Non fu un bacio del tutto casto. Le sue labbra sapevano stranamente di alcol; Hermione non è una che alza il gomito. Magari aveva una buona motivazione o, magari, erano le mie labbra che sapevano un po' troppo di Whisky. Io avevo senza dubbio una buona motivazione. Le lasciai approfondire quel bacio, sentivo le sue mani nei miei capelli e con le mie vagavo per la sua schiena. Ero ubriaco, mi girava decisamente la testa e avevo bisogno di una pausa per riprendere fiato. Quando mi staccai persi un battito.
«Jolanda!» esclamai inorridito. Non che mi avesse fatto schifo, attenzione, ma non era la persona mi aspettavo. Non era la persona che desideravo.
«Il mio nome è Lavanda, ti conviene impararlo» squittì lei buttandomi le braccia al collo.
In quello stesso momento senti un rumore dietro di me. Mi voltai e la vidi lì che mi guardava con le mani aperte e gli occhi lucidi. Due bottiglie di Beck's, la mia birra preferita, un tempo erano nelle sue mani ma ora stavano a terra rotte. Scappò via correndo dalla Sala Comune, vidi Harry che la seguiva disperato. Le avevo spezzato il cuore.
Non ricordo nient'altro di quella notte. Non così lucidamente, almeno.
Mi svegliai nudo in un letto che non era il mio, mi stava esplodendo la testa. Avevo solamente confusione in testa; ricordavo la faccia di Hermione, le birre rotte sul pavimento e poi... una ragazza che mi trascinava su per le scale. Lavanda! Mi alzai di botto e la vidi distesa accanto a me, addormentata e avvolta da un lenzuolo rosa. Non osai controllare se fosse vestita, sapevo già la risposta.
Mi alzai in fretta, raccolsi i miei vestiti e indossai i pantaloni; uscì dalla stanza con la camicia in mano e solo la cravatta al collo. Chiusi la porta cercando di non fare alcun rumore, l'ultima cosa che volevo era la famosa "colazione" post-sesso con quell'oca. Mi allontanai dalla porta camminando all'indietro, continuando a guardarla sperando che non si aprisse da un momento all'altro. Andai a sbattere contro qualcosa.
«Porca putt» mi girai ma non finì l'imprecazione. Hermione era davanti a me e mi fissava sbalordita. Aveva gli occhi rossi e gonfi. Ronald sei un coglione, la stai facendo soffrire e non lo merita. Non ti merita. Realizzai solo in secondo momento che mi aveva appena visto uscire mezzo nudo dalla camera di Lavanda.
«Hermione ti posso spiegare. Io...» ma non mi fece terminare la frase.
«Mi fai schifo Ron. Sparisci dal dormitorio delle ragazze o chiamerò la McGranitt».
Me ne andai senza replicare, a testa bassa. Non avevo mai sentito quel tono di voce, non avevo mai visto Hermione in quel modo. Cercai di darmi qualche giustificazione; ero ubriaco, non sapevo quello che facevo, pensavo che fosse lei. Avevo rovinato tutto quello che di bello stava nascendo, l'unica verità era questa.
Non scesi né a colazione né a pranzo, chiedendomi se qualcuno avesse avvertito la mia assenza. Se Hermiove avesse avvertito la mia assenza e avesse capito che sapevo di aver sbagliato.
Per i due giorni seguenti neanche Harry mi rivolse la parola; Hermione era come una sorella per lui e io l'avevo ferita. Lo capivo, se lo avesse fatto a mia sorella probabilmente l'avrei mandato in infermeria e gli avrei fatto passare dolori alle ossa che in confronto quelli che aveva patito dopo 'l'incantesimo' di Allock erano stati una passeggiatina. L'unica che sembrava essere ostinata a perseguitarmi ovunque andassi e Lavanda, l'ultima persona sulla faccia della terra con cui avrei voluto passare il mio tempo.
Finalmente dopo 3 giorni Harry decise di tornare a rivolgermi la parola.
«Ron sei stato un coglione. Come hai potuto buttare nel cesso tutto quanto per una scopata?! Con Jolanda poi!» mi disse di punto in bianco sulla strada per Difesa contro le Arti Oscure.
«Insomma amico. Ok che ho sbagliato ma è un paese libero. Quando lei ha baciato Krum le ho detto qualcosa? Ora sono andato a letto con una ragazza e sta succedendo un casino. Non ho fatto niente di male!» cercai di non far notare a Harry che non potevo essere più che d'accordo con lui e che ci stavo davvero male.
«Non ci provare neanche Ronald. Ti spacco la faccia se te lo sento dire di nuovo. Lo so che stai soffrendo come un cane». Era davvero il mio migliore amico.
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I've known for a long time - Romione
FanfictionE se durante il sesto anno ad Hogwarts qualcosa cambiasse? Cosa succederebbe se mettessimo da parte il Signore Oscuro per un momento e ponessimo al centro della storia Ron, spavaldo ma innamorato, Hermione, brillantemente dotata ma profondamente ins...