Parte 10

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Il tragitto in macchina fu breve e tranquillo. Il mio sguardo scorreva veloce sugli edifici resi brillanti dalla forte luce del sole, e talvolta si appoggiava sulle persone. Chi parlava al telefono seduto sulla panchina, chi in bicicletta, chi camminava tenendo per mano il proprio partner, chi saltellava e rideva con i propri coetanei e amici, e bambini che correvano da tutte le parti facendo esasperare le loro madri che a loro volta correvano per fermarli.
Sorrisi divertita quando un piccolo pensiero apparve nella mia mente:

Tra quanto vedrò e tornerò dai miei amici, dalla mia famiglia? Sarei rimasta sempre con Jungkook? Dovevo parlarne con lui.

Mi girai verso il ragazzo e lo osservai. Non sembrava uno che una volta stufatosi della propria vittima la buttava via, come succedeva invece in molti dei libri che leggevo. Mi persi a guardare la sua figura mentre nella mia mente ormai si stavano creando le più strane idee.

"Non guardarmi così, mi consumi."

La voce di Jungkook arrivò dritta al mio orecchio. Avvampai e velocemente mi girai riposando il mio sguardo fuori dal finestrino.

Che figura di merda.

Jungkook ridacchiò e dopo pochissimi minuti l'auto si fermò. Guardai meglio fuori dal finestrino e notai che aveva parcheggiato davanti ad un piccolo ristorantino.

"Andiamo?"

Chiese il ragazzo uscendo dalla macchina e venendo dalla mia parte per aprirmi la portiera. Mi porse la mano e mi aiutò a uscire, richiuse la portiera e bloccò l'auto nera e lucida con il piccolo telecomando di essa.
Jungkook si mise le mani in tasca e senza aspettarmi si avviò all'entrata del ristorante. Mi fermai a leggere l'insegna: Ristorante da Carlo.

"Sembra essere un ristorante italiano"
"Y/n! Entriamo o no? Ho fame!"

Mi girai verso Jungkook che intanto mi stava mimando indispettito di raggiungerlo subito.
Ridacchiai e corsi da lui.

"Salve, benvenuti da Carlo, avet- oh Jungkook!"

Esclamò una giovane ragazza avvicinandosi a noi.
Mi girai verso Jungkook e lo trovai intento a sorriderle.

"Scusa non ti avevo riconosciuto, sei controluce"
"Non fa niente Samanta"

Disse lui dandole una leggera pacca sulla spalla. Lei ricambiò e disse divertita:

"Non cominciare a darmi pacche, lo sappiamo entrambi che prima o poi mi romperai una spalla"

Jungkook rise divertito.

"Scusami Sam, sono abituato."

Lei scosse la testa e sorrise facendoci segno di seguirla alla cassa. La osservai...era veramente una bella ragazza, capelli biondi lunghi, occhi verde smeraldo e carnagione leggermente abbronzata. E che fisico. Sicuramente è occidentale, probabilmente italiana dato che il ristorante è italiano. Forse è la figlia o la nipote del proprietario pensai.

"Ho prenotato sta matt-"
"Kook lo sai che se anche non prenoti abbiamo sempre un tavolo riservato a te"

Disse la ragazza ridacchiando prendendo tra le mani due menu che erano appoggiati sul tavolo della cassa. Jungkook sorrise divertito.
Mi guardai intorno. Non era un ristorante sofisticato, anzi, era accogliente, dai colori tenui e caldi...e che profumo! Chiusi gli occhi e inalai quel buon odore che proveniva dalla cucina che si poteva intravedere dietro la cassa. Li riaprì non appena una voce ignota arrivò alle mie orecchie.

"Jungkook? Mamma mia finalmente sei tornato a trovarci!"
"Carlo quanto tempo!"

Rispose Jungkook sorridendo mentre un uomo di mezza età si avvicinò a noi, anche lui occidentale e dagli occhi verdi come la ragazza.

Daddy? || jjkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora