24 • I tuoi pensieri

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Narratore's Pov

"Ieri sera ho sentito dire che c'è un momento nella vita nel quale il cervello fa uno scatto.
E' un attimo, non c'è nulla se non una scelta da fare, spesso accade in un momento in cui sei solo tu, e devi decidere: o dentro o fuori.

Ora.

Non puoi rimandare non puoi scappare da quella situazione perché molto probabilmente sei stato tu stesso a volerla e a volertici trovare, e sei stato sempre tu a voler arrivare a quel punto, spesso autoconvincendoti che saresti riuscito in quell'esatto istante a prendere la giusta decisione.

Falso.

Nessuno è pronto in quelle situazioni. Si tratta solo di far prevalere una parte di noi su un'altra.
Se prevale la logica, la razionalità, allora stai sicuro che non riuscirai a farlo.
Se prevale l'istinto, l'emotività, l'impulso di tutto quello che ti porti dentro e che ti ha spinto ad arrivare a quel punto, allora puoi star certo: farai quel che volevi fare, senza pensare troppo alle conseguenze, a ciò che verrà dopo, a nulla.

Lo farai e basta.

Ed è lì che il cervello farà quel CLICK, quello scatto, quello switch dal quale indietro non si torna.

Qualunque cosa tu ti fosse prefissato di fare, qualunque fosse il tuo obiettivo, lo hai raggiunto e da lì è  SOLO tutto diverso.

E' semplicemente una nuova vita... O forse, a volte, semplicemente la fine.
Della vita, di te o delle sofferenze.

Quella frase l'ho sentita dire da una persona che ha avuto il coraggio di lasciare la sua terra di origine, partire e girare due, tre, quattro paesi.
Cambiare lavoro e casa, metter su famiglia e perdere dei riferimenti.

Scegliere di cambiare totalmente il suo percorso a 52 anni, e rimettersi in gioco, studiando e impegnandosi.
Eppure quello scatto nel cervello lo ha percepito in un momento in cui era solo, completamente solo su un aereo fermo all'inizio di una pista di un aeroporto, pronto a decollare per il suo PRIMO volo senza istruttore.

La scelta era o dare manetta, decollare e volare finalmente da solo, pilotare un aereo e realizzare il suo sogno superando ogni paura logica, legittima dopo solo 11 ore di volo accompagnato.
Oppure rinunciare.
Lasciare lì tutto e mollare una volta per tutte.

Ha dato manetta.

Io ho dato manetta.
Ma tu mi hai fatto mollare.

E non te ne sarò mai grato abbastanza.

Tuo fratello, Nic."

Marco prende il telefono e apre la chat:

-Dai manetta... Senti? Lo senti quel CLICK nella testa? Stai facendo la cosa giusta. Non farti ingannare dalle difficoltà... Sei decollato ormai. Adesso resisti alle turbolenze, perchè hai un copilota di fianco ora, che non ti lascerà andare facilmente.-

Ripiega la lettera di nuovo, e la rimette nella busta.
La ripone nell'armadio, in quella scatola piena di ricordi...

Non passa molto ed ecco la risposta:

-Certo che non posso neanche muovere gli occhi che mi capisci... Io inizio a preoccuparmi.-

-Nah, è la solita storia: ti conosco. L'importante è che ora hai capito chi è il copilota...-

-Ma perchè ci tieni così tanto a farmi capire di non mollare nonostante tutto? So che mi scoraggio spesso, ma con Cesare non è successo nulla...-

I Fall On You || CesolasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora