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Chiara's pov.

Mattia mi ha accompagnata a casa e io mi ci sono praticamente fiondata dentro.Lui non può fare così.
Non può fare tutto ciò che gli salta in mente,forse con quelle puttane che si scopa ma non con me.

Sto morendo di fame ma decido di aspettare per mangiare visto che dovevo andare a mangiare fuori con Alejandro.

Messaggio da Alejandro:
Scendi sono sotto casa.

Metto un giacchettino di jeans e scendo.
Entro in macchina e lo saluto con un bacio sulla guancia.
'Hey' dice sorridendo.
'Ciao' ricambio il sorriso.

Mette in moto e durante il tragitto osservo questa città scorrere velocemente dal finestrino.

'Cosa vuoi mangiare?'chiede Ale
'Fai tu,sto morendo di fame' gli rivolgo un sorriso.
'Va bene'

Alejandro è il mio migliore amico,senza di lui non ce l'avrei fatta.
È stato una colonna per me.

Quando mia madre mi ha abbandonata lui era sempre lì al mio fianco facendomi  sorridere.

Arriviamo davanti ad un negozio di waffle e Ale parcheggia.
Entriamo e ci sediamo in uno dei tavoli liberi.

Un cameriere si avvicina a noi.
'Cosa volete ordinare?' ci rivolge un sorriso.
'Due waffle con doppio cioccolato e gelato alla vaniglia,grazie' dice Ale.

Il cameriere annuisce e se ne va.
'Mi conosci troppo bene' ridacchio
'Sono il tuo migliore amico,cosa ti aspettavi' ride.

Mangiamo e decidiamo di andare in un parco vicino casa mia.
Ci sediamo in una panchina e ci facciamo molte foto buffe.
Ridiamo come sei pazzi e la gente che passa ci guarda male.

'Posso farti una domanda?'mi chiede
'Si dimmi'
'Cosa avevi oggi con Mattia?Perché ti sei arrabbiata quando ha detto che si era appena fatto una?' domanda curioso.

'In realtà non lo so nemmeno io,so solo che la mia bocca ha parlato senza ragionare e ho detto le prime cose che mi sono passate dalla mente' dico sincera.

So che con lui posso parlare anche se è il migliore amico di Mattia so che non gli va a riferire quello che gli sto dicendo.

'Poi Kairi non mi poteva accompagnare e lui si è offerto di accompagnarmi' continuo.
'Sei salita di tua volontà sopra la sua macchina?' domanda in una mezza risata sbalordito.

'In realtà non è proprio andata così,mi ha presa a sacco di patate e mi ha trascinata in macchina' rido.

Scoppia in una forte risata e dopo mi aggiungo anche io.

'Perché non provate ad essere amici?'
lo guardo e scoppio a ridere come se avesse detto la cazzata del secolo.

'Ma se non riusciamo a stare nella stessa stanza per più di 10 minuti che ci scanniamo' dico tra le risate.
'Non ho mai capito perché il vostro rapporto è cosi strano' dice.

'Io non vado a genio a lui e lui non va a genio a me' dico
'Mhh sarà' dice

Continuiamo a parlare tranquillamente e dopo un po mi faccio accompagnare a casa.
Arrivati davanti casa mia lo saluto e scendo.

Prendo le chiavi e apro.Vado verso la cucina a bere e sento delle voci.
Entro in cucina e vedo Mattia e Kairi che giocano con la Playstation.

'Ciao' li saluto.
Mattia mi  fa un cenno con la mano.
'Hey,dove sei stata?' mi chiede Kairi.
'Sono uscita con Ale' dico.

Apro il frigo, prendo un bicchiere e mi verso l'acqua.

'Hai fame?' chiede Kairi a Mattia.
'In realtà si' risponde lui.
'Va bene preparo qualcosa.Chiara mi aiuti?' ti domanda tuo fratello.
'Okay' dici.

Dopo una lite con Mattia su cosa avreste mangiato alla fine decidete di ordinare la pizza.
Così Kairi decide di chiamare anche Alejandro.

Sentite bussare alla porta.Così vai ad aprire.

Ale ti saluta con un abbraccio ed entra.
Saluta gli altri e nel mentre arriva la pizza.Siete tutti seduti sul divano a vedere un film di cui non ci stai capendo assolutamente nulla perché Mattia non fa altro che parlare.

'Chiudi quella bocca non sto capendo nulla grazie a te' gli dici
'Non è un mio problema' ribatte
'Ah si?' gli butti una patatina della tua pizza.Lui fa lo stesso ed in pochi secondi il pavimento e il divano sono piene di patatine.

'Ragazzi smettetela' dicono Kai e Ale tra le risate.
Si stanno proprio diventendo,ancora per poco.

Prendi le patatine e le butti anche a loro e così diventa una guerra.Credo di aver visto le patatine pure arrivare al soffitto.

La porta si spalanca ed entra mio padre.

'Hey ragazzi' guarda attentamente ogni parte della cucina fissando attentamente ogni dettaglio.
'Ciao' lo salutiamo tutti.

'Mettete a posto' dice e subito dopo sale le scale e si chiude in ufficio.
Mio padre sembra un uomo molto duro e severo ma sotto quella corazza c'è un cuore rotto.

Dopo che i ragazzi aiutano me e Kairi a pulire mio fratello di invita a dormire qui.

Dopo aver dato la buonanotte a tutti salgo in camera.Mi chiudo la porta alle spalle e mi metto un paio di pantaloncini e una maglietta larga.

Chiamo Addison e Charlie per raccontagli tutto quello che è successo oggi e dopo una lunga chiamata scendo giù in cucina perché ho molta fame.Non so come faccio,a volte pure io mi meraviglio di me stessa ma io ho sempre fame.

Vado verso la cucina e vedo che la luce è accesa.Entro e vedo Mattia senza maglietta seduto che sta bevendo una tisana.

'Cosa fai?' mi chiede.
'Potrei farti la stessa domanda'
'Non riuscivo a dormire e mi sono fatto una tisana,tu invece?'dice
'Ho fame' dico andando verso il frigo.

I suoi occhi mi scrutano attentamente.Per un attimo mi sono dimenticata di avere dei pantaloncini molto corti che lasciano quasi tutto scoperto.

Arrossisco e cerco di coprirmi le gambe e il culo con la maglietta tirandola.

'Non c'è bisogno di coprirti' dice alzandosi da seduto.
'Si invece' dico.

Si avvicina a me. I nostri corpi sono molto vicini,anzi troppo vicini,sento il suo respiro.

'Non devi vergognarti di me,ci conosciamo da tanto,giusto?'mi chiede
Annuisco perché è l'unica cosa che riesco a fare.
Mi sento come pietrificata sotto il suo sguardo,mi sento una stupida.

Prende i miei lunghi capelli che si sono spostati davanti al mio viso e al mio collo e me li mette dietro all'orecchio.
Osservo ogni suo movimento.

Prende la sua mano e me la mette dietro la schiena.Ormai non so più che cosa ha intenzione di fare ma non riesco a fermarlo. Il suo tocco è così piacevole e delicato sulla mia pelle pallida.

Avvicina le sue labbra al mio collo e inizia a darmi dei baci,sono così soffici e lenti,come se avesse paura di farmi male.

Sento dei brividi percorrermi la schiena e un gemito involontario esce dalla mia bocca facendolo sorridere. Devo fermarlo.

In un attimo di lucidità mi sposto dai suoi baci.

'Io non posso' salgo le scale lasciandolo lì.Non sono pronta ad una situazione del genere.So che lui l'ha fatto solo per divertirsi e io mi sento una stupida ad averglielo fatto fare.

Entro in camera e mi infilo dentro le coperte.

'Maledetto Polibio'.

Resta qui con me.//Mattia PolibioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora