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...abbassando la radio "come stai oggi? Agitata per l'università?" io gli risposi "sto ancora malissimo e questa cosa dell'università non mi sta aiutando" lui mi sorrise e mi disse "se ti può consolare la tua università è vicino alla mia scuola", mi girai verso di lui e gli sorrisi.
Arrivammo davanti all'università, parcheggiai e rimasi a fissare il vuoto per un po', Mattia mi disse ridendo "Hey ce la fai a scendere o ti devo prendere in braccio?", feci un respiro profondo e scesi dalla macchina.
Guardai l'università, era immensa, non sapevo da dove entrare o da dove cominciare a guardare, in Italia non era così, Mattia era molto più avanti di me, io ero ferma lì a pochi passi dalla macchina, mi girai per tornare indietro, non ce la potevo fare, stavo per salire, ma sfortunatamente Mattia si era accorto di quello che volevo fare, mi sbarrò la strada e mi disse "Hey, Hey, Hey che stai facendo....?", io guardai in basso e gli risposi "non ce la posso fare Mattia..." lui mi rassicurò dicendomi "ci sono io non ti preoccupare, dai andiamo", mi porse la mano, mi convinsi e gli diedi la mano.
Entrammo nell'Università ci avviammo verso la segreteria, che ci mandò dal direttore, aspettammo il nostro turno.
Mattia notò la mia ansia mentre eravamo seduti, mi prese la mano, non servirono parole, mi stava veramente dimostrando tutto il suo affetto.
"Signorina Erja può entrare", guardai Mattia e mimando con le labbra mi disse "ce la fai", lo guardai negli occhi un'ultima volta prima di entrare.
Entrai e il direttore mi fece firmare alcune carte per rendere regolare la mia ammissione, mi chiese se avessi un alloggio e gli risposi di si.
Parlammo per un'altra mezz'ora dei miei voti, della psicologia (ossia il ramo in cui mi sarei laureata), dell'università che era chiaramente diversa dall'Italia ma che mi sarei ambientata stupendamente.
Mi disse che i corsi sarebbero iniziati lunedì.
Lo ringraziai e uscii.
Uscita dall'ufficio, mi aspettavo di trovare Mattia, ma no, cretino mi aveva detto che mi avrebbe aspettata, ero un po'triste, uscii da lì e mi avviai verso la macchina e chi mi ritrovai appoggiato? Mattia.
Salii in macchina e vidi che ci rimase male per non essere andata da lui, salí in macchina e mi disse "beh?" io lo guardai e gli risposi "mi aspettavo di trovarti ancora lì fuori...", lui sorrise e disse "ma sono andato a prendere questo, non sapevo cosa ti piacesse così ho preso quello che piace a me ahaha", tirò fuori una borsa con due milkshakes e due ciambelle, lo guardai e gli risposi "ti perdono solo perché mi hai portato del cibo ahaha ".
Accesi la macchina e durante il tragitto verso casa mi disse "oggi pomeriggio vuoi venire con me e i ragazzi al centro commerciale?", annuii mentre bevevo un sorso del milkshake.
Portai a casa Mattia e lo ringraziai, arrivai a casa, parcheggiai ed entrai in casa.
Mia madre era sveglia, la abbracciai e parlammo di quello che mi avevano detto in università, salii in camera e trovai tipo 5000 messaggi, decisi di leggerli:
Biccis group
1200 messaggi
Chià🥵—>me
-Ehi mi dispiace se mi sono comportata così
-Mi dispiace
-Mi manchi
-Perché non rispondi?
-Amo?
Me—>Chià🥵
"Hey scusa ma sono stati giorni orribili ti chiamo prima possibile"
Uni boom💥
2000 messaggi
E altri che non volevo leggere o vedere.
Era quasi ora di uscire con i ragazzi e...

Fortuna che ci seiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora