Cottarella?!

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September 1st 1996, Hogwarts Express. 5 p.m.

«Oh ma dai Hermione! Non posso credere che tu ti stia lamentando dei tuoi G.U.F.O.! Insomma, hai preso nove "Eccezionale" e un solo "Oltre Ogni Previsione"».

«Non mi sto affatto lamentando, Ronald. Però be'...ecco diciamo che avrei potuto fare di meglio» affermò Hermione, mettendo in risalto le ultime parole della frase.

«Sicuramente! Tra un po' i risultati veniva a consegnarteli la McGranitt in persona con tanto di complimenti e bacio accademico... effettivamente c'è molto di cui essere delusi».

Hermione mi fulminò con lo sguardo ma non rispose; detestava il mio atteggiamento perennemente ironico e arrivava persino ad odiarlo quando dentro di lei sapeva che avevo ragione. Era un suo punto debole, uno dei tanti che ho imparato a conoscere in questi 6 anni di amicizia; molto spesso la mia ironia è motivo di litigio, niente di serio, ci riappacifichiamo puntualmente dopo un giorno o due al massimo, ma a volte quei giorni sembrano un'eternità e un po' ci sto male. D'altro canto, però, potrei rinunciare all'unica arma che possiedo per attirare l'attenzione della ragazza per la quale in fondo (non molto in fondo) ho una cottarella? Non posso farlo, mi fa impazzire quando cerca di tenermi testa e adoro la disperazione che le si legge in faccia quelle poche volte che non può fare altro che darmela vinta, esattamente la stessa di quando la assillo per farmi copiare i compiti. Non c'è bisogno che ve lo dica, non so come farei senza di lei.

Quanto a me, uno dei miei numerosissimi punti deboli è invece che non riesco ad ammettere quello che provo per lei, come un codardo fuggo dalla mia immagine allo specchio e ho paura di affrontare finanche me stesso su questo taboo che incombe su di me da più tempo di quanto io voglia ammettere. "Non deve saperlo nessuno, non ancora. Non ti piace collezionare delusioni, dico bene?" è quello che mi ripeto per stare bene e devo dire che sono abbastanza bravo a nasconderlo; nessun'anima viva si immaginerebbe che il goffo, sesto dei fratelli Weasley provi qualcosa "per la strega più brillante della sua età". Nessuno eccetto lui. Oh si, quello stronzo lo sa. Quello stesso stronzo che ora mi sta fissando divertito dal sedile di fronte al mio. Avrà sicuramente capito quali erano i pensieri in cui mi ero perso, con la testa appoggiata al vetro. Non riesco a nascondergli niente. «Cos'hai da guardare Potter?». Quel sorrisino beffardo mi spara proprio negli occhi. «Ma chi ti caga Weasley. Guardavo il panorama fuori dal finestrino». Ha pure il coraggio di farmi l'occhiolino! Lo sapevo, dovevo farmi amico Malfoy al primo anno, avrei sicuramente rischiato la vita un paio di volte in meno. Harry Potter, quel bastardo del mio migliore amico. Ma chi si crede di essere? Il Prescelto? Certe volte mi fa venire voglia di scoprire se riuscirebbe a sopravvivere due volte. Poi penso che non potrei stare 2 ore senza di lui e so per certo che lui sarebbe nella merda fino al collo senza di me. Anche senza Hermione, ovviamente, ma si dà il caso che è mia sorella quella di cui quello stronzetto è innamorato, non la sorella di Hermione. Che idiota! Crede che io non lo sappia ma io lo conosco più delle mie tasche; certe volte glielo vorrei spiattellare su quel sorrisetto da Prescelto solamente per vedere la sua faccia. In ogni caso, credo proprio che aspetterò che sia lui a dirmelo, sarà così tanto imbarazzato da avere la faccia dello stesso colore dei miei capelli. Mi diverte un sacco pensare a questa scena, aggiungendo ogni volta qualche particolare in più; e sarà che quando ci si diverte il tempo vola, ma tra un pensiero e un altro siamo quasi arrivati ad Hogwarts.

«Harry, segnati questo giorno sul calendario» gonfio un po' il petto «Ronald Bilius Weasley sta appenda ricordando ad un Hermione Jean Granger, che sembra essersene completamente dimenticata, che, in quanto Prefetti, dobbiamo fare un giro di ronda sul treno prima di arrivare ad Hogwarts». Guardo con la coda dell'occhio Hermione che però non sembra per niente infastidita, anzi. Sembra quasi... divertita?! «Ah si? E dov'è la tua divisa, Ronald?»

Miseriaccia...

I've known for a long time - RomioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora