24. JUST TONIGHT

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GULF POV

"Quindi stasera cenetta e film con il tuo ragazzo?" mi domandò Boun facendo un sorriso del cazzo.

Io sospirai senza nemmeno guardarlo. Da quando avevo dato la notizia che non sarei stato presente alla serata alcolica in camera sua, uno dopo l'altro i miei amici avevano iniziato a prendermi per i fondelli e fare versi indecenti.

Perché gli ingegneri sono così idioti?

"Oooh, quindi è la serata giusta?" continuò Prem, mentre il suo fidanzato lo stringeva a sé senza preoccuparsi di attirare l'attenzione su di loro, porgendogli anche un pacchetto di Lays, visto che Prem gli aveva lanciato un'occhiataccia.

Le patatine ebbero l'effetto sperato, visto che Prem le agguantò subito e iniziò a mangiarle felice. Dovevo ammettere che Boun ci sapeva fare!

"Dai ragazzi basta. Sapete perfettamente che Gulf è un verginello... per queste cose ci vuole tempo." mi prese per i fondelli Cooper, bevendo il suo tè al miele e limone.

Sbuffai. "Avete rotto il cazzo." quasi ringhiai.

Ero l'Head Hazer, cazzo. Possibile che mi dovessero trattare in quella maniera?

Cooper ridacchiò senza nemmeno preoccuparsi del mio sguardo carico d'odio. Sapevano esattamente che non mi sarei mai arrabbiato sul serio per quelle stronzate quindi, rincararono la dose.

"Ah! Vero. Hai avuto un ragazzo alle superiori... come si chiamava? Win?" continuò Cooper senza freni.

"Vuoi stare zitto, cazzo?" risposi cercando di tirargli una sberla, ma lo mancai perché riuscì a spostarsi in tempo.

"Non parliamo di Win. Gulf gli ha spezzato il cuore..." si unì Victor, che essendo un mio vecchio compagno delle superiori, sapeva esattamente come fossero andate le cose.

Figuriamoci se si fa i cazzi suoi.

"Senti, senti... davvero?" chiese Boun perplesso. "Questo qui, cuore d'oro, che spezza il cuore a qualcuno? Ma dai..."

"Sì! Stavano insieme da quanto... sei mesi? Una vita insomma! Alla fine Gulf gli aveva detto di non amarlo e che non erano compatibili. Win gli ha persino tirato un pugno e Gulf non ha risposto..."

"SONO SENZA PAROLE!" esordì New, come risvegliatosi dal coma in cui era andato dopo l'ora di meccanica.

Io sbuffai di nuovo, ma nessuno si preoccupò minimamente della mia presenza e continuarono a parlare come se io fossi semplicemente invisibile.

Che cazzo di amici. E dovrebbero far parte degli Hazer l'anno prossimo... il colmo è che li ho scelti io.

"Sono ancora perplesso sul perché tu lo abbia lasciato però... non era tanto diverso da Mew..." disse Victor a quel punto, guardandomi con sguardo interrogativo.

Già. Non c'era apparentemente nessun motivo per lasciarlo.

Al tempo ero un deficiente che pensava semplicemente a fare cazzate senza nemmeno preoccuparsi del resto del mondo. Mi ero innamorato di Win a prima vista e ci avevo provato all'istante, senza nemmeno domandarmi se fossi effettivamente gay. Win era un mio amico, ma non facevamo parte della stessa compagnia, quindi vedersi era più difficile. Non c'era stato nessun problema tra noi, mi sentivo semplicemente inadeguato per lui e avevo preferito lasciarlo andare, così da dargli la possibilità di trovare qualcuno migliore di me.

"Win non è Mew..." dissi semplicemente, senza dare a loro nessuna spiegazione.

"Ok, ok! Basta così ragazzi! Non mi sembra il caso di far andare in depressione l'Hazer prima di una serata importante." disse Prem, passandomi il suo pacchetto di patatine.

Per lui dare a qualcuno le sue patatine preferite era qualcosa di eccezionale. Persino Boun faticava a farsene regalare qualcuna e loro condividevano praticamente tutto.

"Hai già in mente qualcosa?" chiese New curioso, poggiando il gomito sul tavolo e il volto sul palmo della mano.

Io negai. Non avevo in realtà niente di strano in mente. Non vedevo Mew da domenica mattina e ci eravamo ritrovati solo il sabato dopo la mia "sparizione".

Insomma. Chiedevo troppo? Volevo stare con il mio "ragazzo". Che poi... era il mio ragazzo? Dargli quel titolo era giusto o troppo avventato? Il fatto che lui volesse ricominciare da capo con me non mi era ancora chiaro, ma il modo in cui ci eravamo baciati e toccati mi faceva capire che no, non potevamo essere solo dei buoni amici.

Amici 'sto gran cazzo.

"Che voi ci crediate o meno... voglio solo stare con lui..." dissi sottovoce, quasi vergognandomi delle mie stesse parole.

Prem mi sorrise comprensivo, mentre gli altri fecero versi e schiamazzi inutili. Avrei dovuto prendere Prem sotto la mia ala e lasciare il resto del gruppo nella merda.

Ma Boun non me lo permetterebbe mai.

"Ok Hazer, sei un uomo da sposare. Ma ora pensiamo alle cose serie, visto che un giorno, alla fine, lo dovrete fare. Hai delle idea?" disse Victor posandomi una mano sulla spalla.

Negai di colpo. Non ne avevo e non volevo averle. Ero bisessuale e sapevo ovviamente come funzionassero le cose con le donne e con gli uomini. Il punto era che non avevo la minima idea di come comportarmi con Mew.

Aveva avuto altre relazioni? Se sì, ovviamente solo con donne e questo sarebbe potuto essere un problema per noi.

Toccarci ormai non ci preoccupava, ma prendere in mano la situazione e passare a un livello superiore? Avrei dovuto farlo io? Lasciarlo fare a lui?

Mi ero reso conto che il suo comportamento era un po' strano, soprattutto quando gli avevo detto di venire da me quella sera. Sembrava preoccupato per qualcosa e ci avrei giurato che fosse per quello.

E se ha pensato che voglio farlo stasera?!
MERDA. Perché non capisco mai un cavolo quando serve?

Sbuffai portandomi le mani tra i capelli, abbassando la testa verso il tavolo dell'aula studio in cui ci eravamo nascosti.

Non c'era nemmeno un libro in mezzo a noi e avevamo passato due ore a parlare di cazzate, oltre che della mia vita sessuale per niente attiva.

Grazie.

"Non so da dove iniziare, ma non voglio nemmeno farlo visto che Mew non sembra a suo agio quando ci avviciniamo all'argomento..." dissi senza guardare nessuno dei miei amici.

"È normale Gulf. Se posso dire la mia, non credo sia gay, ma nemmeno etero. Non l'ho mai visto con nessuno in una relazione, e ormai siamo al secondo anno. Ha deciso di iniziare una relazione con te, ma ovviamente non ha la minima idea di cosa fare, esattamente come te, se non peggio... devi dargli il suo tempo, magari facendo altro..."

Le parole di Boun furono per la prima volta utili, tanto che i miei amici iniziarono ad applaudire per il carisma del biondo, mentre Prem gli accarezzò i capelli con dolcezza.

"Da quando sei così carino?" disse Prem pizzicando delicatamente la guancia a Boun.Lui guardò il suo ragazzo con quel solito sguardo da stronzo. "Da sempre tesoro... ma tu preferisci quando faccio l'Hazer violento..."

L'immagine di Boun che sottometteva Prem si formò davanti ai miei occhi facendomi impallidire. I miei amici cominciarono a fare versi di rigurgito, chiedendo per favore a Boun di non dire mai più una cosa del genere, mentre Prem gli aveva semplicemente tirato un pugno sul braccio, ovviamente dopo essere arrossito come un pomodoro.

Diavolo. Quei due sono indecenti.

"Comunque... qualsiasi cosa deciderai di fare, io ho preservativi e lubrificante. Basta che scendi e bussi sei volte. Capirò che sei tu e farò in fretta a passarteli." disse Cooper facendomi l'occhiolino.

Sospirai avvilito, facendogli un cenno di assenso. Per lo meno avrei avuto un piano B nel caso in cui le cose fossero andare in maniera diversa!

Quando alle 18:05, Mew bussò alla porta, aprii con un po' di apprensione, anche se mascherai il tutto fingendomi arrabbiato per il suo ritardo.

"Scusa... ho perso tempo a comprare da mangiare!" disse mostrandomi un sacchetto pieno di robe.

Io sorrisi facendolo entrare in casa, lasciandolo avviarsi verso il tavolo dove iniziò a tirare fuori tutto ciò che aveva comprato. Pacchetti di patatine, gelato, succhi, caramelle. C'era qualcosa che si poteva catalogare come "vero cibo"? Quando tirò fuori dei gamberi già puliti, gli spaghetti di riso e germogli di soia, capii immediatamente che non avrei mangiato solo degli snack quella sera.

Mew si mise comodo, arrotolando le maniche della sua maglietta fino ai gomiti, cercando padelle e pentole nella mia minuscola cucina. Non mi chiese aiuto e io lo lasciai trafficare tra i fornelli, guardandolo tagliare con cura l'erba cipollina e il coriandolo, soffriggendo le arachidi e versando successivamente nella padella l'acqua, gli spaghetti, le erbe tritate, per poi fare spazio ai gamberi già puliti e versarci sopra della salsa di soia.

Ci mise quaranta minuti buoni a preparare tutto e io decisi di apparecchiare la tavola quando mi accorsi che il Pad Thai era praticamente a fine cottura.

Mi mise davanti il piatto fumante e profumato con un sorriso gigantesco stampato sul volto. "Buon appetito!" disse eccitato, sedendosi davanti a me.

Quando assaggiai il primo boccone, Mew pareva il concorrente di uno show televisivo, pronto a scoprire se sarebbe stato eliminato o meno. Io risi sotto i baffi abbassando lo sguardo, era troppo carino da guardare.

"Pensi che preparare un Pad Thai favoloso mi faccia dimenticare il tuo ritardo...?"

Il suo voltò s'imbronciò leggermente, borbottando qualcosa sul fatto che fossi un ingegnere barbaro. Mangiammo parlando del più e del meno, soffermandoci entrambi sulle lezioni infernali di quel giorno.

Lavai i piatti senza farmi aiutare da lui, visto che aveva fatto la spesa e cucinato per me. Era il minimo che potessi fare!

Quando finii di lavare anche l'ultima padella, Mew mi attendeva sul letto con il computer appoggiato sulle gambe. Mi avvicinai a lui, guardandolo navigare su Netflix alla ricerca di un titolo interessante.

Era finito nella categoria fantascienza, e controllava con interesse la saga di "Stranger Things". Lo guardai mentre fissava con attenzione lo schermo. I suoi occhi erano così impegnati a cercare un film per la serata, che non si accorse di come lo stessi scrutando.

La mascella sembrava tagliata con precisione, rendendogli il collo così invitante da farmi credere di essere diventato un vampiro di punto in bianco.

Da quando mi ispirava la giugulare?

Sospirai leggermente, attirando così l'attenzione della mia vittima. Mew mi guardò perplesso e io capii che era arrivato il momento di prendere in mano la situazione.

"Mew..." dissi serio.

Lui impallidì deglutendo, ma io non evitai il suo sguardo e mi morsi il labbro inferiore. Dovevo darmi una mossa!

"Dobbiamo parlare."

Mew sembrò rasserenarsi un attimo, per poi rispondermi con un "COSA?" praticamente gridato."Perché dobbiamo parlare? Cosa è successo ora?" chiese guardandosi intorno, quasi sul punto di avere una crisi di nervi.

Io gli presi le mani e sorrisi. "Stai calmo? Non è successo nulla, ma voglio parlare... di noi. Di quello che, probabilmente, ti aspettavi da questa serata. Forse mi sono posto male e ti ho dato l'impressione di voler passare al livello successivo, ma... in realtà volevo stare con te e basta... senza..."

"Sesso..." terminò lui la frase, stringendo anche lui le mie mani.

Sembrò un po' deluso dalle mie parole, infatti notai le sue labbra imbronciarsi un pochino, anche se tentò di nasconderlo facendomi un sorriso subito dopo.

"Ti capisco nel senso... non ho nessuna esperienza e tu sei un Head Hazer e... avrai avuto sicuramente già dei ragazzi mentre io potrei finire nella classe degli sfigati perch-"

Bloccai quelle parole inutili avvicinandomi a lui e baciandolo. Quando la temperatura sembrò alzarsi di troppi gradi, mi spostai guardandolo dritto negli occhi.

"Non è quello il motivo... e non ho avuto nessun ragazzo, se proprio lo vuoi sapere." dissi sentendo una strana sensazione all'altezza del petto.

Non ci badai.

"Come hai detto tu... stiamo ricominciando giusto? I tuoi fiori sono ancora lì" dissi indicando il vaso di gigli vicino alla finestra. "Vorrei andare fino in fondo con te... tu sai che lo voglio. Probabilmente dal primo giorno che sei venuto in piscina. Ma sento di provare per te un sentimento troppo forte per buttarmi ora... vorrei che fossimo entrambi sicuri di volerlo..."

Mew sembrò pensarci su un po', poi lasciò andare un sospiro, baciandomi le labbra leggermente. Un bacio leggero, ma carico di emozioni.

"Sai... sono finito a parlarne con Captain capisci? Mi ha passato dei film porno gay..."

"Beh, la prossima volta condividili almeno!" dissi ridacchiando.

Lui mi tirò un pugno leggero sul braccio e io lo spinsi. "Non sto scherzando stupido!"

"E io ti prenderò a sberle tra poco..."

"Eddai Mew... vuoi guardarli con me?"

"GULF!"

Ridacchiai abbracciandolo, lasciandogli baci sul collo. Lui mi strinse a sé e, spostando il computer, ci sdraiammo sul materasso rimanendo abbracciati l'uno vicino all'altro.

"Non vuoi farlo...?" domandai sottovoce.

Lui mi accarezzò una guancia, lasciandomi un bacio sulla fronte. "Sì che voglio... ho persino comprato un lubrificante al fiore di loto..."

"LO HAI COMPRATO DAVVERO?" gridai tirandomi un po' su con le braccia.

Lui annuì con convinzione, facendomi ridere di gusto. "Sono senza parole! Avevo capito che avessi paura!"

"Non ho paura! Solo che non voglio fare brutta figura... ecco... Captain che mi chiede se voglio fare la moglie o il marito! Se lo devo dare o ricevere! Ohi! Non voglio pensarci ora... ma intanto mi sono attrezzato..."

Io arricciai le labbra pensando a cosa avevo fatto di buono nella mia vita precedente, per aver trovato un ragazzo simile.

"Vorrei allora che tu mi dessi una risposta..." dissi mettendomi a sedere. Mew mi copiò, appoggiandosi con la schiena contro i cuscini.

"A cosa..?" disse preoccupato.

Io presi un respiro profondo e lo guardai negli occhi. "Vuoi essere il mio ragazzo?"

Mew mi guardò con gli occhi spalancati, ridendo successivamente e arruffandomi i capelli. "Cavolo Gulf... sei davvero Head Hazer? Perché sei troppo carino..."

"Ohi MEW!" gridai scocciato dalle sue parole.

Lui ridacchiò ancora, ma poi mi prese le mani guardandomi. "Sì. Lo sono da quando ti ho portato quei fiori Gulf... non puoi più scappare ora..."

Ci baciammo subito dopo, finendo sdraiati sul materasso. Mew sotto di me toccò in lungo e in largo il mio corpo, arrivando a stringermi il sedere con forza.

Mi spostai da lui guardandolo maliziosamente. "Lo sai... si può usare comunque il lubrificante... per divertirsi..." sussurrai al suo orecchio.

Mew mi strinse i fianchi, spingendo la sua bocca contro il mio collo e io semplicemente mi lasciai andare a lui.



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Canzone nel titolo

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