Capitolo 15

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T/n: (non avevo nulla, tranne una forchetta) vabbè mi arrangio...
Nami: cosa vorresti fare con quella forchetta? Ahahahahahahhaha
T/n: shh... Ochetta.. Ringrazio Sebastian... (lanciai la forchetta e ferii l'oca sulla spalla. Approfittai della sua distrazione per prendere un coltello)
Nami: Tch.
T/n: dovremmo farla finita... Una volta per tutte. (mi avventai sulla donna, cercai di contrastare tutti i colpi. Nami mi colpì al braccio. Mi accasciai, Ma non mollai. Alla sua prima distrazione approfittai del momento e la colpii alla gamba. Ad un tratto entrarono Agni e Soma. Agni prese il coltello dalle mani di Nami)
Soma: cosa diamine sta succedendo!?
T/n e Nami: Mi voleva uccidere!
Agni: siete tutte e due ferite...
Soma: Nami puoi spiegare.
T/n:(guardai Soma incredula. Non si fidava di me? Perché chiedere spiegazioni a quella racchia? Per un attimo abbassai lo sguardo. Volevo piangere per il dolore al braccio. Ma mi contenni)
Nami : stavo pulendo e quella pazza si è scagliata contro di me!
Soma: e dov'è lo straccio con cui stavi pulendo?
Nami: oh beh... L'avevo posato
Soma : in cucina?
Nami: si..
Soma: allora perché hai un coltello?
Nami: per legittima difesa. L'ho preso dall'argenteria
Agni : quel coltello non fa parte dell'argenteria. Quello che ha in mano t/n, invece, si.
Soma: sei in torto e continui pure a mentire. Tch che seccatura. Agni, falla arrestare. Mi occupo io di T/n.
Agni:certo principe. (colpì i nervi di Nami, in modo tale che la giovane non potesse muoversi. La prese in braccio e la portò in carrozza per poi scortarla personalmente dalla polizia. Io rimasi con Soma. Ero ancora accasciata al pavimento, il quale era sporco del mio sangue. Nella mano destra avevo ancora il coltello. Soma si avvicinò con cautela. Il suo profumo agrodolce mi calmò. Con mano gentile sfilò il coltello dalle mie mani e lo gettò nel cestino. Si accasciò al mio fianco e vide la ferita)
Soma: ti ha ferita.
T/n: a quanto pare... (coprii con i capelli il mio volto, stavo piangendo. Non solo per il dolore al braccio)
Soma: ti fa tanto male? (scostò i capelli dal mio viso e vide le lacrime. Spalancò gli occhi stupefatto. Mi aiutò ad alzarmi e delicatamente mi portò in camera. Prese delle bende e del disinfettante e si occupò della ferita)
T/n: Soma... (dissi singhiozzando)
Soma: tranquilla, ora chiamo un dottore.
T/n: ... (lo bloccai per il polso. Mi alzai dal letto e appoggiai il viso sul suo collo. Mi sentivo strana. Provavo paura, timore... Senza  motivo. O forse ce n'era uno. Ovvero la paura di perdere Soma, che si comportava stranamente,dopo quello che aveva visto)
T/n: Soma. Perché ti comporti così!?? Mi guardi come se fossi un'assassina. Non riesco a comprendere... Non so cosa ti passa per la mente!
Soma: T/n, non sforzarti. Non ti guardo come un'assassina, anzi ti vedo come una vittima. Stavo pensando a un modo per proteggerti.
T/n: Serio? (chiesi guardandolo negli occhi)
Soma: ovvio. Anche se fossi un'assassina... Io ti amerò sempre. 
T/n: sono solo parole...
Soma: non essere diffidente. Tu sei l'unica che mi può dare ciò di cui ho bisogno. Non ho intenzione di lasciarti andare.
T/n: (rimasi senza parole. Continuai a guardarlo.) non mi hai ancora chiesto il motivo per cui, Nami mi ha colpita.
Soma: è tua sorella  e ti odia. Non c'è bisogno di altro.
T/n: ah... (Soma mi accarezzò gentilmente i capelli. Posò la sua fronte sulla mia)
Soma: la prossima volta, chiama aiuto
T/n: non voglio che tu rimanga coinvolto sul campo di battaglia.
Soma: non preoccuparti per me... A proposito come stai? Il dolore si è alleviato?
T/n: si. Grazie a quelle erbe, ora sto molto meglio.
Soma: sdraiati un po'. Vado a prendere qualcosa da bere e da mangiare.
T/n: va bene. Se incontri Samuel che ti vuole uccidere, chiamami! (dissi con tono sarcastico,per sdrammatizzare la deplorevole situazione)
Soma: certo, come no! (disse sorridendo. Poco dopo, Ritornò con degli spuntini. Si sedette vicino a me. Mi accarezzò i capelli e mi diede un bacio sulla guancia)
Soma: T/n, sicura di star bene? Non hai toccato niente di quello che ho portato.
T/n: sono solo stanca.
Soma: se vuoi me ne vado e ti lascio riposare
T/n: no.
Soma: vuoi riposare con me?
T/n: (arrossii di colpo)
Soma: per me va bene. (si sdraiò al mio fianco e iniziò ad accarezzarmi dolcemente il capo. In poco tempo mi addormentai)
(il giorno seguente)
Soma : Buongiorno dormigliona. (disse con un dolce sorriso, guardandomi negli occhi)
T/n: buongiorno
Soma: devo dirti una cosa...










Autrice
Sorry per gli errori.

Soma X Reader (kuroshitsuji love story) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora