03. PROBLEM

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MEW POV

Non avevo dormito molto quella notte. L'idea di dover organizzare di nuovo il festival insieme a quel deficiente di Gulf, mi aveva solo fatto venire il mal di pancia dal nervoso. Non avevo fatto altro che girarmi e rigirarmi per chissà quanto tempo, fino a che non ero crollato decisamente troppo tardi.

Mi trascinai al club di musica, visto che quella mattina non avevo lezione, dove trovai Captain con la chitarra tra le mani e un paio di matricole che cercavano di azzeccare le corde giuste da schiacciare.

Sammy e Earth non si erano ancora visti ma non ci pensai. Recuperai il quaderno con dentro tutte le varie informazioni del festival e mi sedetti sul divano.

Tre mesi a organizzare tutto per poi doverci rimettere le mani! Avevamo solo tre settimane per sistemare le cose, e non avevo nemmeno la più pallida idea di come approcciarmi con Gulf in tutto questo.

White aveva detto che era considerato alla pari dell'Head Hazer, nonostante fosse solo al secondo anno. Non mi ero mai interessato di Ingegneria e del loro SOTUS. Ancora mi chiedevo come avesse fatto White a sopravvivere, visto il suo carattere così introverso.

Ricordo ancora quanto fosse era in crisi per la gara finale del SOTUS. Dovevano recuperare una stupida bandiera e alla fine c'erano riusciti, ma solo grazie all'aiuto di Gulf.

Gulf. Ecco. White ne aveva parlato più di una volta l'anno scorso, ma come al solito mi ero fatto i fatti miei e non lo avevo minimamente ascoltato.

Sammy e Earth fecero la loro comparsa giusto un'oretta dopo di me. Le matricole che stavano facendo lezione con Captain se ne andarono proprio in quel momento, e noi quattro iniziammo a capire come agire.

"Devo assolutamente chiamare gli sponsor e dirgli dei vari cambiamenti. Speriamo non sia troppo tardi." disse Earth prendendo il cellulare.

"Io ho già chiamato le band. Nessun problema per il cambio di location. Alla fine c'è solo da camminare un po di più." continuò Sammy.

"Perfetto. Gli orari però saranno tutti sballati. Dovevamo iniziare alle undici del mattino e siamo slittati alle 14. Dobbiamo pensare anche al cibo per tutti i partecipanti..." disse Earth di nuovo.

"Il club di cucina era già d'accordo con noi per degli snack." risposi tirandomi indietro i capelli. "Sono sicuro che non ci saranno problemi nell'aggiungere qualcos'altro."

Fu in quel momento che la porta del nostro club si aprì di colpo, e Gulf vestito con jeans scoloriti, maglietta nera e sopra una camicia a mezze maniche rossa completamente sbottonata, simbolo degli Hazer.

Ok devo proprio dirlo.
Niente male.

"Allora sfigati... come lo organizziamo questo festival?"

Ritiro tutto.
Bastardo infame.

Sbuffai alzandomi in piedi, ma Captain fu più veloce di me e gli si parò davanti.

"Tu devi essere Gulf" disse portandosi le braccia incrociate al petto. "Io sono Captain e faccio parte del club di musica. Se non ti dispiace eviterei certe prese per il culo..."

"Oh... piacere mio capitano. Adesso potete anche lasciare me e Mew da soli. Dobbiamo organizzare questa rottura di palle."

Captain si girò a guardarmi e io semplicemente annuii. Sammy provò a controbattere ma la bloccai. "C'è da parlare con gli sponsor e il club di cucina." gli feci notare.

Earth e Sammy annuirono e andarono via un po' sconsolati mentre Captain mi lasciò un paio di pacche sulla spalla, prima di prendere la sua cartella e andarsene, lanciando ovviamente un'occhiataccia a Gulf, il quale gli fece un semplice sorrisino stirato.

"Finalmente!" sentenziò Gulf buttandosi sul divano a peso morto, punzecchiando le corte di una chitarra poco lontano da lui.

"Mi fa piacere che tu sia comodo. Come intendi procedere con l'organizzazione?" domandai sedendomi sul divano con lui, togliendo la chitarra dalle sue grinfie.

"Io? E che ne so. Io non ho idea di cosa dovete fare. Il mio P ha detto che il vostro caro P Sin si è già dato da fare... la vostra garetta di canto è salva giusto?"

"Si può sapere perché sei un tale scassa scatole, Gulf? Ci hai messo tu in questa situazione" ribattei stringendo i pugni.

Gulf fece spallucce. "Non so di cosa stai parlando in realtà. Se in segreteria non sanno fare il loro lavoro."

"Senti, me ne frego di quello che pensi o dici. Dobbiamo organizzarci. P Sin ha detto che voi farete la gara al mattino..."

Gulf sbuffò. "Non esiste. La gara è al pomeriggio"

Alzai gli occhi al cielo. Chissà perché, ma mi aspettavo una risposta del genere.

"Come al pomeriggio? Le fate sempre al mattino!"

"Ti ho detto che sarà al pomeriggio!" quasi gridò Gulf alzandosi in piedi.

Mi alzai dopo di lui, sentendo la rabbia crescere dentro di me. Mi stavo scaldando come mai prima d'ora, e non potevo di certo permettermi di iniziare una lotta con lui nel club. Se solo lo avessi colpito avrei messo a rischio tutto, anche il festival, oltre che la mia sorte in università.

"Adesso basta. Non ti sopporto! Appena vorrai organizzare qualcosa sul serio fammelo sapere!" dissi andandomene verso l'uscita del club.

Sbattei la porta senza voltarmi una sola volta, pensando solo al fatto che un pugno avrei anche potuto tirarglielo. Era comunque uno studente di Ingegneria, e tutti sapevano quanto fossero odiosi e barbari. Nessuno avrebbe potuto pensare che avessi cominciato io la rissa! 

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