Capitolo 11

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Quella mattina Albus appena sveglio, si stiracchiò meglio sul proprio letto; caspita, quella notte aveva dormito davvero bene!

"Buongiorno, amore mio..."

Scorpius gli accarezzò dolcemente il volto morbido e delicato, usando soltanto il pollice e l'indice, mostrandogli tutto il suo amore, compresa la colazione a letto. Al lo guardò con il cuore in gola.

"Oh, Scorp." Gemette sommessamente. "Grazie, sei... sei un miracolo!"

Malfoy Junior scoppiò a ridere nervosamente, diventando tutto rosso.

"Dai, ora non esageriamo!"

All'improvviso Al mangiò un biscotto al cioccolato, nel mentre il suo bellissimo Scorpius si alzò in piedi e si diresse verso il bagno per lavarsi e poi infine vestirsi, non prima di avergli dato un bacio che di casto non aveva proprio nulla e tutto ciò era dannatamente bello!

In quel momento Al intravide tra la tazza fumante di tè classico con una miscela al sapore di bergamotto e la rosa rossa con tante spine, un bigliettino.

Il giovane quindi lo prese in mano e lo aprì: convinto infatti che fosse da parte del biondo, ma in quel momento i suoi occhi si spalancarono completamente, il suo respiro si mozzò all'istante e il suo battito cardiaco era alle stelle.

<<Stai lontano da Scorpius o giuro che te la vedrai con me, Albus Severus Potter!>>

In quell'infinito istante Albus infatti rimase totalmente fermo nella stessa posizione per almeno un minuto buono, fino a che Scorpius non uscì dal bagno.

Il suo sguardo era decisamente sbiancato, proprio come se il moretto identico in tutto e per tutto ad Harry avesse appena visto un fantasma che non era come quelli del Castello.

"Al! Che cosa succede?!" Chiese alzando un sopracciglio stupito: "Perché hai quella faccia preoccupata?"

"Scorpius lo hai scritto tu questo? Era tra la tua rosa, io non capisco." Disse con il cuore in petto martellante.

Il ragazzo dai capelli biondo platino quindi gli si avvicinò facendo uno sguardo altamente confuso e dopo poco afferrò il piccolo biglietto per leggerlo.

Nel frattempo Al era entrato in pieno panico: l'ansia era alle stelle! Ma chi cazzo era quel pazzo, o quella pazza che lo stava minacciando?

Ma soprattutto, che cosa dirà adesso il bel biondino?

Nel frattempo, Ron Weasley uscì dall'ufficio di Harry per lasciare spazio libero a Blaise Zabini.

Ma ci riuscirà l'uomo mulatto a convincere il Bambino Sopravvissuto della bontà di Draco?

"Che cosa vuoi, Blaise?"

Lo sguardo duro del moro poteva sembrare decisamente intenso ed altrettanto pauroso, ma l'ex Slytherin non si scompose affatto.

Harry era un uomo buono come il pane e Blaise in un certo senso sapeva bene come fare a prenderlo senza alterare ancor di più i nervi e la situazione stessa.

"Vorrei parlarti di Draco." Rispose con assoluta determinazione.

Non sarebbe uscito da quella stanza senza prima aver fatto un tentativo. Harry doveva perdonarlo, perché loro si amavano.

Potter sospirò.

"E che cosa devi dirmi da parte sua? Che è pentito, forse? E che mi ama?!" Domandò, urlando senza riuscire a controllare la rabbia e la delusione.

Come aveva potuto ferirlo così?!

"Draco ti ama moltissimo Harry e tu devi dargli una seconda occasione!" Urlò per poi sbattere con forza entrambe le mani sull'immensa scrivania del suo Capo.

"Perché DEVO?!" Gridò guardandolo in cagnesco. "Io non gli devo proprio un bel niente!"

"Sì invece! Gli devi il tuo amore eterno ed incondizionato perché..."

"Smettila Blaise, non puoi darmi ordini sulla mia vita privata, sono stato abbastanza chiaro?!"

A quel punto Zabini sospirò.

"Perché sei così cocciuto?! Perché quando ti metti in testa qualcosa è quella? E non guardi altre sfumature?! Dannazione Harry, Draco è stato ingannato!"

A quelle parole Harry trasalì sulla sedia facendo anche un salto vistoso. "Che... che significa che è stato ingannato?!"

"Ora ti interessa, vedo, eh?!" Domandò, cercando di provocarlo al massimo.

Potter strinse i pugni.

"Parla, o ti faccio arrestare per reticenza: intesi?!"

Blaise rise soddisfatto: aveva ottenuto ciò che voleva, ossia essere ascoltato.

"Ora ti riconosco, Capo!" All'espressione confusa dell'uomo, riprese: "Dunque, come ti dicevo Draco è stato decisamente ingannato. Crediamo infatti che la donna che hai visto, Nadyn Heys, abbia deciso di escogitare una finta gravidanza."

"Una gravidanza inesistente?!"

Harry sembrava essersi ripreso dalla sua chiusura totale.

"Esatto." Disse l'uomo difronte a se. "Adesso Draco sta cercando delle prove, degli indizi certi per capire se ciò che pensa sia vero oppure no, ma comunque sia non devi assolutissimamente dubitare del suo amore. Lui ti ama e molto! Dovevi vederlo... come piangeva."

"Cosa?!"

In quel momento il cuore del moro si strinse maggiormente.

Che cosa aveva fatto Draco in sua assenza?

"Era totalmente disperato. Ti prego Harry, ripensaci perché lui -come te del resto- ha molto bisogno di te e voi vi appartenete nonostante tutto e tu lo sai!"

Lo sguardo totalmente perso di Harry era alquanto preoccupante: l'uomo sembrava totalmente perso in un mondo tutto suo, ma alla fine il moro si alzò in piedi e lo guardò.

Da quello sguardo così serio Zabini infatti non sapeva proprio che cosa aspettarsi.

"Blaise dov'è Draco in questo momento? Devo, voglio parlarci!"

Drarry/Scorbus ~ Intrecci del destinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora