Capitolo 10

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Soma: stai scherzando, vero? Non potrei mai lasciarti sola mentre stai male... (si avvicinò e con il pollice ti accarezzò il viso, cercando di placare quelle lacrime salate. Ti fissava, ti scrutava. Voleva solo farti stare bene in quel momento. Si sentiva male anche lui nel vederti così. Ti guardò intensamente, ti diede un bacio sulla guancia per poi abbracciarti come non aveva mai fatto prima. Era un abbraccio dolce e carico d'affetto)
T/n: grazie Soma... (dissi con un filo di voce. Ringraziando quel benedetto ragazzo che cercava di consolarmi)
Soma : ci sarò sempre per te. Stanne certa. (ti lasciò dall'abbraccio. Ti guardò fermamente e intensamente per poi prenderti e stringerti le mani) so che stai male... Però... Hai fame?
T/n: si. Come sempre. (feci un finto sorriso)
Soma: dai allora andiamo a rubare qualcosa in cucina (ti fece un occhiolino)
T/n: va bene. Però Agni non ne sarà contento.
Soma: eh vabbè (sorrise. Ti prese per mano e ti scortò in cucina. Agni non c'era e Soma ne approfittò per rubare dei panini al curry. Te ne diede uno, ti prese per mano e iniziò a correre e  si diresse verso la tua stanza)
Soma: ah... ah.... Non ho mai corso così tanto.
T/n: eh (mi stesi sul letto con un gran fiatone)
Soma: sei sfinita ahaha
T/n: seeh...
Soma: ( si sedette vicino a te sul letto e iniziò a pranzare)
T/n: non fare briciole.
Soma : certo mamma
T/n: uh.. Hai una mamma fantastica. (dissi con tono scherzoso)
Soma: certo. E l'ammiro tanto.
T/n: perché?
Soma : nonostante sia stata appena lasciata... Vigliaccamente per lettera. Trova la forza per scherzare e cercare di fare dei sorrisi. Cerca di dimostrarsi forte e tenersi tutto dentro. Cerca di nascondere quel suo cuore nobile e sensibile dietro una corazza ferrea...
(ti guardò con occhi lucidi) sei fantastica
T/n: (lo guardai incredula. Era riuscito a leggermi dentro. Dopo un paio di secondi ebbi anch'io gli occhi lucidi. Cercavo di trattenermi dal piangere. Ma quel pizzicore alla gola non aiutava. Lui mi aveva capita. Aveva scoperto la mia natura sensibile. Ero arrabbiata con me stessa. Mi ero ripromessa di non mostrarlo a nessuno... Questo mio lato debole per me è una piaga. Ma allo stesso tempo ero felice anche se la tristezza e la malinconia si erano uniti in un grande agglomerato di rancore.)
T/n: ho paura (dissi con un filo di voce)
Soma: anch'io... Ho paura di perderti. Ho paura che questi momenti finiscano. Ho paura di rovinare tutto..
T/n: abbiamo le stesse paure... Però io ho paura di aprirmi ed essere ferita di nuovo e a dir la verità ho paura di ferirti.
Soma: tranquilla. Potrai uccidermi, altre 100 mila volte , sai che ti perdonerei...






Autrice
Sorry per gli errori.






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