Dormimmo per ore, quando mi svegliai era già sera, tipo le 20, una cosa improponibile.
Mi alzai e andai alla finestra mi sedetti sul davanzale ed accesi una sigaretta, guardando il nulla, pensavo e pensavo, quando una voce interruppe quei pensieri.
"Ehi, oh sono qui", guardai giù sbuffando e vidi il ragazzo di prima, Mattia credo non ne sono sicura,", gli risposi "mmm...si?", lui mi rispose "Mh vuoi scendere fumiamo insieme?" lo guardai stranita e pensai che era una presa per il culo così decisi di spegnere la sigaretta appena accesa e di scendere.
Aprii la porta e me lo ritrovai lì sul vialetto di casa e gli dissi ridendo "beh qui in America fate così? Prima invitate le ragazze per fumare e poi non offrite?" mi guardò e rise mentre tirava fuori il pacchetto, mi porse la sigaretta, la accendemmo e decidemmo di fare due passi, così per fare qualcosa.
Nel mentre mi chiese un po' di parlare di me, odiavo parlare di me, lui vedendo che non rispondevo mi disse "hey tutto bene?" con un'aria quasi preoccupata, gli dissi di si e cominciai a parlare di me.
"Come ti ho già detto oggi pomeriggio mi chiamo Erja, ho 20 anni e mi sposto continuamente per il lavoro di mia madre..." mi fermò e mi disse "uhm che lavoro fa tua madre?" "Architetto" risposi, si scusò per avermi interrotta e mi invitò a proseguire, gli raccontai di mio padre, di mia madre che mi aveva cresciuta da sola, della scuola e dell'università che stavo frequentando.
Guardai il telefono ed erano già le 22, inoltre c'era mia madre che mi cercava, la chiamai per tranquillizzarla e dissi a Mattia che dovevo tornare a casa, Mattia mi disse "ti riaccompagno solo se mi dai il tuo numero " divertita da questa sua affermazione glielo diedi e tornammo verso casa.
Arrivata sul marciapiede di fronte casa lo abbracciai d'istinto, mi disse quasi ridendo "per avere 20 anni sembri una bambina vicino a me, soprattutto ora che mi stai abbracciando" mi staccai, lo guardai e gli diedi la buonanotte.
Con la coda dell'occhio vidi che aveva aspettato che io entrassi in casa, cosa stava succedendo? Mi conosceva si e no da mezza giornata e si stava già preoccupando di me?
Arrivata in casa trovai mia madre, seduta in cucina con una faccia da funerale,le chiesi scusa, venne verso di me e mi abbracciò.
Mentre mi abbracciava la sentii piangere, mi staccai da lei, la feci sedere e le chiesi "mà mi dici che sta succedendo per favore?".
Lei si asciugò le lacrime e mi disse "tesoro, la nonna...", la fermai subito, avevo già capito, non respiravo più ero bianca, stavo per svenire, mi sedetti un secondo per non morire io, vidi mia madre andare in camera e io uscii nuovamente dalla porta, avevo bisogno di aria, ogni volta che succedeva qualcosa di brutto non respiravo, credevo di morire quella sera, ero seduta sul marciapiede davanti casa a piangere e cercando di respirare, sentii arrivare qualcuno, alzai lo sguardo ed era Mattia, si mise in ginocchio davanti a me, stava per parlare ovviamente per chiedermi cosa stesse succedendo, ma non lo lasciai finire che lo abbracciai....
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Fortuna che ci sei
Fiksi RemajaQuesto racconto parla, di Mattia Polibio e una ragazza, il nome lo scoprirete leggendo, due ragazzi diversi, ma fondamentali l'uno per l'altra. Amicizia, amore, odio, gelosia, cosa succederà ai nostri due protagonisti?