I Fall On You || Cesolas

32 • Servon le giuste parole

Apro le note del telefono.

Sono mesi che sto cercando di finire di buttare giù queste maledette frasi ma non riesco.
Sapevo che prima o poi questo momento sarebbe arrivato... Ma pensavo sempre di avere tempo. Più tempo...

"Ma tanto ho tempo... Ma tanto ho tempo..." Mi dicevo.

Non ho più tempo, devo scrivere. Ora...
Non so quando lo vedrò per l'ultima volta. Ma voglio che sia inconsapevole... O quasi.

"...perché le situazioni cambiano, NOI cambiamo, il nostro modo di vedere le cose e le persone cambia.
Siamo in continuo mutamento, in una evoluzione continua, e spesso in una continua lotta contro noi stessi.
E anche il tempo ci cambia, ci trasforma, ci fa diventare domani una persona che ieri ed oggi non saremmo stati mai..."

Avrei voluto che questo momento arrivasse più in là.
Avrei voluto godermi tutto di più.
Avrei voluto godermi il nostro rapporto molto di più nell'ultimo periodo, e soprattutto ora. Ora che è tutto un po' cambiato e che finalmente ti vedo felice.

"Forse questo può essere un bene, anzi, lo è di certo sotto molti punti di vista. Ma le persone. Le persone che ci stanno accanto, e quelle a cui siamo intorno noi, questa cosa la notano molto di più. La notano se ci vogliono bene davvero."
E io credimi, che di bene te ne ho voluto e te ne voglio davvero tanto. Ed è per questo che riesco a interpretare ogni tuo singolo gesto, ogni minimo movimento, ogni scatto di pochi millimetri che fanno i tuoi occhi. Non è pazzia, è conoscersi."

Forse sono stato stupido, avrei dovuto chiederti di vivere per l'ultima volta quella botta di emozioni assurda stasera, insieme.

Mi sono trattenuto perchè come al solito dico a te di non farti troppe pare, e poi me le faccio io...
Volevo lasciarti spazio. Dopo quello che è successo, forse è giusto così...
Ma un po' mi dispiace.
Lo dico con le lacrime agli occhi perchè stasera sarò lì senza di te, e penserò continuamente a quante ne abbiamo vissute insieme, e soprattutto penserò a te... Nei momenti che aspettavamo tanto quando eravamo lì insieme.

Ma i tempi cambiano, no?

"Stare accanto a qualcuno quando tutto fila liscio è semplice... Lo è molto meno quando quel qualcuno non ha nessuna voglia di avere gente intorno."

Sto cercando di racchiuderci tutto, tutto insieme.
Non sono pronto... Non sono pronto ora e non lo sarò tra qualche giorno.

So cosa fare però, ora ho capito come lo voglio salutare.
E salutarli... Tutti.

"Infondo ho sempre avuto paura che ad andare via saresti stato tu. In un momento in cui magari ero distratto, preso da altro, da altri...
In un attimo tutto sarebbe cambiato, e la mia quotidianità sconvolta.
Perchè quello debole dei due sei sempre stato tu... Ed ero io a preoccuparmi, e a far di tutto per non farti andare via.
E invece ora sono io ad abbandonarti qui..."

Narratore's Pov

12.48

La sveglia è suonata un'ora e quarantotto minuti fa ormai.

Cesare è ancora nel sonno più profondo, dopo lo stress e l'ansia di ieri sera è caduto nelle braccia di Morfeo, non appena la sua pelle ha toccato le lenzuola del letto...
Sta cercando di svegliarsi forzandosi di alzarsi con la schiena, come poche volte negli ultimi tempi.

Stessa cosa può dirsi di Nicolas, che ha un occhio aperto ed uno chiuso, e si sta rigirando sul materasso per il caldo...
La serata (o nottata) molto tribolata lo ha provato abbastanza da metterlo KO.

Prende il telefono e trova tra le notifiche i messaggi di Cesare:

-Ti sei svegliato?-

-Ah si va per le lunghe qui eh...-