18. POISON

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Le visualizzazioni sono cresciute un sacco! WAO. Non so bene perché la storia è prima classificata nella categoria SOTUS, ma va beh xD spero vi piaccia! Grazie per tutti le stelline <3



Attori nel capitolo
Bright Vichirawit

**

MEW POV

Quando arrivai vicino al palco per il festival, notai subito che qualcosa non stava andando per il verso giusto.

C'erano infatti due gruppetti distinti di studenti, mentre al centro Sammy, Captain ed Earth sembravano cercare di mantenere la calma. Mi avvicinai dunque a loro, guardando Sammy che sembrò sollevarsi appena mi vide.

"Che sta succedendo?" domandai guardando i due ragazzi che sembravano essere i portavoce dei due gruppetti.

Quello sulla sinistra sbuffò. "Finalmente il Presidente del gruppo si fa vedere!"

Sospirai.

"Già. Visto che il mio tempo è prezioso, gradirei che mi dicessi subito qual è il problema." risposti mettendo le braccia conserte.

Non ero arrivato lì per subirmi delle critiche, soprattutto da uno che usava corde colorate su una chitarra acustica.

Siamo alle elementari?

"Sono Phu, secondo anno di Biologia. La batteria sul palco fa schifo! Il mio batterista vuole mettere la sua per la nostra esibizione."

Evitai di ridere, visto che la situazione era critica. Capii immediatamente che questi novellini non avevano mai partecipato a nessuna gara di musica.

"E ti sembra normale che io faccia smontare una batteria e rimontarla durante un festival? Siete per caso più importanti degli altri? Non mi pare..."

"Certo che sì! Ognuno di noi deve pensare alla sua band e a fare del suo meglio per vincere! Non potete pensare che il batterista suoni con uno strumento non suo e soprattutto di merda..."

Strinsi i pugni. Cercai di contare fino a dieci prima di rispondere, ma risultò davvero difficile evitare di incazzarmi. Quel Phu non aveva la minima idea di cosa volesse dire avere strumenti di merda.

"Vedi di calmarti Phu! Quella batteria è di ottima qualità e il tuo batterista è solo un coglione che vuole far vedere la sua! Siete dei montati del cazzo." rispose al posto mio il ragazzo alla mia destra.

Lo fissai annuendo. Aveva alzato un po' i toni ma Phu se lo meritava. Non lo conoscevo ma potevo dire che mi aveva dato la stessa sensazione.

"Non rompere il cazzo Bright! Vogliamo usare la nostra batteria. Punto!" continuò Phu risoluto.

"Non userete la vostra batteria!" rispose a denti stretti l'altro.

"ORA BASTA." dissi io a quel punto.

I due ragazzi, insieme agli altri studenti, si voltarono nella mia direzione. Cercai di controllare la mia collera e presi un respiro. La vicinanza di Gulf mi stava tramutando in un barbaro ingegnere.

"La batteria è nuova, oltre che in affitto. Arriva direttamente dal negozio in cui tutti voi fate rifornimento per corde, pedaliere, cavi e altro. Il nostro studente migliore del club di musica l'ha provata per voi. Se la cosa non ti sta bene Phu, puoi sempre abbandonare il festival. Ho altre band in attesa di suonare al posto vostro, che farebbero la firma per poter toccare quella "merda" di batteria. Sono una persona calma e socievole... ma se vuoi vedere la mia ira puoi sempre continuare. Vi eliminerò io stesso dalla gara a quel punto."

Phu inghiottì la saliva e rimase in silenzio, come tutti gli altri del resto. In realtà, non avevo nessun'altra band a disposizione, ma questo loro non lo avrebbero mai saputo. Vidi Phu voltarsi verso i suoi amici e parlottare a bassa voce. Dopo alcuni minuti si girò di nuovo verso la mia direzione.

"La batteria sul palco va benissimo... andiamo a provare. Scusaci."

Annuii e lo lasciai andare senza rispondere, mentre Bright rimase fisso a guardarlo con odio. Gli posai una mano sulla spalla per calmarlo. "Tutto risolto. Ti ringrazio per avergli tenuto testa..."Bright sbuffò. "Sono sempre così Phu e la sua band. Tutto per poter vincere..."

"Già. Tu invece sei...?"

"Bright. Secondo anno di Scienze Politiche."

"Piacere Bright. Per qualsiasi cosa, chiedi pure, ok?"

Lui annuì e poi tornò dal suo gruppo, mentre i miei amici mi circondarono contenti.

"Sei stato fenomenale." disse Sammy entusiasta.

"Non ho fatto nulla di speciale..."

"Per un momento ti ho immaginato con la giacca rossa da Head Hazer sai?" disse Captain ridendo.

Lo spinsi per scherzo, per poi notare un ragazzo seduto in disparte con lo sguardo basso. Sammy si voltò insieme a me e sospirò.

"Quei ragazzi se la sono presa con Nat prima. Bright lo ha difeso ed è iniziato il tutto..."

Mi avvicinai dunque a Nat, sedendomi proprio di fianco a lui. Gli arruffai i capelli e lui si voltò verso di me, sorridendomi tristemente.

"Mi spiace P. Forse non ho fatto bene il mio lavoro."

Negai. "Non devi abbatterti. Sono dei montati del cazzo. Hai sentito Bright? Mi pare che tu non sia uno che si lascia scoraggiare da certe cose, vero? Ti ricordi la prima volta che ci siamo visti? Ti ho detto che mi sembravi piccolo per suonare la batteria e tu mi hai semplicemente dimostrato il contrario."

"Ti ricordi davvero del primo giorno che ci siamo incontrati P?" domandò lui con occhi sgranati.

"Mh. Mi ricordo delle persone che valgono Nat. Dovresti farlo anche tu e riconoscere il tuo valore."

Lui arricciò le labbra e subito dopo fece un sorriso, ringraziandomi.

Sul palco intanto, la band di Phu si era già preparata per le prove e subito dopo iniziò con la canzone che avrebbero suonato all'evento.

Fortunatamente per loro non ero uno dei giudici o li avrei eliminati dopo la prima strofa. Il problema non si poteva dare di sicuro alla nostra batteria, ma all'inadeguatezza di ogni membro della band. Il cantante era stonato, la chitarrista non sapeva nemmeno le note che doveva fare, mentre il batterista era l'unico che effettivamente si salvava da quello sfacelo. Mi ero dimenticato il bassista, ma faceva schifo pure lui quindi non gli diedi importanza.

Le band si susseguirono per le prove fino a che non si fecero le 11:00 e P Soda arrivò con con altri studenti e del cibo preparato dal club di Cucina. Avergli lasciato uno stand tutto per loro era stata un'ottima idea!

Mangiammo tutti insieme, chi sulle panchine, chi per terra davanti al parco, chi nel prato li vicino. Earth era ancora nel suo mondo e non sembrava intenzionato a uscirne così presto. Provai a parlargli, ma non mi diede nemmeno le solite risposte acide, quindi capii che avrei dovuto lasciargli ancora un po' di tempo per riprendersi.

Sammy e Captain parlottarono tra loro sulle ultime cose da organizzare per la settimana successiva, visto che le prove ormai erano alla fine, quando arrivò White e si sedette vicino a Captain, il quale gli porse uno dei contenitori di cibo rimasti.

Nat era rimasto con noi. Non c'era nessuno del suo anno e vederlo da solo in un angolo non mi aveva fatto per niente piacere. Lo avevo dunque invitato a mangiare vicino a me e lui sembrò contento.

Parlammo delle prove e delle band che si erano esibite fino a quel momento. Quella di Bright sembrava essere la più quotata tra tutte. Si facevano chiamare i CTRL-S e avevano vinto in altri contest di musica. Nat sembrava seriamente attratto da Bright e dalla sua abilità con la chitarra. Un po' fui dispiaciuto di non aver visto la sua esibizione durante le prove.

Quando terminammo di mangiare, le prove continuarono per alte due orette. Quando anche l'ultima band finì di suonare, mettemmo a posto tutte le cose e ce ne andammo verso il club di musica.

Gulf mi aveva mandato un paio di messaggi, dicendomi che a breve sarebbe andato al club di nuoto, ma che non sarebbe entrato nell'acqua nemmeno con un piede. Gli risposi con delle faccine che ridevano, dicendogli invece che noi avevamo terminato e che sarei stato nel club di musica con gli altri.

Non avevo la più pallida idea di quello che stava effettivamente succedendo tra noi. Ad essere sinceri, non avevo idea di cosa stesse succedendo a me. Mi ero preoccupato così tanto per Gulf che ero finito persino a litigare con i suoi senior. Era stato un miracolo se ero ancora vivo per poterlo raccontare.

Ripensai a ciò che era successo nella doccia, ma subito negai cercando di nascondere quelle immagini dal mio cervello. Non era il momento né il luogo adatto per farsi venire un'erezione e mi stupii anche che potessi averla.

Da quando Gulf mi faceva quell'effetto? Anzi. Da quando un ragazzo mi faceva quell'effetto?Da mai. Non mi era mai successo e mai mi ero preoccupato della cosa. Non era mai stata una priorità per me avere qualcuno al mio fianco. Non ci avevo mai pensato e avrei potuto continuare in quel modo, se solo Gulf non si fosse infilato nella mia vita.

Ora però non riuscivo più a vederlo come un ficcanaso rompi scatole. Non riuscivo più a pensare a lui ed essere incazzato per quello che aveva fatto al nostro festival, nonostante mentisse e si ritenesse innocente.

Non riuscivo più a non sorridere nel pensare a lui e avevo capito che per la prima volta provavo dei sentimenti per qualcuno.

Sentimenti che andavano ben oltre l'amicizia.

"P Mew...?" mi chiamò Nat.

Mi voltai verso di lui, già pronto sul sedile della batteria del club. Io lo guardai e gli diedi il via a suonare, accompagnandolo con una delle chitarre elettriche che usavano gli studenti per esercitarsi.

Sammy iniziò a canticchiare qualcosa mentre Captain rimase seduto sul divano a coccolarsi con White. Earth invece sbuffò un paio di volte, per poi recuperare un'altra chitarra e aiutarmi con la melodia.

Mi mancavano quei momenti di puro svago, dove potevo evitare di pensare a qualsiasi cosa e concentrami solo sulla musica.

Nat mi sorrise divertito e io feci lo stesso. Quel marmocchio mi metteva seriamente troppa allegria.




GULF POV

Ero appena arrivato in piscina quando Prem mi abbracciò fortissimo, come se non ci vedessimo da anni ormai.

Che diavolo!
Mica sono morto!


Un secondo dopo arrivò Boun, che lo trascinò lontano da me intimandogli di non toccarmi in quel modo. La gelosia non era mai stata il suo forte, ma a Prem non era mai importato un fico secco.

"Sei vivo! Ti prego non ammazzarmi. È stata tutta colpa di P Forth!" disse Prem agganciandosi alla vita di Boun.

"Oh sì. Lo ha portato lui da te..." continuò Boun stringendo l'altro contro di sé.

"Eh, eh... lo so! È tutto a posto ora."

"Beh. Tutto a posto... I Senior si sono beccati la tua punizione per colpa di Mew. Fossi in te starei attento al tuo fidanzato." disse di nuovo Boun.

"Non è il mio fidanzato!" quasi gridai. "Non ancora per lo meno... detto questo vogliamo iniziare le prove o no?"

Mi voltai notando un po' di ragazzi che facevano riscaldamento vicino alla piscina. Alcuni dei nostri iscritti al club dovevano ancora fare le prove per capire se avrebbero partecipato o meno. Seguire Mew da tutte le parti mi aveva allontanato dal mio compito di Presidente.

Va beh.

Presi il fischietto e mi avvicinai a Pineare, già pronta con il suo blocco notes in mano. Lei mi salutò contenta e io le feci un cenno.
Qualche attimo dopo, diedi a tutti l'ordine di mettersi in posizione. I primi cinque gareggianti si avvicinarono alle postazioni e attesero il mio segnale.

Fischiai e i ragazzi partirono veloci, tuffandosi in acqua e nuotando nello stile designato dalla gara.

Cercai di concentrarmi su ogni ragazzo, notando molti errori negli stili di tutti, ma in qualche modo accettabili. Quando tornarono tutti al punto di partenza, dissi loro i risultati, mentre Pineare li scriveva fedelmente sulla scheda.

Fu il turno di altri cinque studenti e di nuovo fischiai per farli partire. Continuammo così per altre due volte fino a che tutti i venti ragazzi del club terminarono la prova.

Visto che il risultato non fu molto soddisfacente, a parte per quattro di loro, diedi a Prem e Boun il compito di farli allenare per bene quel pomeriggio, così da poter arrivare ad almeno sei o sette finalisti per la gara.

Tornai dunque da Pineare per organizzare la gara e scegliere gli stili migliori da far fare. I nuotatori avrebbero dovuto superare tre prove: una di velocità, una di stile e una di resistenza.Pineare mi diede degli ottimi consigli e ringraziai me stesso per averla scelta come manager del club. Era sempre così organizzata che nemmeno riuscivo a crederci.

Un gruppetto di ragazze attirò la mia attenzione a causa dei loro gridolini. Le notai sedute sugli spalti e mi chiesi quale fosse il motivo di tanta eccitazione, visto che riuscivo a sentirle nonostante la distanza.

I ragazzi avevano già gareggiato, quindi non c'era più bisogno nemmeno del tifo d'incoraggiamento.

Pineare mi guardò preoccupata, cercando di attirare la mia attenzione, ma il modo in cui quelle ragazzine si guardavano i cellulari era strano. Che ci fossero nuove foto mie e di Mew?

"Sai perché ridacchiano?" chiesi alla mia amica.

Lei negò subito, ma i suoi occhi preoccupati mi fecero intendere il contrario. La guardai quindi con insistenza, portando le braccia conserte.

Lei cercò di aggrapparsi agli specchi, dicendo che era una sciocchezza e che non aveva senso nemmeno perderci troppo tempo.

"Dimmelo forza. Se è una sciocchezza non gli darò peso, ok?"

Pineare strinse le labbra. "Non sono sicura che riuscirai a non darci peso."

"Quindi riguarda me? Pineare dammi il telefono..."

"Gulf. Non è il momento. Possiamo almeno finire di organizzare la gara?"

"Oh. Vuoi finire di organizzare la gara? BENE. Prima prova in meno di 3 minuti. Seconda prova stile libero, delfino e farfalla. Terza prova cinque volte avanti e indietro la piscina olimpionica. Tu sarai uno dei giudici mentre gli altri due verranno dalle altre scuole. Contenta? Scritto tutto? ORA DIMMELO."

Pineare sbuffò sonoramente, scrivendosi tutto alla velocità della luce, chiudendo poi il blocco notes.

"Se ti incazzi giuro che non ti dirò mai più niente! Capito Head Hazer? Io sono di Medicina e non devo seguire i tuoi ordini..." disse prendendo il cellulare, schiacciando qualche tasto ed entrando in una pagina Facebook.

Presi il suo telefono appena lei me lo passò e controllai la foto che Cute Boy aveva postato.Anzi.

Le foto.

Mew e un ragazzino, che dai commenti risultava essere Nat, vicini e sorridenti, mentre Mew gli accarezzava la testa.

In una erano persino mezzi abbracciati, come se Mew lo stesse quasi per baciare.

Alcune foto erano proprio di quel pomeriggio, mentre mangiavano vicini.

I commenti erano molto chiari. Nat ci stava provando con Mew da un sacco di tempo e delle sue amiche erano sicure di averli visti andare al club di musica a suonare.

Presi un respiro e lascia il telefono a Pineare, togliendomi poi il fischietto dal collo e lasciandogli pure quello tra le mani.

"Gulf... sono sciocchezze." disse lei mentre iniziai a percorrere la strada verso l'uscita.

Non le diedi retta e continuai a camminare senza guardare in faccia a nessuno. Alcuni amici d'Ingegneria mi salutarono, ma io non feci loro nemmeno un misero cenno.

Sapevo di aver tratto delle conclusioni troppo affrettate, ma in quel momento l'unico pensiero che avevo era di andare da Mew e vedere con i miei occhi quello che stava succedendo.

La gelosia mi rese cieco.

Sorpassai la zona in cui avevano spostato il palco e percorsi la strada fino al club di musica. Non ci misi troppo e non accelerai nemmeno il passo.

Quando arrivai davanti alla porta a vetri del club, sbirciai dentro sperando di non trovare nessuno. Purtroppo però qualcuno lo vidi e quel qualcuno fu proprio Mew, seduto sul divano vicino allo studente che avevo visto nelle foto poco prima.

Era un ragazzino, probabilmente del primo anno. Avrebbe potuto dare del filo da torcere a Fluke con quel sorriso che si ritrovava.

Provai un senso di nausea indescrivibile. Quel ragazzino era troppo vicino a Mew, gli toccava le mani, cercava di attirare la sua attenzione spostando il volto, puntando i suoi occhioni contro il Presidente del club.

Sbuffai aprendo la porta, notando Mew voltarsi verso di me e rimanere di stucco.

Non ti aspettavi il mio arrivo, vero?

"Gulf..." disse alzandosi.

"Sì. Gulf." risposi io. "Non dovevi essere qua con gli altri..." domandai guardandomi intorno.Il club era vuoto a parte Mew e quel fantomatico Nat, che mi guardò preoccupato, alzandosi e avvicinandosi a Mew.

"P... tutto bene?" chiese toccandogli un braccio.

Non incazzarti... non incazzarti.

"Sì Nat. Tutto a posto..." rispose Mew guardando il minore, spostando poi lo sguardo su di me. "Sammy aveva da studiare. Captain e White sono andati via da poco ed Earth non so bene che cosa avesse da fare..."

"Hai quindi una scusa per tutti..."

"Non ti sto capendo Gulf. Che dici..."

Io sbuffai di nuovo e presi il mio cellulare, puntando poi lo schermo verso Mew. Le foto di lui e Nat lo colpirono in pieno volto, tanto da fargli cambiare espressione in una molto più preoccupata. Tentò di prendermi il cellulare dalla mano, ma io lo rimisi in tasca prima.

"Lo sai che non è vero. Lui è uno dei miei studenti migliori." disse Mew indicando Nat dietro di lui.

Nat se ne stava proprio alle spalle di Mew, mentre gli stringeva la camicia con le mani come a volermi sfidare. Gli rifilai un'occhiataccia ma Nat non si spaventò anzi, fece una smorfia per poi puntare i suoi occhi da cerbiatto verso Mew.

"P. Cosa ho fatto? Non è colpa mia vero?" domandò Nat con voce leggera.

Che bravo attore cazzo.

"Stai tranquillo. Ora però lasciami parlare con P Gulf, ok?" disse Mew accarezzandogli i capelli.

Non posso farcela.

"MEW?!" gridai a quel punto, avvicinandomi a lui e strattonandolo.

"Che diavolo Gulf!"

"Che diavolo lo dico io! Vuoi dargli altre speranze per caso?!"

"Ma di che accidenti parli?!"

Alzai gli occhi al cielo. Per quale motivo mi piaceva un ragazzo così assolutamente idiota? Non si rendeva minimamente conto di quanto Nat fosse interessato a lui! Quegli occhi da bambino potevano prendere in giro tutti, ma non me.

"Non puoi toccare la testa a tutti i cuccioli che trovi per strada Mew!"

"È un ragazzino!"

"Ha solo un anno in meno di te. Non trattarlo in questo modo!"

"Ma di che parli?! Quale modo?!"

"Come se fosse importante Mew! COME SE FOSSI IO!"

Mew non rispose. Mi guardò con occhi preoccupati, come se avesse inteso ciò che stavo provando. La gelosia mi stava uccidendo lo stomaco e avrei voluto gridare come non mai. Riuscii a percepire le lacrime spingere contro i miei occhi, ma cercai di resistere.

Io sono Gulf. L'Head Hazer. Io non piango.

"Tu... tu stai esagerando lo sai vero?" disse con voce calma Mew. "Non c'è nulla. Non... davvero." continuò.

Le sue parole mi diedero l'aiuto necessario per calmarmi e per un attimo abbassai le armi e guardai solamente Mew. Era così bello che avrei voluto abbracciarlo e stringerlo a me per sempre.

Sapevo che il mio comportamento era stupido quanto inutile. Mew non aveva fatto assolutamente nulla di male, ma il solo pensiero che ci fossero quelle foto in giro mi faceva impazzire.

Nat ci stava provando con lui. Era palese.

Avevo guardato Mew da lontano per così tanto tempo che sapevo perfettamente come fosse il carattere. Quelle attenzioni non le dava spesso, anzi, oserei dire quasi mai. Questo Nat si era nascosto dai miei radar e così ero rimasto fregato dal suo bel faccino. Perché gli dava tutte quelle attenzioni? Che senso aveva farlo? Non ero importante per lui? Lo aveva detto solo perché era preoccupato? E quello che era successo quella mattina? Non contava nulla per lui?

"Ma Mew... ti sei ricordato il nostro primo incontro." disse Nat sul punto di piangere. "Tu mi piaci così tanto, P Mew..".

Strinsi i pugni sempre più arrabbiato, mentre il cuore iniziò a battere fortissimo. Non poteva seriamente aver detto quelle frasi davanti a me, l'Head Hazer. Ok, loro non erano di Ingegneria, ma io rimanevo l'Head Hazer dell'università e tutte le matricole dovevano portarmi rispetto!

Non riuscii a fermare la mia collera e semplicemente spinsi Nat lontano da Mew, facendolo cadere sul divano. Forse ci misi troppa forza, anzi, sicuramente lo feci, ma non mi importò. Stavo per andargli incontro e tirargli un pugno, quando Mew per un polso, spingendomi poi contro una parete.

"SEI DIVENTATO MATTO?!" gridò andando subito a controllare come stesse Nat, il quale piagnucolava sul divano.

Mew controllò che stesse bene e Nat si attaccò a lui stringendogli le braccia intorno a collo, piangendo contro la sua camicia. Riuscii a sentire Mew dirgli di stare calmo, che era tutto ok e che io non gli avrei fatto niente.

Già. Non gli posso fare niente.

Guardai quella scena come se fosse un incubo e io non avessi nessun modo di svegliarmi. Le lacrime che fino a un attimo prima ero riuscito a ricacciare dentro, ora scorrevano lente sulle mie guance, facendomi bruciare gli occhi. Mi sentivo così male come mai prima d'ora e in un certo senso odiai me stesso per essere arrivato a tanto.

Io che non avevo mai dato così tanto interesse a una persona, ora piangevo come una ragazzina senza poter fare niente.

"Gulf..." mi chiamò Mew a quel punto. Nemmeno mi ero accorto che mi stava fissando.

I nostri occhi si incrociarono e io sentii dentro di me solo rabbia, collera, odio.

"Ti odio." dissi semplicemente, per poi andarmene di corsa sbattendo la porta del club.



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Canzone nel titolo


Bright 

Bright 

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