Capitolo 17

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"Jamie, Jamie aspetta!"

Scorpius stava rincorrendo a grandi passi James, uno dei suoi migliori amici con la quale aveva sempre avuto un rapporto di stima, fiducia e rispetto.

"Che cosa vuoi Scorp?"

La sua voce era terribilmente fredda e distaccata tanto che il biondo abbassò gli occhi molto intimidito: Jamie faceva quasi paura.

"Scusami, sono stato un coglione l'altro giorno è che Al è tutto per me, lo sai ed io preso, accecato dalla paura ti ho accusato ingiustamente di qualcosa che non hai commesso, io..."

"E sei pure entrato dentro la mia testa." Rispose esausto. "Perché lo hai fatto?!"

"È stato un caso, Jamie. Non era davvero mia intenzione osservare i tuoi pensieri più nascosti."

"Ok, ho capito. Spero solo che tu non..."

"Stai tranquillo, davvero."

Lo interruppe.

"Non è certo mia intenzione spifferarlo a tutto il mondo: soprattuto a tuo padre. Comunque sia, il tuo, il vostro segreto è al sicuro, qui con me." Disse per poi indicarsi il petto, proprio vicino al cuore. "Jamie ti fidi di me?" Domandò con uno sguardo molto speranzoso ed il cuore letteralmente in gola.

Potter sospirò, per poi fare un bel sorriso luminoso ed abbracciarlo forte.

"Sì, Scorp! Sei perdonato, ma non dirlo a papà! Quello mi strangola se sa che a diciotto anni ho perso la mia virtù."

Il biondino sorrise vistosamente.

"Beh, non sei il solo." Disse con uno sguardo piuttosto malizioso tanto che Jamie lo guardò stupito.

"Vuoi dire che tu ed Al..."

"Sì." Rispose emozionato nel mentre i suoi occhi brillavano incessantemente e le sue guance erano piuttosto colorite.

Jamie allora gli strinse le mani in segno di affetto e conforto. "Beh, allora se è per questo nemmeno Draco deve saperlo."

Scorpius rise forte.

"Vero! Beh, non glielo diremo, questo è sicuro!" Finì per poi avvicinarsi e dire.

"Vieni qui, Jamie."

All'improvviso infatti i due studenti si abbracciarono nuovamente e da quel momento fecero finalmente la pace rendendo tutto di nuovo bello ed altrettanto speciale.

In quel momento Ted, il figlio di Ninfadora Tonks e Remus John Lupin affiancato da Albus Potter li raggiunsero facendo uno sguardo felice.

"Avete fatto pace?"

Domandò Teddy lanciando un'occhiata furtiva che Al ricambiò nel mentre Scorpius annuì.

"Sì, è tutto apposto adesso."

Nel mentre tra loro celava questa bella, ritrovata e rilassata atmosfera d'amicizia, al Quartier Generale la situazione era piuttosto pesante.

Draco, Harry e Ron erano davvero allarmati: Potter specialmente. "E se fosse stata proprio lei a creare tutto questo assurdo macello?"

A quella domanda Ron si massaggiò nervosamente le tempie doloranti.

"Che vuoi dire, Harry? Cioè, dove sarebbe secondo te un legame tra Nadyn, sua sorella Emma e Isabellah Anderson?!"

"Credo che sotto questo comportamento ci sia qualcosa di ben più complicato e nettamente profondo. Per me Emma ha ucciso Isabellah perché assomigliava alla sorella Nadyn. Emma l'ha sempre odiata fin da quando erano bambine perché Nadyn era quella bella, quella perfetta, colei che se ne è sempre fregata della sorella minore e malata, per giunta, lasciandola al suo destino in una casa di cura."

"Quindi tu..." Incominciò Draco. "Dici che Emma prima abbia fatto fuori una sosia della sorella, tanto per sfogare la rabbia e il disprezzo che provava per lei e poi infine la sorella stessa perché?"

Qualcosa ancora gli sfuggiva, o forse tutto: niente di quella maledetta storia aveva un vero collegamento.

"Perché la voleva morta e poi..."

Malfoy lo interruppe.

Potter quindi lo guardò male: non sopportava essere interrotto, anche, ma soprattutto da chi amava.

"Ma non ha senso tutto questo, te ne rendi conto, sì?"

Draco si alzò in piedi con aria interrogativa e stupita.

"Che logica ha il tuo ragionamento, non capisco."

"Beh..." Riprese allora Ron. "Non è così assurdo, Draco in realtà. Emma Heys può aver fatto benissimo tutto questo con l'obiettivo di far ricadere la colpa su altri. Pensaci attentamente: lei può averci controllato, infondo non è una cosa così impossibile."

"E come?!"

Domandò smarrito, per poi arrivarci da solo qualche istante dopo grazie alla sua furbizia e la sua infinita intelligenza ricordando di una donna che chiedeva sempre di Nadyn.

"Cavolo! Come ho fatto a non pensarci prima?! Emma è venuta in ospedale un sacco di volte, ora che ci penso a trovare la sorella, fingendo oltretutto che tra loro andasse a meraviglia, anche se io personalmente non mi sono mai posto il problema e quindi lei in queste occasioni può aver controllato tutto su di me, può avermi spiato e..."

"E aver preso anche informazioni su Scorpius, Al, Silente, Harry, forse anche io, dato che tutti noi, ma anche tutti gli altri erano/sono a conoscenza e sapevano/sanno bene dei vostri ex contrasti, della vostra ex rivalità."

"Quindi ci stai dicendo che lei stessa avrebbe minacciato Albus? E siccome i miei figli per un puro caso avevano litigato grazie al Quidditch quella strega ha fatto in modo che Jamie venisse accusato?!"

"Esatto." Confermò Ron per poi vedere Draco ed Harry ammutoliti.

Weasley quindi continuò a parlare.

"Manca un pezzo però..." Disse con voce molto seria e distaccata.

"Quale?" Dissero in coro gli altri due uomini.

"A questo punto penso proprio che sia stata lei a fare la Legilimanzia su Albus Silente facendo quindi in modo che l'uomo dicesse delle assolute fesserie su Jamie e che Scorpius lo accusasse di tentato omicidio, Al lo allontanasse e tu Harry fossi totalmente confuso, proprio come in questo momento."

Drarry/Scorbus ~ Intrecci del destinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora