"Ti devo parlare."
Yora si mise la chiave in tasca e si avviò verso il centro della stanza, intimandomi a seguirla. Perperì una nota sospetta nell'aria non appena mi sedetti su una delle poltrone di quello che pareva un vecchio ufficio. Come quando entri in cucina e l'odore del gas ti inonda le narici, e tu corri a spegnerlo consapevole che se non fossi intervenuta probabilmente la casa sarebbe scoppiata. Yora fece lo stesso.
"Yora che succede? Mi hai spaventata parecchio"
Dissi io lasciando andare una piccola risata nervosa. La corvina sorrise lievemente; il primo sorriso mai visto da parte sua, e questo mi rassicurò un po'.
"Non era mia intenzione y/n, perdonami"
Annuì facendo capire che accettavo le sue scuse, per poi riposare la mia completa attenzione su ciò che aveva d'importante da dirmi. E con una nota di timore, che fortunatamente riuscì a mascherare, dissi:
"Dimmi pure"
"Ti ho osservata in questi giorni e, non prendermi per stalker, ma volevo soltanto capire che tipo di persona tu sia"Io corrucciai le sopracciglia assumendo un espressione confusa. Qual'era il suo interesse verso di me? Non feci domande, la lasciai continuare.
"E ho capito che parlarne con te sarebbe stata la cosa giusta, perché tu potresti capirmi"
"Scusa ma non ti sto seguendo, cosa intendi?"
"Sta mattina è successa una cosa abbastanza preoccupante.."La ragazza evidentemente a disagio, abbassò il viso e cominciò a torturarsi le dita.
"Tranquilla Yora, dimmi pure, rimarrà tra noi"
Provai a dire io, e lei parve tranquilizzarsi lievemente.
"Ci osservano y/n...I cattivi sanno che siamo qua"
Ed ecco che percepì un grosso macigno crearsi in gola. Il viso di Yora si fece leggermente più bianco di com'è di solito.
"Intendi che..."
"Si, quelli che ci avevano rapite inzialmente e che presumo ci dessero la caccia da parecchio tempo, ci hanno trovato. Sanno dove siamo e sanno chi siamo"Un gelido brivido mi percorse la schiena, come la sensazione di un cubetto di ghiaccio che scorre veloce lungo la vertebra. Decisi di non dire a Yora che io fortunatamente non sono stata inizialmente rapita e poi portata qua, lasciai dedurre di aver subito la sua stessa e identica precedente situazione.
"Cazzo come è possibile?!"
Affermai io allarmata. Jungkook doveva assolutamente saperlo, eravamo in pericolo.
Yora scosse la testa negativamente."Non devi assolutamente dirlo a nessuno, soprattutto Jungkook! Mi hanno detto che il capo vuole me, solo me. Non ucciderà nessuno e nessuno verrà a sapere nulla! Mi ha dato una settimana di tempo per scappare inosservata da qua ed andare da loro..."
"Ma sei impazzita!? Non ti lascerò andare da lui. Sacrificarti per noi!"Mi alzai in piedi di scatto e stringendo i pugni lungo i fianchi, con la mente offusa e le gambe di gelatina per la notizia appena ricevuta, cercai di acquisire un tono autoritario e le dissi:
"Devo dirlo a Jungkook"
Le diedi le spalle e feci per uscire ma Yora scoppiò improvvisamente a piangere e mi bloccò prendendomi il polso e stringendolo tra le sue dita.
Io mi voltai confusa e allarmata per il suo comportamento inaspettato."Ti prego y/n, non dire nulla! È la mia unica occasione. Mia mamma è molto malata, è l'unica persona che mi è rimasta. Mi hanno promesso soldi per le cure! Nessuno di voi sarà in pericolo, e non m'importa cosa mi faranno se in cambio mia madre starà bene!"
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Daddy? || jjk
FanfictionTRAILER NEL PROLOGO. Trama: La storia di una ragazza che, a sua insaputa, viene affidata come Babygirl ad uno sconosciuto che porta il nome di Jeon Jungkook. Dietro a quello che sembra essere solamente un patetico gioco perverso, in verità si nascon...