23 • Siamo sulla stessa barca

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Nic's Pov

-Eddai! Ma mi dici sempre che mangio troppo salutare, e adesso non vuoi farmi assaggiare?-

-No... Se ti andava te la prendevi, mica siam scemi qua...-

Finalmente. Ho staccato la testa per un'ora e mezza... E credo anche Cesare.
Abbiamo pranzato e siamo stati benissimo insieme, senza ansie o paranoie.

-Ma potrò mai prendermi una fetta del genere di torta alla ricotta? Assolutamente no!-

-Oh palestrato, e io assolutamente no che te la faccio assaggiare!-

Ormai sto pensando solo che da domani, con il rientro in studio ed i lavori, riusciremo a vederci un po' di più...

-Comunque se per te va bene, io vorrei chiedere agli altri di parlare un secondo domani, prima di iniziare a lavorare...-

-Perchè Cesi? Che vuoi dire?-

-No così, giusto per... Chiedere.-

-Chiedere cosa?-

-Nic, non voglio sentirmi a disagio quando siamo con gli altri... Vorrei capire fin dove possiamo spingerci senza che possa dare fastidio a qualcuno il nostro comportamento...-

Non capisco cosa intenda... Non facciamo nulla di male.

-Cesare ma...-

-No, non intendo quello che pensi... Però stiamo dalle dieci alle sei del pomeriggio chiusi lì dentro, e non credo che riusciremo a starcene fermi e buoni come facevamo prima... Ma è anche vero che siamo con gli altri e se anche il fatto di baciarci, che può sembrare una cazzata ad esempio, può dare fastidio a qualcuno, dobbiamo saperlo e dobbiamo evitare...-

-Ma credi davvero che possano avere problemi per questo? Io non penso... E poi Cesare, siamo fidanzati o no? Quando veniva Sofia non te la limonavi davanti a noi?-

...Forse ho sbagliato.
Nic sei un coglione...

-Scusa, non volevo... È la prima cosa che mi è venuta in mente.-

-Tranquillo... Non fa niente.-

-Anche Nelson quando viene Beatrice fa la stessa cosa...-

-E comunque non me la limonavo.-

Guarda il piatto in basso...

-Cesi non volevo... Lascia perdere sono stupido. Non mi interessa, pensiamo a noi ora...-

Annuisce, porta una mano sul tavolo e la mette sopra la mia.

-Cesare...-

-Che c'è?-

Mi guardo un po' intorno... Non so perchè ma in queste situazioni mi sembra sempre di avere gli sguardi di tutti addosso, anche se intorno abbiamo solo poche persone e sicuramente poco interessate a due che sembrano "colleghi" a pranzo.

-Niente, ho paura che qualcuno ci veda...-

Cesare annuisce un po', poi ritrae le dita.

-Dicevo che comunque, cosa ci costa chiederlo agli altri? Voglio essere sincero con loro, devono capire che pretendere che noi facciamo finta di nulla è impossibile, ma voglio anche che sappiano che se c'è qualcosa che a loro dà fastidio, noi siamo pronti a fare un passo indietro... No?-

-Si, si... Ma una cosa voglio che resti come prima.-

Mi guarda accigliato...

-Signori, il conto...-

I Fall On You || CesolasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora