Parte 3

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"Dove pensi di andare y/n?"

Voltai il viso per osservarlo attentamente cercando di capire cosa stesse effettivamente accadendo.

"Lasciami."

Sussurrai mentre sul viso di egli un piccolo sorriso, che ai miei occhi parve quasi malefico, si formò.

"Lasciarti? Ma di cosa stai parlando? Abbiamo tanto da fare...noi due"
"Ma sei matto? Io con te non ho niente da fare!"

Mi liberai velocemente dalla sua e presa e ricominciai a camminare velocemente verso l'uscita. L'atmosfera si fece subito pesante, a tal punto da sentirla premere sulla mia pelle a ogni mio movimento. Deglutì e evitai di pensarci.

"Ingenua"

Lo sentii debolmente sussurrare, mentre improvvisamente i miei piedi non toccarono più terra. Mi prese in braccio come fossi un misero sacco di patate.

"Ma-...che fai?! Mettimi giù, subito!"
"Sta zitta"
"Giuro che ti denuncio se non mi metti subito giù!"

Battei i pugni sulla schiena del ragazzo mentre le persone presenti in quello strano edificio si girarono nella mia direzione per capire il motivo delle mie lamentele ad alta voce.

"Mettimi giù!"
"Ho detto sta zitta"

Disse dandomi una pacca sulla natica destra. Spalancai gli occhi sorpresa. 

"Ma! Come ti permetti...maniaco mettimi giù!"

Ripresi a dargli pugni sulla schiena e a ribellarmi col corpo fino a quando il ragazzo non mi fece cadere su un letto.
Alzai lo sguardo fulminandolo e mi alzai con un movimento scattante.

"Ma sei impazzito!? Chi ti credi di essere? Lo sai che posso denunciarti per sequestro di persona? E poi perché cazz-"

Non finì la frase che il ragazzo mi spinse facendomi cadere all'indietro sul letto salendo velocemente a cavalcioni sul mio corpo bloccandolo. Tutte le parole che avevo in mente di sputargli addosso, mi morirono subito in bocca. Il fiato si mise in pausa facendo traballare il mio cuore.

"Se non stai zitta e ascolti bene ciò che sto per dire, tranquilla che un modo per non farti parlare ce l'ho"

Percepii i suoi occhi scuri bruciarmi sulla pelle, il suo sguardo mi fece rabbrividire, come la voce d'altronde. Profonda e rude.
Schiusi leggermente le labbra per parlare ma, non lo feci...detestai ammetterlo ma provai paura. Con il viso a solo qualche centimetro di distanza, mi sorrise.

"Bene"

Disse alzandosi dalla mia figura e mettendosi in piedi, sistemandosi la maglietta.

"Da quel che si è capito non sei qua per tua spontanea volontà, e probabilmente non sai nemmeno che posto sia, giusto?"

Annuì debolmente mettendomi a sedere.

"Come pensavo...ti spiego brevemente senza giri di parole. Tu d'ora in poi sei la mia Babygirl e io di conseguenza il tuo Daddy, sai cosa significa?"

Sinceramente non ne ero molto a conoscenza, Rosé me ne parlò precedentemente in modo vago, ma mai mi interessai realmente a ciò.
Scossi il capo negativamente.

"Tu soddisfi me, io soddisfo te...con le mie regole."

Gli sembro per caso una schiava?

"In che senso soddisfare? Devo farti da mangiare?"

Si passò una mano tra i capelli corvini e ridacchiò.

"No piccola, qua si parla di sesso"

Per poco non ebbi un infarto. Alzai gli occhi spalancati e gli appoggiai sulla sua figura mentre la mia bocca si aprì leggermente in segno di stupore. Tutto d'un tratto il sangue caldo cominciò a scorrermi più veloce nelle vene.

"Che!? Ti sembro per caso una prostituta!? Ma con chi credi di parlare!?"

Di scatto mi alzai in piedi e strinsi i pugni lungo i fianchi.

"Regola numero 1: non parlare al tuo Daddy in questo modo. Porta rispetto"
"Rispetto?"

Un'amara risata uscì dalle mie labbra. Incrociai le braccia al petto.

"Il rispetto te lo ficco dove non batte il sole stronzo. Io me ne vado basta con questa pagliacciata."

Mi girai per andarmene, ma purtroppo nemmeno questa volta ciò accade.
Velocemente il ragazzo mi bloccò e mi spinse contro il letto facendomi cadere su esso a pancia in giù. Mi lamentai come potevo, mentre percepii lievemente il peso del suo corpo sulla mia schiena e qualcosa di ignoto premere contro il mio didietro.

"Regola numero 2: qui l'unico che ficca sono io."

Disse al mio orecchio con tono basso e autoritario, creando in me una strana sensazione.

Daddy? || jjkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora