"HUGO!"
Floyd Nott/Zabini lo rincorse fino alla Torre dei Gryffindor per poi riuscire a parlarci, dato che si era fermato in mezzo al corridoio in lacrime.
Il ragazzo mulatto quindi si fermò accanto a lui e Weasley si voltò. I suoi occhi erano lucidissimi, il suo cuore batteva a mille.
"Scusami, non ti stavo rifiutando prima, io..."
Floyd catturò il suo viso con entrambe le mani.
"Tu?!"
La sua voce era emozionata.
"Mi vergognavo, insomma io, penso proprio che tutto questo sia una cosa solo nostra, ehm... gli altri non ci devono vedere, almeno adesso."
"Quindi tu..."
Floyd era entrato in tilt.
Hugo lo amava?
"Si, Flo: anche io ti amo, proprio come te ed anch'io voglio stare con te."
A quel punto il cuore del mulatto iniziò a battere furioso, quasi incontrollato.
"Oh, Hugo! Amore mio."
In quel momento infatti Floyd se lo strinse forte e finalmente i due ragazzi poterono dare il via a tutta una serie di baci dolci ed altrettanto appassionati.
Qualche ora più tardi, dopo che Floyd ed Hugo si erano uniti, Scorpius e Albus li abbracciarono forte e si congratularono con loro.
Finalmente una nuova coppia si era formata e tutto ciò sarebbe stato per sempre.
Una volta rimasti soli nel proprio dormitorio Slytherin, la Scorbus iniziò a festeggiare Floyd.
"Hai visto amico che ce l'hai fatta?"
Albus era davvero orgoglioso di lui.
"Eh, sì!" Disse facendo un sospiro di sollievo. "Prima però ho preso quasi un infarto! Merlino, credevo che... che non mi volesse!" Finì per poi ridere nervosamente.
"Beh, ma non è andata affatto così amico!" Disse Scorpius felice. "Però onestamente non avevamo pensato che poteva essere piuttosto imbarazzante. Forse sarei scappato anche io!" Rise.
"Beh, sarei comunque riuscito a riprenderti!"
Puntualizzò a quel punto il moretto identico in tutto e per tutto a suo padre Harry.
Scorpius quindi lo guardò con un sorriso sornione, nel mentre il giovane Nott/Zabini li lasciò nel loro idillio per andare dal suo Hugo.
"Ah sì? E come? Dimmelo."
Albus sorrise radioso ed altrettanto emozionato. "No! Non ti dico proprio nulla amore! Dovrai scoprirlo da solo, ma con il tempo." Rispose con assoluta malizia, nel mentre il suo bellissimo e dolcissimo Scorpius rodeva dentro per poi baciarlo con passione, uno scontro di lingue assolutamente ed irrimediabilmente indimenticabile.
"Ti amo Al." Gemette forte tra le sue labbra morbide e delicate. "Tantissimo!"
"Anche io amore mio." All'improvviso i due studenti unirono le loro fronti e Potter parlò. "Non so che cosa farei senza di te..."
"Nemmeno io, Al. Penso che se tu non esistessi, ti inventerei."
A quel punto Albus lo prese in braccio, nonostante Scorpius fosse un po' più pesante del moretto e dopo pochi istanti, lo fece sdraiare sul divano in modo da potersi baciare meglio e così i due ragazzi si baciarono lì, a lungo su uno dei divani neri della loro Sala comune in mezzo ad una bellissima atmosfera invernale che, rendeva tutto ancora più bello e più magico, proprio come loro.
Improvvisamente, quando i due studenti si stavano baciando appassionatamente, un gufo bianco, con alcune chiazze scure, venne a ticchettare alla finestra.
I due ragazzi, quindi, si staccarono spaventati per poi voltarsi a vedere che cosa poteva essere, dato che non avevano riconosciuto il rumore per poi tranquillizzarsi subito dopo.
"Eldgar!" Esclamò Scorpius. "Che cosa ci fai qui, tesoro?" Domandò osservando i suoi occhi gialli e così profondi per poi afferrare la lettera ed aprirla.
"Ciao Scorpius, come va a scuola?
Volevo ringraziare infinitamente Albus per tutte le dritte che mi ha dato su Harry.
Ancora niente tra di noi.
Harry infatti è un uomo molto testardo ed altrettanto orgoglioso, ma non rinuncerò mai a lui. Detto questo, vi auguro una buona settimana, un bacio e a presto,
D. M."
Dunque, come avrete capito, il piano di cui parlavano i due studenti giorni prima consisteva nel contattare Draco - dato che Scorpius sapeva bene del suo forte amore per il Gryffindor anche se inizialmente aveva negato tutto - e parlargli di tutto ciò che gli piaceva e lo rendeva felice.
Draco lo voleva conoscere meglio, anche con l'aiuto di suo figlio e del compagno del figlio.
Ma ce l'avrebbe mai fatta a conquistare l'amore e la fiducia del suo amore?
Due giorni dopo, infatti, Harry Potter non si presentò alla visita medica raccomandata dal biondo, in quanto stava benissimo e la ferita al polso non presentava nessuna nuova infezione.
L'uomo quindi si stava per dirigere con estrema velocità verso il camino di casa sua, verso il Quartier Generale, quando all'improvviso dal suo focolare spuntarono delle grandi fiamme verdi che lo bloccarono li dov'era e dopo infiniti secondi tramutò la figura elegante e meravigliosa di Draco!
"M-Malfoy? Che... che cosa ci fai qui?!" Domandò urlando e camminando all'indietro.
Il suo sguardo era serio, nel mentre i suoi occhi grigi come il ghiaccio, erano altrettanto bellissimi.
"Potter! Mi vuoi dire come mai non sei venuto alla visita? Era oggi e non osare dirmi che te ne sei scordato perché ti strozzo! Chiaro?!"
I suoi pugni si strinsero maggiormente.
"Senti Draco, adesso devo andare. Non ho proprio tempo da perdere!"
Harry si stava avvicinando verso il comignolo, quando Malfoy lo afferrò con forza per un braccio artigliandoglielo con le unghie cercando di fargli male.
"Neanche io se è per questo!" Ringhiò. "Adesso dovrei essere a lavoro, guarda un po'! E tu verrai con me, senza discutere!"
Harry sospirò.
"Si può sapere perché sei così cocciuto?! Io sto bene e quindi tu non puoi assolutamente..."
"Te l'ho già detto due giorni fa il perché Potter e pensavo che fosse chiaro! Harry ti prego, non discutere, vieni con me al San Mungo." Disse con voce dolce. "E non te ne pentirai!"
Harry quindi lo guardò e poi sorrise.
"Certo che quando ti metti in testa qualcosa sei più duro di un mulo, eh?! D'accordo, andiamo. Poi però vado al lavoro!"
Malfoy sorrise emozionato.
"Promesso!"
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Drarry/Scorbus ~ Intrecci del destino
FanfictionMalfoy..." "Che vuoi Potter?!" Urlò con aria acida ed uno sguardo di puro fuoco. Draco disprezzava quell'uomo. "Senti Malfoy, credo proprio che sia arrivata l'ora di mettere fine al nostro perenne rancore. Infondo Albus e Scorpius stanno..." "Scord...