06. LEVANTER

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MEW POV

Il giorno prima avevo praticamente buttato fuori dalla stanza Gulf, visto che non aveva voluto dirmi il nome del tizio che si stava vedendo con mio fratello.

Bastardo.

Come poteva tenermi all'oscuro? Era mio fratello! Dovevo sapere chi stava frequentando. Era sicuramente più grande di lui visto che Ohm si era iscritto quell'anno a Comunicazione Internazionale e a malapena lo vedevo in giro, colpa della mole di compiti che aveva da fare.

Almeno, questo era quello che mi diceva Ohm.

Cazzo.

Avevo mandato un messaggio a Ohm giusto ieri sera, ma lo stronzetto aveva letto senza nemmeno rispondere. Continuavo a guardare il cellulare ogni minuto ma niente. Zero.

Come può farmi questo?
Sbuffai lasciando il telefono sul tavolo della caffetteria al quale ero seduto. Era già mezzogiorno passato e Earth, Sammy e Captain erano ancora in classe. Io avevo deciso di saltare le lezioni del mattino per vedere Ohm, ma di lui nessuna traccia.

L'ho già detto che è un bastardo?

Ero sul punto di alzarmi per andare verso la facoltà di Comunicazione Internazionale quando qualcuno mi posò davanti un piatto di Pad Thai.

Alzai lo sguardo e vidi la faccia sorridente di Gulf, che si sedette davanti a me con un piatto di Pad Thai anche per lui.

"Buon appetito." disse sorridendo, mettendomi poi davanti una bottiglietta d'acqua che aveva recuperato dal suo zaino.

Sbuffai.

"Che stai facendo Gulf? Perché sei qua?"

"Eh? Te l'ho detto. Ci sto provando con te. Non è ovvio?"

Impallidì.

Lo aveva detto praticamente ad alza voce e qualche ragazza del tavolo accanto al nostro si era voltata. Non le guardai per paura di poter vedere il loro sguardo da psicopatiche. 

Cazzo.

"Senti. Capisco che il club di nuoto e quello di musica non vanno d'accordo da secoli. Ma perché ora te la devi prendere con me? Cosa ti ho fatto?"

Gulf corrugò la fronte, fingendo di non capire il mio discorso.

"Non me ne frega nulla dei nostri club. Ti ho detto che mi piaci e non lo dico spesso. Anzi. Non lo dico mai quindi dovresti sentirti per lo meno lusingato che il "quasi" Head Hazer ci stia provando con te..."

"Io non sono uno studente di Ingegneria quindi che tu sia o meno l'Head Hazer me ne frega meno di un cavolo!"

Stavolta sbuffò Gulf grattandosi la testa, lasciando andare un "ohi" di disperazione.

"Senti. Puoi evitare di fare tante storie e mangiare il tuo Pad Thai?" domandò prendendo in mano la forchetta.

Lasciai andare un sospiro profondo e non dissi altro, facendo come mi aveva suggerito Gulf. Amavo troppo il Pad Thai per poterlo lasciare lì.

Mangiammo in silenzio anche se in torno a noi le ragazze iniziarono a chiacchierare, guardandoci di nascosto anche se con poco successo.

Ovviamente non guardavano me ma Gulf.

Sembrava un modello appena uscito da qualche rivista. I capelli erano perfettamente in piega e parevano morbidi nonostante fosse un nuotatore. Sicuramente li curava con molta attenzione per averli così sani. Indossava ovviamente dei jeans e una maglietta scura e sopra la solita giacca a maniche corte rossa, tipica degli Head Hazer.

Gulf mi guardò una volta che ebbe finito anche l'ultimo pezzo di pollo nel suo piatto. Sorrise lasciando le posate sul tavolo.

"Come mai mi guardi?" chiese sorridendo.

Sbuffai.

"Non ti stavo guardando..."

"Non sei molto bravo a dire le bugie lo sai? Smetti di guardare la persona che hai davanti e ti tocchi le dita in maniera strana..."

Lo guardai di colpo esterrefatto. 

"Che c'è?" chiese di nuovo. "Mi piaci e ti osservo molto. Tu sei attratto dalla mia camicia invece. Non è così?"

Negai. Non me ne fregava nulla di quello che aveva addosso.

"Sono stato inserito nel gruppo dell'Head Hazer nonostante io sia solo al secondo anno. Il vero Head Hazer è P Zee ma è molto occupato in questo periodo, per via delle lezioni, e mi ha chiesto di fare le sue veci. So di non avere una reputazione meravigliosa ma non mi sono mai messo nei guai... almeno non più del dovuto."

"E mi dovrebbe interessare per...?"

"Per quando ci metteremo insieme no? Capisco che stare con uno di Ingegneria potrebbe creare imbarazzo ma davvero, sono una persona normale!"

"Metterci insieme?! Dico ma sei pazzo?"

Gulf ridacchiò. "Sei così carino quando ti arrabbi per finta Mew. Avrei dovuto provarci prima con te. Ora però devo andare perché tra poco iniziano le lezioni del pomeriggio. Non saltarne altre se no la tua media scenderà e non voglio."

"Aaaah! Fatti gli affari tuoi e vattene in classe!"

"Va bene, va bene. Ci sentiamo più tardi."

Gulf si alzò prendendo il mio piatto vuoto e il suo, facendomi poi l'occhiolino e andandosene.Le ragazze intorno a noi sembrarono sul punto di svenire, iniziando poi a sussurrare cose, prendere i telefoni e digitare alla velocità della luce.

Non mi ero nemmeno reso conto che la mia faccia era diventata bordeaux fino a che alcune ragazze non mi indicarono, così mi alzai dal tavolo recuperando la borsa e dirigendomi in bagno.

Guardandomi allo specchio potei notare la tonalità di rosso che avevano assunto anche le mie orecchie.

Merda!

Ero sul punto di gridare quando il cellulare mi suonò nella tasca dei pantaloni. Sul display comparve il nome di Captain e risposi immediatamente.

-Dimmi...-

-Io? Tu casomai! Non vieni a lezione per pranzare con il tuo nuovo fidanzato?-

-Ma di che accidenti stai parlando scusa?-

-Della foto tua e di Gulf mentre mangiate Pad Thai nella caffetteria della nostra università. Siete finiti nella pagina Facebook "Cute Boy".-

Sentii in sottofondo la risata isterica di Earth e i lamenti di Sammy sul fatto che pure io ero gay. Non era possibile! Ero finito su Cute Boy? Ma che cazzo si fumavano le ragazze di nascosto?

-Sta facendo tutto lui! E poi stavamo solo mangiando, accidenti!-

-Oh... capisco. Ecco perché ha commentato con "Sto corteggiando Mew per favore lasciatemi agire in pace..."-

-CHE COSA?!-

-Tutto a posto allora! Ti sta corteggiando. Meraviglioso. E io che pensavo tu fossi asessuale.-

-Che diavolo stai dicendo Captain! Non sono asessuale cazzo.-

-Beh... ora lo so. Sei riuscito a parlare con Ohm alla fine?-

-No. Ora vado nel suo dormitorio e lo prendo a mazzate!-

-Mew ti prego stai calmo. Ora vado. Fammi sapere.-

-Mmmm. Ciao-

Misi via il telefono dopo aver chiuso la chiamata. Quando uscii dal bagno mi resi conto che tutti gli studenti in giro mi stavano fissando con molta attenzione, cosa mai successa! Tutti confabulavano tra loro guardandomi e indicandomi, facendomi foto di nascosto.

Accidenti a loro!

Me ne andai alla velocità della luce e presi la macchina per raggiungere il dormitorio di Ohm, situato dall'altra parte dell'università. Parcheggiai proprio di fianco alla sua auto. Questo voleva dire che era in camera e non mi aveva comunque risposto! 

Mi avviai verso l'entrata del dormitorio e feci i tre piani a piedi, ritrovandomi davanti alla sua stanza in un attimo. Bussai con forza ma evita di gridare. Non era il caso di fare chiasso visto che la gente mi stava riconoscendo facilmente.

La porta si aprì e Ohm sbucò con il volto mezzo addormentato. Indossava solo una maglietta bianca e i boxer, mentre i capelli erano tutti arruffati.

"Sono quasi le due del pomeriggio e ancora dormi!" dissi cercando di non urlare.

Ohm annuì stropicciandosi gli occhi, spostandosi dalla porta e lasciandomi lo spazio per entrare. La chiusi dietro di me e mi tolsi le scarpe, mentre Ohm si versò del caffè nella piccola cucina.

Lo stronzo ha una stanza più grande della mia!

"Perché non hai risposto?" domandai sedendomi sul letto sfatto.

"Perché ieri ho finito le lezioni alle dieci e ho studiato fino a mezzanotte, P. Ho letto il tuo messaggio ma non avevo la voglia di spiegare... non è nemmeno una cosa che si può spiegare per telefono."

"Ok, allora dimmi perché non mi hai mai detto che sei gay... se lo sei."

"Che diavolo vuol dire -se lo sei...-. Mi piacciono i ragazzi Mew. Quindi sì. Sono gay."

"E io chi diavolo sono? Il primo pirla che passa? Sono tuo fratello maggiore cazzo."

Ohm sospirò, sedendosi sulla sedia vicino alla scrivania. "Hai ragione. Ma ti conosco P Mew. Non ti interessa mai di niente e di nessuno, ma quando si tratta di me fai solo un grande caos. Se ti avessi detto che mi stavo frequentando con qualcuno avresti sicuramente chiamato mamma... che, per la cronaca, lo sa già quindi perdi il tuo tempo!"

"MAMMA LO SA E IO NO?!"

"SI!" gridò Ohm.

Ero allibito. Pure mia madre mi aveva tradito. Come poteva quella donna dirmi di tenere d'occhio Ohm e poi tenermi nascosta una cosa del genere.

"So che è un amico di Gulf. Dimmi chi è. Adesso!"

"No."

"Come no?! Devi dirmelo. E' sicuramente più grande di te quindi me lo devi dire!"

"Perché? Così potrai andare da lui a fare una scenata? Non ti preoccupare P, siamo in pausa adesso. Non c'è bisogno di fare scenate."

Rimasi un secondo senza parole. La faccia di Ohm era stanca per lo studio, questo lo capivo, ma nel momento in cui lo fissai con più attenzione mi resi conto che i suoi occhi non erano solo rossi per lo studio, ma forse anche per le lacrime.

Che avesse pianto?

Ohm?
Cuore di ghiaccio Ohm?

Ok. Io ero un tipo che si faceva i fatti propri e non si interessava di nulla e di nessuno, ma Ohm a differenza mia aveva anche un caratteraccio da stronzo. Un asociale di merda, per essere chiari. Come poteva uno come lui avere una relazione?

"Cosa è successo?" domandai preoccupato.

Lui negò alzando le spalle.

"Le solite cose... non voglio parlarne adesso. Dimmi tu piuttosto." e prese il telefono mostrandomi una pagina di Facebook.

La foto mia e di Gulf a pranzo insieme.
Ma allora è tutto contro di me!

"Da quando hai un fidanzato?" chiese mio fratello sorridendo.

Impallidii. "NON E' IL MIO RAGAZZO!" gridai sbuffando.

"Beh... lui ha detto che ci sta provando con te. Come inizio non è niente male direi. Saresti potuto andartene in qualsiasi momento ma sei rimasto lì... e non dirmi che è stato per il Pad Thai perché ti conosco. Il cibo non ti compra mai."

Sospirai.

Che potevo rispondergli? Nemmeno io sapevo perché avevo deciso di rimanere lì a mangiare con Gulf. Il Pad Thai era buono ovviamente, ma non era di certo un motivo valido per rimanere. Gulf mi attraeva in un modo che nemmeno capivo. A me, che non mi era mai interessato niente di nessuno.

Certo, la maggior parte delle volte volevo solo prenderlo a sberle, ma allo stesso tempo ero curioso. Curioso del fatto che uno come lui fosse interessato a uno come me.

"Ti piace..." disse Ohm sorridendo di più.

Per poco non mi venne un colpo.

"NO!" urlai.

"Invece sì P. Sei tutto rosso..."

"Smettila! Cazzo. Dimmi come si chiama il tuo ragazzo."

"Ohhh ancora ci provi. No. Non ti dico niente."

"OHM! SONO TUO FRATELLO MAGGIORE!"

"Davvero P? Non me ne frega niente."



**

Canzone nel titolo


Ohm (anche se l'ho postato nel capitolo precedente. Ma rivederlo fa sempre piacere xD)

 Ma rivederlo fa sempre piacere xD)

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