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Dopo quello che è successo ieri sera è non ho più riferito parola a Mattia.

Sta mattina non ho fatto colazione per paura di poterlo scontrare nella cucina di casa mia.Sarebbe troppo imbarazzante.

Sono praticamente corsa fuori casa.

Non sono andata a scuola con mio fratello perché sicuramente sarebbe andato con Mattia. Quindi ora sono qui alla fermata sotto la pioggia ad aspettare questo stupido autobus che non arriva più.

È una cosa stupida però non posso farci nulla,è più forte di me.
Dopo anni ad odiarsi devo pur essere un attimo scioccata,o no?

Quello che è successo non doveva succedere.Ma sicuramente lui se ne è già dimenticato.

Il suo tocco ha uno strano effetto su di me e questo non è un buon segno.Non immaggino la reazione delle mie migliori amiche ora che glielo racconterò.

Il bus finalmente arriva e tiro un sospiro di sollievo.
Mi passa davanti e mi bagna.
Perfetto.

Adesso sono tutta bagnata e pure incazzata.

Inizio a correre verso la scuola.
Se prenderei un taxi ci metterei il doppio del tempo quindi meglio di no.

Sicuramente arriverò in ritardo e il professore di economia si incazzerà con me,ma io che ci posso fare?

Odio la pioggia.

*****
Sono appena arrivata a scuola e decido di entrare a in classe.
Busso alla porta ed entro.

'Buongiorno signorina Cosentino,le sembra l'ora di entrare?' mi osserva il professore.
'Ho perso l'autobus e fuori pioveva' affermo alzando un sopracciglio.
'Oggi le è andata bene,si sieda'.

Vedo verso il mio banco e vedo Charlie e Addi che mi tirano delle strane occhiate.Cosa vogliono dirmi?

Alzo gli occhi e vedo Mattia seduto con la faccia sopra il banco.Mi siedo accanto a lui anche se vorrei cambiare posto ma non mi sembra il caso.

Decido di ignorarlo tutto il tempo e a quanto pare non mi sbagliavo su quello che ho detto sta mattina.
Lui se ne è già dimenticato. Nemmeno mi ha salutata.

Il resto della lezione passa velocemente e io e praticamente tutta la classe facciamo finta di capire ciò che sta dicendo il professore anche se in realtà nessuno ha capito nulla.

Suona la campanella e mi dirigo velocemente nell'aula di arte.

Spero solo che Mattia non abbia scelto questo corso perché sennò mi scavo una fossa e mi ci butto dentro.

Entro e vedo Alejandro seduto in un banco intento a leggere qualcosa al cellulare, così mi dirigo verso di lui e mi siedo.

'Buongiorno' lo saluto
Non risponde.
Sono troppo curiosa devo leggere anche io.
Così con una mossa veloce prendo il suo cellulare ed inizio a leggere i messaggi di una certa Katie.

'Ridammelo' scatta subito dalla sedia.
Provo a metterlo più in alto con le braccia ma ovviamente riesce a prenderlo subito.

Sono molto più bassa di lui e lui non è tanto alto.

'Chi è questa Katie?' dico con un sorrisetto.
'Una mia amica' dice imbarazzato.
'Sicuro?'
'Sisi' afferma.
'Non ti credo'

A volte so essere proprio insistente.

'Eh va bene,ci stiamo sentento' sospira.
'AAAAA' emetto un gridolino di felicità.
'Quindi lei ti piace?'

'Beh si,domani sera i fratelli Lopez fanno una festa e l'ho invitata a venirci con me'

'Va bene però se vedi che non hai intenzioni serie o che non ti piace abbastanza lasciala subito perdere okay?'
'Chiara sono cambiato!'
'Era un consiglio' dico

'E tu piuttosto con Mattia?'
'Cosa?' so dove andare a parare.

'Cosa è successo ieri?' chiede con un sorriso malizioso.
'Niente niente' dico diventando completamente rossa.

'Non dire cazzate'
'Si okay okay è successo che praticamente cioè...non mi so spiegare'

Comincia a ridere fortissimo facendo girare alcuni dei nostri compagni.

'Cosa ti ridi' dico guardandolo male.
'Io-' dice scoppiando in un altra risata.

Dopo un po placa le risate e decide di parlare.

'Io so tutto di quello che è successo' dice calmo.

Sento io mio sangue scorrere più velocemente e le vene scoppiarmi.
Quanti altri lo sanno?

'Te l'ha detto lui?' domando alzando la voce.
'Tranquilla calmati lo so solo io'

'Cosa ti ha detto?'
'Era sceso a in cucina perché non riusciva a dormire,dopo sei arrivata tu e non ci ha capito più nulla'

Sbarro gli occhi alle sue parole.

'Lui ti ha detto così? dico con la bocca socchiusa.
'Si'.
'Ma se a  lui non gli importa nulla di me'.

'Forse prima,adesso sta provando a cambiare' afferma.
'Ma sei impazzito forse? Ti sei dimenticato che ieri stesso si è fatto una?' dico.

Cambia discorso fino a quando la campanella suona e ci dirigiamo in mensa.

Entriamo e andiamo a sederci al nostro solito tavolo.Dove ci sono tutti anche Mattia.

Non posso continuare ad evitarlo.
Sarebbe inutile visto che abbiamo la stessa compagnia.

Mi siedo vicino tra Addison e Charlie e davanti ho Mattia.

Stanno parlando di cheerleader.
Addi e Charlie fanno le cheerleader da quando hanno iniziato il liceo.

Io invece non mi sono mai iscritta perchè ho sempre pensato che fosse una cosa ridicola.

Le cheerleader indossano una divisa davvero striminzita e sono praticamente quasi nude.

'Perché non fai i provini?' mi chiede Addison.
'Non ci tengo a spezzermi qualche gamba grazie'
Tutti scoppiano in una risata.

'Daiii' mi fa gli occhi dolci Charlie.
'No,no e no' affermo.

'Certo perché non sarebbe nemmeno in grado di fare una stupida ruota' dice Mattia.

Odio essere sfidata e lo sa anche lui.

'Cosa ne sai te?' mi difendo
'Lo so e basta non sai nemmeno reggerti in piedi'

Sta esagerando.

'Quando iniziano i provini?' mi rivolgo ad Addison guardando dritto negli occhi Mattia.
'Dopo la pausa'
'Va bene ci sarò allora'

'Coooosa?Sei seria?' urlano felici Add e Charlie.
'Mai stata più seria di così'

In tutto questo Mattia mi guarda con aria di sfida,mio fratello soffoca una risata e Alejandro sbarra gli occhi.

Ma dai sembra così impossibile?
Lo so che ho l'agilità di un bradipo però mi hanno sfidato e io sono una persona competitiva.

Mattia fa parte della squadra di calcio della scuola quindi sicuramente assisterà ai provini.Oh mio dio che vergogna!

Vorrei dire subito che ci ho ripensato ma ormai siamo nello spogliato della palestra e devo mettermi la divisa.Ma che cazzo sto facendo.

'Io me ne vado non posso mettermi in ridicolo' dico a Addi avviandomi verso la porta.
'Tu non vai da nessuna parte'
'Ma io non so fare nulla di quello che fanno le cheerleader'

'Imparerai,ora mettiti la divisa' dice Charlie.
Sbuffo e mi infilo la divisa.

Mi guardo allo specchio e mi sento a disagio.La gonnellina è molto corta e anche la maglietta è molto scollata.

Non dovevo accettare.

Resta qui con me.//Mattia PolibioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora