𝒗𝒆𝒏𝒕𝒊𝒕𝒓𝒆́

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La serata in compagnia di Hyungwon, passò velocemente, ci divertimmo davvero tanto e ad essere sinceri mi era mancato passare del tempo così con lui.

Perché mi faceva stare bene, ogni volta che mi vedeva preoccupata cercava subito di tirarmi su il morale ed era strano come ci riusciva ogni volta.

E quella sera notò che non ero un po' in me, notò che non c'era qualcosa che non andava. Mi chiese cosa fosse successo e gli raccontai che ero preoccupata per Taeyong, quando Hyungwon lo sentì, notai un po' di gelosia nei suoi occhi.

Ma mi rassicurò, mi disse che sarebbe andato tutto bene, che su sarebbe ripreso subito perché non era qualcosa di molto grave dato che era riuscito a visitarlo.

E fu così, erano ormai passati dei mesi e Taeyong era tornato a lavorare, non mi volle mai raccontare cosa fosse successo veramente e io non credevo ancora alla bugia che mi aveva filato la notte in cui ero andata a trovarlo in ospedale.

Ogni volta cercava di ignorare l'argomento e ogni volta lo lasciavo andare.
In più avevamo smesso di stuzzicarci come facevamo di solito, era una cosa abbastanza strana.
Taeyong era diventato più freddo nei miei confronti e non capivo il perché, ogni giorno si allontanava sempre di più  da me senza darmi alcuna motivazione.

Ormai non parlavamo più, ci scambiavamo solo il buongiorno e l'arrivederci, come se fossimo sconosciuti, come se non lo conoscessi da anni.

Ero nel mio ufficio, mentre cercavo dei documenti che mi sarebbero serviti, ma la mia attenzione fu catturata dal mio telefono, che iniziò a squillare.

Mi avvicinai per vedere chi fosse a chiamarmi e notai subito il nome di Hyungwoon, ero sempre felice quando si trattava di parlare con lui e non mi facevo mai scappare una sua chiamata.

Per questo senza esitare presi il telefono e risposi.
"Hey Hyungwon!"
Dissi io, si poteva notare la felicità con la quale risposi al ragazzo, il quale ridacchiò leggermente al modo un cui risposi alla chiamata, un giorno mi disse che trovava davvero carino il modo in cui gli rispondevo alle chiamate.

"Hey, (y/n) so che sei a lavoro adesso e perdonami se ti disturbo, ma volevo chiederti se questa sera sei libera?"
Domandò lui dall'altro capo del telefono con una voce molto calma e tranquilla, che mi rilassava ogni volta  che la sentivo.

"Tranquillo, non mi disturbi, anzi è un piacere poterti sentire... comunque penso di sì, dico per sta sera, perché dovrei chiudere tra poco dato che per oggi ho finito."
Gli spiegai io mentre trovai i documenti che mi servivano.

"Perfetto! Allora verso le sette passo a prenderti magari andiamo a mangiare qualcosa insieme e magari ti porto in un bel posto."
Disse Hyungwon, dal suo tono di voce potevo immaginare  che sul suo volto si era creato un enorme sorriso e a quel pensiero non feci altro che sorridere anch'io.

"Va benissimo! Ci sentiamo sta sera allora?"
Dissi io a mia volta come per avere una conferma che non mi serviva.

"Certo, a sta sera... ah, vedi di essere carina come al solito! Un bacio."
Mi salutò lui ridacchiando leggermente.
Ormai si era fatto l'abitudine di dire "un bacio" ogni volte che finivamo le nostre chiamate, era davvero un gesto carino da parte sua.

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