Capitolo 11

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Soma: tranquilla, potrai uccidermi altre 100 mila volte, sai che ti perdonerei..
T/n: però non perdonerei mai me stessa per averti ferito.
Soma: (ti strinse a se) hai un cuore troppo nobile e puro per questo mondo... T/n.
T/n: questo è quello che credi... In realtà ho anch'io i miei "mostri" del passato
Soma : li abbiamo tutti
T/n: certo.. (dissi queste ultime parole con un filo di voce. Ero ancora abbracciata a Soma. Sentivo il suo cuore battere fortissimo e sul suo viso vi era un espressione un po' preoccupata, ma allo stesso tempo pacata e protettiva. Non avevo mai visto quel suo lato maturo e infatti ne rimasi sbalordita. Alla fine decisi di trattenere le lacrime e affondai il viso nel suo petto)
Soma: hey t/n.. Tutto bene? Stai tremando.
T/n: colpa.. Delle...
Soma: lacrime. (ti guardò con fare dispiaciuto) so io come farti stare meglio. (si sdraiò sul letto e ti trascinò vicino a lui, in modo tale da poterti abbracciare. Ti strinse a sé e iniziò ad accarezzarti il capo. Quelle gesta di conforto affievolirono  quel maledetto dolore e lasciarono al suo posto lagune di affetto. Quella sicurezza trasmessa ti calmò tanto da farti addormentare.)

( t/n: perché sono in giardino?
Samuel: perché ti piacciono le rose.
T/n: ah.
Soma : e ti piace anche il profumo dei fiori. vieni. (indicò una sedia davanti a un tavolino di ferro battuto)
Samuel : vieni da me (replicò Samuel porgendoti la mano)
T/n: non vado da nessuno...
Samuel : guarda che non stiamo parlando con te
Soma: ma con lei (indicò una ragazzina di 13 anni)
T/n: non credevo foste pedofili
Samuel : infatti... non lo sono ( si trasformò in un ragazzino)
Soma: non posso.. (s'incupì)
T/n: tu... (indicai la bambina) tu sei me.
La bambina : certo... Ti voglio solo dire una cosa:  Avrai sempre lui al tuo fianco...
T/n: lui chi?
La Bambina: è un segreto.
T/n: ah. Ma dov'è Soma?
Soma: sono qui...
T/n: perché sei in quell'angolo remoto?
Soma : perché mi respingi.
T/n: in che senso...
Soma: sei collegata.. No lascia stare.
T/n: (mi avvicinai a lui.) dimmelo...
Soma: preferisco dimostrarlo (ti baciò)
T/n: cosa diamine ti è preso!?
Samuel da ragazzino : tu sei legata a
T/n: a?)

T/n: (sobbalzai, aprendo di scatto gli occhi) era un sogno...
Soma: ti sei svegliata.
T/n: eh.. 
Soma: ti senti meglio ora?
T/n: insomma... A proposito, che ore sono?
Soma: sono le cinque e mezza di mattina.
T/n: ah... Ho dormito per un intero pomeriggio e forse anche di più..
Soma: eh già. Non sapevo che fossi una dormigliona. (ti scompigliò i capelli)
T/n: ma certo che lo sono.
Soma: ho visto.
T/n: ma i vestiti che indossavo?
Soma: sono sulla sedia.
T/n: chi mi ha cambiato?
Soma: (arrossì di colpo) dovremmo assumere delle cameriere.
T/n: sei stato tu!?
Soma: già..
T/n: AH.  A chi diamine sono legata..? (dissi quest'ultima frase a bassa voce)
Soma: a Samuel.
T/n: non è vero. ASPE... COME HAI FATTO A SENTIRMI?
Soma: ho solo un buon udito.
T/n: comunque... Cosa te lo fa pensare?
Soma: oh beh hai pianto per lui per almeno un giorno intero, anche mentre dormivi.
T/n: di certo non posso ridere. Sono stata lasciata appunto ieri!
Soma: dannazione non hai torto
T/n: eh grazie.
Soma: come posso farti dimenticare di lui?
T/n: Tempo.. Ne ho bisogno...
Soma: ovvio.  (sentite bussare)
T/n: avanti.
Agni: principessa... (ti porge una lettera con sguardo afflitto, quasi colmo di lacrime)
T/n: grazie (presi la lettera e iniziai a leggerla) Samuel è morto. (guardai un punto fisso nel vuoto. Non ci volevo credere.)
Soma: T/n, stai scherzando, vero?  Com'è morto?
T/n: no. Hanno trovato il corpo freddo... A quanto pare le cause della sua morte sono ignote o meglio naturali... Non ci posso credere..
Soma: t/n...







Autrice
Sorry per gli errori sia grammaticali che ortografici.

Soma X Reader (kuroshitsuji love story) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora