quasi imbarazzato di saluti finalmente lei ci presentò il giovane -Oh giusto... Sam Dean Bobby, vi presento Liam... Liam loro sono i fratelli Winchester e lui è mio padre Bobby- Bobby rimase scioccato a quella frase, ma non fu l'unico. -Molto piacere...- dissi io allungandogli la mano -Il piacere è tutto mio- ricambiò lui, ma quando si porse verso Sam, quest'ultimo gli offrì solo uno sguardo fisso e giudicatorio, così Liam ritirò la mano aggiungendo - la vostra amica mi ha parlato molto di voi- -definisci molto- incise mio fratello -Sam, Dean, io ho aiutato Liam con un caso... un fantasma gli stava alle costole- -Sei andata a caccia?- domandò scioccato Bobby -Sì, o meglio, mi sono imbattuta nel caso... tranquilli Liam sa dei cacciatori- calò il silenzio in quella stanza e notai che tutti noi la stavamo guardando con ammirazione. La nostra sorellina era diventata una vera cacciatrice. -Beh vuol dire che dobbiamo festeggiare il tuo primo caso- dissi io porgendole la mia birra -Ti ringrazio Dean ma in realtà sono esausta e vorrei andare a dormire... vi dispiace se Liam rimane qui con noi? Finchè non trova un motel- chiese lei imbarazzata -Oh non vi preoccupate, ho causato abbastanza problemi e forse è meglio che io dorma in macchina...- disse Liam sentendosi osservato da Sam. Sembravamo esser stati catapultati in una soap opera, così per cercare di scogliere l'imbarazzo dissi che non ci sarebbero stati problemi se fosse rimasto, e che avrebbe potuto dormire sul divano. Liam annuì con il sorriso sulle labbra. Sembrava un bravo ragazzo, ma la mia esperienza mi ha insegnato che la maggior parte delle volte l'apparenza inganna.
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ANOTHER ME // Supernatural
Fiksi PenggemarPhobe conduce una vita del tutto normale agli occhi degli altri ma in realtá nessuno, nessuno tranne i suoi genitori, sa chi é realmente. Il segreto dei suoi sará al sicuro fino all'arrivo di due strani ragazzi in cittá... Sam e Dean Winchester che...