05. AURORA

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Attori in questo capitolo
Ohm Thitiwat


**

MEW POV

Earth era andato via dalla classe dopo la prima lezione, e io mi ero dovuto subire le lamentele di Sammy per due ore! Mi ero chiesto anche io per quale motivo Fluke, Piglet e Kao avessero deciso di fare quel teatrino, ma non ero riuscito a trovare nessuna risposta. Ormai ero quasi convinto che Fluke fosse interessato a Kao, ma dopo quella scenetta non sapevo più cosa pensare.

Earth non rispose al telefono quindi decisi di andare al parcheggio per tornarmene al dormitorio quando il cellulare suonò e la scritta "coglione" si visualizzò sul display.

Gulf mi stava facendo l'onore del suo tempo?
Da ricordare...

-Pronto...-

-Ehi ehi... si risponde così al tuo amico di festival?-

-Amico un cazzo!- risposi sbuffando -Che vuoi esattamente? Sto andando a studiare...-

-Forse organizzare questo accidenti di festival? dimmi dove si trova il tuo dormitorio. Ti raggiungo lì-

-Scusami?! Il mio dormitorio? E da quando tu dovresti venire nel mio dormitorio...?-

-Oh! Vuoi venire nel mio? Non è un problema. Sono pure in stanza da solo se vuoi.-

-Che diavolo me ne frega che sei da solo? Non ci vengo nel tuo dormitorio! Voi ingegneri siete pazzi."

-Esatto. Per questo verrei volentieri nel tuo. Allora? L'indirizzo?-

-Fanculo...te lo mando via line..- e buttai giù la chiamata.

Decisi di correre alla macchina per arrivare in meno di cinque minuti al mio dormitorio. Feci le scale a tre a tre, rischiando di rompermi l'osso del collo e di ammazzare qualche matricola nel frattempo, arrivando nella mia camera con il fiatone. Una volta dentro, accasciato contro la porta, mandai il messaggio a Gulf con la posizione e numero della stanza.

Guardai poi il letto invaso da vestiti, la chitarra, fogli a caso e altri oggetti. Misi la chitarra a posto sul suo supporto per poi ficcare tutti i vestiti nell'armadio senza guardare, chiudendo poi le ante. Spostai i fogli nei cassetti della scrivania e sistemai per bene le scarpe all'ingresso, togliendo anche la polvere da alcuni ripiani. Sistemai le lenzuola del letto alla velocità della luce e mi ci accasciai sopra subito dopo, chiedendomi poi per quale cazzo di motivo avessi fatto tutta quella fatica!

Non riordino nemmeno quando vengono Sammy e Earth a studiare!

Sbuffai tirandomi su, guardando fuori dalla finestra. Il sole era nascosto da alcune nuvole e si era alzato un po' di vento. Proprio in quel momento sentii bussare alla porta e per qualche strano motivo percepii una strana sensazione al petto. Non ci feci caso e andai ad aprire, ma solo dopo aver dato un'occhiata allo specchio che avevo attaccato al muro. 

"Ci hai messo poco..." dissi dopo aver aperto la porta ed essermi trovato davanti il volto di Gulf.

"Ero nei paraggi." rispose entrando, lasciando le scarpe nell'ingresso.

Si guadò intorno con interesse, fissando soprattutto la mia chitarra. Chissà perché aveva un certo interesse per quello strumento, come era successo l'altro giorno al club di musica.

Ci sedemmo sul letto, armati di fogli e penne, cercando così di buttare giù una lista delle cose da fare per quella giornata.

Le varie band che avevamo contattato per la giornata erano tutte a conoscenza del cambio di location e avevano dato il loro ok, mentre i nuotatori non avevano nessun problema a dover aspettare la fine del festival per ricevere i vari premi.

Era necessario che lo staff del festival e quello della gara di nuoto si mettessero insieme per organizzare i vari spazi e gli orari precisi di tutto.

Inviai così un messaggio a Captain, Earth e Sammy con il numero di telefono di Pineare, così che potessero organizzarsi al meglio tra loro.

Gulf quel giorno fu davvero collaborativo. Non fece nessun verso strano e non provò a lamentarsi nemmeno una volta, nonostante molte decisioni andarono a favorire più il festival che la gara di nuoto.

Che avesse fumato qualcosa?

Dopo due ore di scelte varie, ci accasciammo sul letto stravolti. Non ne potevamo più. Mi alzai solo per recuperare un paio di succhi dal mio frigo e gliene porsi uno.

Gulf mi guardò un po' stralunato, ma poi prese il succo sussurrando un grazie quasi imbarazzato.

Tutto bene?

Scrutai il volto di Gulf mentre tentava di aprire la bustina della cannuccia. In quel momento mi sembrò un bambino alle prese con qualcosa di troppo difficile per lui. Aveva le sopracciglia folte, che si muovevano velocemente quando succedeva qualcosa che non gli andava bene. Faceva delle espressioni talmente complesse che mi chiesi come potesse avere anche quel volto da bambino.

Aveva delle labbra davvero belle. Sembravano anche molto morbide, soprattutto dopo che riuscii ad aprire la cannuccia e se la portò alla bocca.

Inizia a sudare.

Che cazzo mi prende?!

Mi spostai da lui e smisi di guardarlo. Non avevo idea di cosa mi stesse passando per il cervello ma decisi che era meglio stargli lontano.

"Quindi... siamo a posto?" domandò Gulf, guardando distrattamente i fogli che avevamo riempito di cose da fare.

Io annuii. Non mi pareva mancasse altro di cui parlare.

"Allora direi che posso andare." disse alzandosi dal letto, buttando poi nel cestino il suo succo ormai vuoto.

"Va bene." risposi senza guardarlo.

Gulf prese le sue cose e si avviò verso la porta, ma poi si bloccò prima di arrivarci. Lo notai tentennare e poi tornare indietro, fermandosi davanti a me.

Alzai lo sguardo senza capire.

"Ti manca qualcosa?" domandai un po' preoccupato, stringendo la coperta del mio letto senza accorgermene.

Gulf fece il suo solito sorriso a labbra strette. Quella dannata faccia da stronzo che mi fece trattenere il respiro.

Si abbassò verso di me, rimanendo a quasi un centimetro dalla mia faccia. Non mi spostai perché non ebbi nemmeno il tempo di elaborare quello che stava succedendo. I suoi occhi erano talmente vicini ai miei che potevo specchiarmici dentro, mentre percepivo il suo respiro sulle labbra.

Sudai freddo.
Di nuovo.

"Sei bello Mew... posso provarci con te?"

CHE COSA?!

Impallidì di colpo, spostandomi all'indietro con il corpo.

"Che cazzo ti sei fumato?!" quasi gridai.

Lui rise tirandosi di nuovo in piedi, passandosi poi una mano tra i capelli. Pareva il protagonista di qualche pubblicità di shampoo.

Che diavolo!

"Cosa non hai capito scusa?"

Davvero me lo stai chiedendo, razza di idiota?

"Che... TU! Hai... hai detto che..."

"Che mi piaci e voglio provarci con te. Cosa non è chiaro Mr. Guitar..."

"GULF! Smettila di dire stronzate!" mi alzai in piedi spostandomi però il più lontano possibile da lui. Non mi fidavo più ed era meglio stargli a debita distanza.

"Ma io non sto dicendo stronzate Mew... mi piaci e voglio provarci con te. Allora, me lo lascerai fare o dovrò convincerti?"

"MA! Che diavolo Gulf! Sei un ragazzo, cioè io sono un ragazzo!"

Gulf rise di nuovo. "Sono bisessuale infatti. Sorpreso? Eppure lo sanno tutti."

"TUTTI CHI?!" gridai a qual punto.

Ero allibito. Possibile che quel ragazzo mi avesse seriamente chiesto di poterci provare con me?

Non avevo mai avuto una dichiarazione simile.

Ok non ho mai avuto nemmeno una ragazza, ma questi sono dettagli!

"Non mi sembra che tu abbia problemi con queste cose. Insomma, tuo fratello si vede con un mio amico da mesi ormai..."

Sentii il sangue abbandonare completamente il mio cervello.

Aveva seriamente detto "Tuo fratello si vede con un mio amico da mesi?". Lo aveva detto?

No. Ci doveva essere un errore. No. Non poteva seriamente essere vero che Ohm si vedesse con un ragazzo!

"CHE COSA?!" gridai nuovamente.

Gulf arricciò le labbra. "Non lo sapevi? Cazzo...  non mi avevano detto che non lo sapevi! Ops!"

"OPS? TU MI SAI DIRE SOLO OPS?"

"Beh... che ti devo dire scusa? Che ne potevo sapere io che tuo fratello non si era confidato con te."

Quelle parole mi fecero male. Molto male. Il mio fratellino non si era minimamente preoccupato di dirmi una cosa così importante?!

"CAZZO!"

"Mew dai non è mica una tragedia... detto questo, posso provarci con te allora?"

"STAI ZITTO!"

"Va bene, visto che non vuoi rispondere lo prenderò come un sì."

"Ti ammazzo adesso."


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La canzone nel titolo


Ohm Thitiwat

Ohm Thitiwat

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