Capitolo 3.

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Finito il mio libro, mi avventurai verso la mia punizione in biblioteca con il professor Piton, ne avrei approfittato per leggere qualche libro di erbologia o, magari, qualcosa riguardante la cura degli animali magici. Ero molto interessata a studiare le creature nel mondo magico, gli animali erano il mio punto debole in realtà.

Entrai nel grande salone pieno di scaffali contenenti diversi manoscritti, mi avvicinai a qualcuno di essi e presi qualche libro prima di accostarmi alla cattedra dov'era già seduto il professore che mi aspettava.

<< Eccomi professore, ho preso qualche libro così da poterle lasciare al più presto una pergamena completa.>>

Fece cenno di sedermi ed io obbedii senza fiatare, poco dopo che iniziai a studiare qualche pagina arrivò Draco. Aveva addosso la divisa del quidditch completamente sporca; posò la scopa al muro e si avvicinò alla cattedra lasciando sopra qualche libro.

<< Scusi professore per il ritardo, ero alle prove di quidditch.>>

Appena toccò la sedia, Piton cominciò a tamburellare le dita sul legno lucido, guardava tutti e due senza battere ciglio e per un momento cercai di tenere ferme le mie ginocchia tremanti.

<< Avete rovinato la mia lezione, siamo al primo giorno! Se dovesse succedere ancora, sappiate che le vostre case non perderanno solo punti!>>

Si alzò di scatto dalla sedia e si voltò verso la finestra stringendosi le braccia al petto.

<< Sono anni che continuate a discutere durante le lezioni e penso sia arrivato il momento di smetterla.>>

Abbassai il viso mentre Draco non mosse neanche un arto, era completamente ancorato alla sedia con ambe le braccia sulla cattedra fino a quando non gli si avvicinò Piton; si sporse indietro leggermente facendo parlare l'insegnante.

<< Suo padre non accetterebbe il suo allontanamento da questo castello, non crede signor Malfoy?>>

Lui annuì stringendo i pugni, ma ancora non aveva fatto sentire la sua voce.

Riuscivo a percepire il suo nervosismo. Appena si parlava di suo padre, Draco cambiava totalmente... come se avesse paura.

<< Adesso procedete, voglio entro le sedici di questo pomeriggio la pergamena di approfondimento, che naturalmente valuterò.>>

Piton si allontanò dirigendosi a degli scaffali più in la e afferrai la mia piuma bianca, Draco era ancora fermo nella sua posizione, si guardava l'anello che aveva al dito ininterrottamente.

<< Tutto bene?>>

Domandai sottovoce, mi faceva strano non sentirlo borbottare.

<< Pensa a leggere i tuoi libri, mezzosangue.>>

Mi distanziai da lui tirando i miei oggetti, pensavo di aver superato la rabbia di quando mi chiamava così, ma evidentemente sbagliavo... quella parola era ancora segnata nel mio cuore e continuerà a bruciarmi come la prima volta. La punizione più brutta che potesse esistere era questa, essere chiamata ancora "mezzosangue" da gente come lui.

Si accinse dopo qualche minuto ad aprire i suoi libri senza più calcolare la mia presenza; Piton ci teneva d'occhio e nella biblioteca regnava il silenzio più assoluto, non volava neanche una mosca e sembrava come se la scuola fosse deserta. Facevo scorrere la mia piuma in modo fluido sulla pergamena, ero molto concentrata sul manoscritto che stavo studiando e non mi pesava affatto, al contrario, Draco era un po' scocciato e glielo si leggeva in faccia. Non capisco però come faccia Piton a fargli cambiare così velocemente l'umore, c'è qualcosa di più oltre suo padre, tanto da turbarlo profondamente.

<< Granger, hai finito?>>

Sobbalzai quando lo sentii parlare.

<< Quasi, perché?>>

Alzò le spalle e senza darmi una risposta tornò ai suoi studi... non lo capivo, per niente.

Arrotolai la pergamena, riposi i libri al proprio posto e mi avvicinai alla finestra dove sedeva il professore. Gli porsi la pergamena e recuperai i miei effetti.

<< Scusi ancora professore, non succederà più.>>

Rivolsi uno sguardo a Malfoy, del quale non si scomodò neanche a salutarmi e sospirando camminai verso il mio dormitorio, avevo davvero bisogno di passare qualche ora con i miei amici e magari parlare della loro giornata, sicuramente molto più intrigante della mia.

**

<< Quindi Malfoy si è preso una bella strigliata dal professor Piton? Miseriaccia!>>

Sedevo nella sala comune del mio dormitorio assieme a Ron, lui mi aveva raccontato che aveva assistito agli allenamenti del quidditch dei Serpeverde e che Draco s iera praticamente quasi ammazzato sull'erbetta. Lo trovava divertente mentre io ripensai a quando l'avevo visto entrare in biblioteca, completamente sporco.

<< Già, una bella strigliata Ron, quasi mi dispiaceva.>>

Assunse un'espressione abbastanza sorpresa.

<< Hermione scherzi? E' Draco Malfoy!>>

Mi toccai una guancia e sospirai portando le gambe al petto, sedevo a terra difronte al fuoco, con la schiena potevo toccare il divano; guardai le fiamme rosse e poggiai il mento sulle ginocchia.

<< Mi ha chiamata ancora "mezzosangue" Ron, pensavo di aver superato tutto questo.>>

Allungò un braccio dietro le mie spalle timidamente, ma non ci badai più di tanto.

<< Forza Hermione, sappiamo tutti che sei molto di più di questo.>>

Rivolsi il mio viso verso il suo e mi allontanai lentamente vedendoci troppo vicini per i miei gusti.

<< Grazie Ron, sei un amico!>>

Gli sorrisi debolmente e mi sollevai da terra, raccolsi il mio mantello e salii le scale andando nella mia stanza. Mi sedetti sul mio letto e lasciandomi andare sul materasso scomodo pensai alle parole di Ron; i miei capelli erano sparsi su tutto il cuscino e guardai attentamente il soffitto di pietra, afferrai il libro che avevo accanto per riporlo sulla mia piccola scrivania quando all'improvviso  cadde un fogliettino dal suo interno. Cercai di aprirlo quando si trasformò in un piccolo uccello cinguettante.

Sorrisi nel vederlo svolazzare per tutta la stanza fino a ritornare foglio sul mio cuscino.

Non ci avevo mai fatto caso, non avrei mai immaginato che il mio libro preferito contenesse tale incantesimo... però era riuscito a farmi sorridere e per me questo era importante.

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