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...decisi di tornare a casa a sistemare il casino lasciato da ieri, a farmi una doccia per poi tornare in ospedale a prendere mia madre.
Salii in macchina, ero distrutta, non avevo dormito veramente nulla, insomma dopo 20 minuti arrivai a casa, parcheggiai e mi avviai verso la porta di casa, la aprii, mi diressi in cucina e trovai tantissime cose da mangiare e dei fiori, stavo per mettermi a piangere quando sentii bussare, entrarono tutti, famiglia per famiglia, non avevo mai visto così tanta solidarietà in un quartiere.
Li abbracciai uno ad uno, quando arrivai alla famiglia Polibio, Giacomo mi disse "abbiamo pensato di portarti qualcosa da mangiare, visto che sicuramente non avresti avuto voglia di cucinare", lo ringraziai infinitamente, arrivai a Mattia e lui mi strinse a se il più possibile, ne avevo bisogno e non avrei voluto andarmene da quel bellissimo abbraccio, ci staccammo e feci accomodare i miei ospiti, offrii da bere e mi chiesero di mia madre, di come stesse, io raccontai tutto, anche del perché di questo gesto.
Dopo circa una mezz'ora, decisero di andarsene e che se avessimo avuto bisogno di qualcosa io o mia madre di non esitare a chiamare, ringraziai, stavo chiudendo la porta e vidi che Mattia era rimasto gli dissi "Mattia tu non vai? Avrei un po'da fare...", lui si avvicinò a me e rispose "no devo farti vedere una cosa, vieni", chiusi la porta e lo seguii, arrivammo davanti alla porta della mia camera e lui mi disse "entra", lo guardai poi aprii la porta, sul mio letto c'era una rosa e un bigliettino e c'era scritto:
"A te, che un così poco tempo sei diventata fondamentale❤️"
Mi girai con il bigliettino in una mano e la rosa nell'altra, con gli occhi pieni di lacrime, lui venne da me e ci abbracciammo come se non ci vedessimo da una vita, cominciai a pensare che io avevo bisogno di lui nella mia vita.
Ci staccammo e lui mi baciò sulla fronte e mi disse "ci vediamo stasera ti va? Non ci allontaniamo stiamo solo qui fuori", annuii e Mattia tornò a casa sua.
Dovetti realizzare per un paio di minuti quello che era appena successo, successivamente andai in bagno e mi feci una doccia, uscii, mi vestii velocemente e male, dei leggings e una felpa, non mi truccai, asciugai i capelli e li raccolsi.
Scesi di sotto, sistemai un po'la casa, finito andai in cucina e decisi di mangiare qualcosa, guardai l'ora ed era già ora di andare a prendere mamma.
Smisi di mangiare la mia carbonara a malincuore e andai verso la macchina, vidi che Mattia mi stava guardando dalla finestra, gli mandai un bacio, lui lo prese e fece per metterselo sulla guancia, gli sorrisi e salii in macchina.
Guidai per 20 minuti e finalmente arrivai entrai e mamma stava firmando la dimissione, l'abbracciai e la portai in macchina.
Durante in tragitto di ritorno non aprí bocca, non mi disse nulla, le chiesi come stesse ma non ricevetti risposta, rimasi delusa dal suo comportamento.
Arrivammo a casa, lei scese ed entrò in casa, io la seguii a ruota, andò direttamente in camera e mi chiuse la porta in faccia.
Cercai di farla uscire, rimasi fuori da quella porta per un'ora, alla fine delle dissi "mamma, ma perché fai così, cosa ti ho fatto io...", ma anche stavolta non ricevetti risposta, andai al piano di sotto e uscii, mi sedetti sullo scalino davanti casa, mi accesi la sigaretta, erano già le 19:30, l'indomani avrei avuto il primo giorno all'università, ero così immersa nei miei pensieri che non vidi nemmeno arrivare Mattia, che si sedette accanto a me e disse "bebe allora?", sobbalzai e gli dissi "ma quando sei arrivato scusami, mi sono presa un colpo", rise e io lo seguii, mi mise un braccio attorno alle spalle e mi avvicinò a lui, stavo bene con lui e decisi così di digli "Mattia, grazie", lui mi rispose "di cosa?", mi staccai da lui e guardandolo negli occhi gli dissi "grazie di esserci per me dal primo giorno", mi sorrise come un bambino e mi abbracciò, rimanemmo lì fuori un bel po'non saprei dire quanto, guardavamo le stelle abbracciati, mentre Mattia giocava con i miei capelli.

Fortuna che ci seiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora