Capitolo 4.

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DISCLAIMER: volevate le cose piccanti? Avrete le cose piccanti, perciò questo piccolo spoiler è in realtà per le persone che farebbero a meno di leggerle. A un certo punti vi renderete conto da soli della direzione che prenderà il capitolo, perciò da lì in poi potete saltare direttamente agli ultimi 9 o 10 paragrafi.

Buona lettura!

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"Smezziamo i pop corn?"

Cesare lo chiese a Nicolas, mentre salivano le scale del cinema. Avevano appena fatto i biglietti per Cʼera una volta a... Hollywood, insieme a Tonno, Nelson e Fede, che era rientrato per qualche giorno.

Infatti ne stavano approfittando per passare un poʼ di tempo con lui, che era introvabile anche quando era a Bologna, fra le sue mille cose da fare, persone da andare a trovare.

"Oh sì, anche perché non resisto fino a cena a stomaco vuoto, sto film dura due ore e quaranta" Nicolas non ci pensò due volte ad accettare la sua proposta.

Cesare colpì il suo pugno chiuso col proprio, mentre si avviavano verso il bar del cinema; gli altri alle loro spalle li seguivano con più calma, commentando intrepidi il fatto che mancasse ormai poco anche al nuovo film di Star Wars.

"Un menù per due di pop corn, e due cocacole" disse Cesare alla commessa munita di cappellino dietro al bancone, una volta che fu il suo turno.

Nicolas poco più in là stava scegliendo anche un pacchetto di mnmʼs, indeciso fra quello marrone e quello giallo. Alla fine vinse quello giallo, che finì sul bancone vicino alle due cocacole già pronte.

Quando Cesare vide che stava tirando fuori il portafogli, posò la mano sulla sua per fermarlo.

"Pago io a 'sto giro."

"Ma dai" il più piccolo lo guardò da dietro gli occhiali con le sopracciglia inarcate verso il basso, in unʼespressione di disappunto. "Facciamo a metà."

"Ma lasciami fare. La prossima volta offri tu, che male cʼè?" insistette Cesare, mentre faceva scivolare sul piattino di plastica della cassa una banconota insieme alla carta fedeltà del cinema, per raccogliere i punti.

Nicolas sospirò rassegnato, prendendo il pacchetto di mnmʼs dal banco e lo infilò nella tasca della giacchetta.

"E va bene, allora grazie" disse alla fine con un mezzo sorriso, poi abbracciò al petto il cesto di cartone pieno fino allʼorlo di pop corn salati, rubandone uno da subito. Mai una volta che sapesse resistere al cibo.

"Arrivederci, buon lavoro" Cesare salutò la cassiera, poi seguì Nicolas che si era già allontanato in direzione della sala, portando con sé le due bibite nelle mani.

"Ti fidanzi e non me lo dici?" lo schernì sottovoce Fede, che si incollò al suo fianco, pronto allʼattacco.

"Che cazzo dici?" Cesare lo guardò con la coda dellʼocchio. "E levati, vecchio, che fa già caldo qua dentro."

"Che cazzo dico? Che a me i pop corn non li hai pagati."

Fede lo disse col tono più ovvio del mondo. Ma che cosa cʼera di ovvio? Anche a lui, Nelson e Tonno offriva da bere quando uscivano. Mica poteva fare la spesa per tutti al cinema, avrebbe dovuto chiedere un prestito.

Cesare alzò le spalle, sorridendo sardonico, pronto a lanciare una granata. "Nicolas non mi rompe i maroni come fai tu."

Fede gli rispose con un gestaccio della mano. "Tanto lo so che cʼè qualcosa, puoi fare fessi quei farlocchi, ma non me."

arsenico // cesolasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora