13 • Tutto ciò che puoi perdere

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Cesare's Pov

Apro leggermente gli occhi, sono girato verso la finestra e la luce del sole mattutino che entra mi costringe a svegliarmi completamente.

Ho dormito bene, una dormita così era un po' che non me la facevo... Non mi sono svegliato per niente stanotte, neanche mezza volta.
Un pensiero mi colpisce e mi fa spalancare gli occhi: Nicolas!

Giro la testa dall'altra parte: non c'è... Strano, di solito è sempre in ritardo per arrivare in studio.
Mi tiro su dal letto e sbadigliando mi dirigo verso la zona giorno, non c'è nemmeno Chewbe in camera.

Dal corridoio inizio a scorgere una figura in cucina, di spalle.
Guardo l'orologio: 9.08.
Mi fermo alla fine del corridoio e mi poggio allo stipite della porta con la spalla sinistra: è lì, in cucina, a fare non so cosa di preciso...
Proprio di fianco a lui, davanti alla finestra della cucina, seduto con il muso poggiato a terra c'è Chewbe.

Questa vista potrei fotografarla e farne un quadro:
forse sto ancora sognando?

-Ma allora vuoi far nevicare?-

Si gira di scatto spaventato dalla mia voce, gli sorrido e mi avvio a passi lenti, mattinieri, verso di lui...

-Ma sei scemo? Buongiorno...-

-Buongiorno a te, piccolo... Nevicherà quindi! E poi, cos'è già inizi a viziarmi?-

-C-come scusa?-

Mi guarda confuso mentre con grande calma mi avvicino...

-Beh, nevica perchè ti sei svegliato in anticipo e non è da te... E poi cosa stai...-

-No, non quello... Come mi hai chiamato?-

Ah, ecco cosa non aveva capito... O meglio, non si aspettava.
Mi fermo di fronte a lui, e lo guardo negli occhi: ha in mano una spatola e sul fuoco c'è qualcosa...

-Piccolo...-

Gli dico guardandolo negli occhi, poi mi avvicino e gli lascio un bacio lento sulle labbra.

-Non posso chiamarti Piccolo?-

-Si... C-certo che puoi è solo che, non... Lo sai è l'abitudine che mi manca...-

Gli sorrido piegando la testa di lato interrogativo, mentre Chewbe mi fa le feste girandomi intorno.

-Abitudine?-

-Sì... Fino a ieri tu eri Cesare e io Nicolas, eravamo amici e colleghi ma... Beh "piccolo" di sicuro non mi ci chiamavi...-

-Beh si ma ti chiamavo testone, Bic, Bricolas, Shbic...-

-Sì ok non fare l'elenco completo, ma adesso mi fa strano che io sono "Piccolo" e...-

-E io?-

-Tu cosa?-

Mi sposto e mi metto dietro di lui, lo abbraccio da dietro intrecciando le mie mani per non farlo muovere più di tanto...

-Io chi sono?-

Gli sussurro nell'orecchio, poi gli lascio qualche bacio leggero sul collo in attesa di risposta.
Lo sento vibrare un pochino...

-Tu sei... Un bastardo...-

-Ah? È così che tratti il tuo ragazzo?-

Ammetto di essere un po' bastardo tra me e me... Lo sto mettendo in difficoltà davvero: continuo a lasciargli dei baci sul collo e lui socchiude gli occhi.
Mi piace provocarlo: ho aspettato questi momenti e ora non voglio trattenermi...

I Fall On You || CesolasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora