-Sara's pov-
È così fottutamente tenera.
Siamo al bar da un paio di ore, abbiamo chiacchierato così tanto, che ci siamo persino scordate di bere il caffè, ormai freddo sul tavolino.
Una volta superato l'imbarazzo iniziale abbiamo iniziato a parlare di tutto. Non è così male come pensavo, anzi.
"alieni" dice
"veri. Senza dubbio" rispondo senza esitazione."ceh tu davvero pensi che gli alieni esistano e in tutti sti anni non ci hanno invaso?" chiede scettica.
"allora, in caso sono in un altra galassia, secondo me, e se da un altra galassia guardi la terra la vedi com'era milioni di anni fa, quindi vedrebbero i dinosauri, niente di interessante" iniziai, per poi socchiudere gli occhi e avvicinarmi al suo viso con aria misteriosa
"e poi chi ti dice che non siamo noi gli alieni? Magari Adamo ed Eva sono esistiti davvero e sono arrivati sulla terra attraverso una navicella" espongo la mia idea.
"si, e visto che guidava Eva si sono schiantati facendo estinguere i dinosauri" commenta ironicamente.
Black humor. Mi piace.
"sai, non sei così male come pensavo" dico, facendola arrossire.Ho già detto che è stra tenera?
Andiamo avanti a parlare, e quando vedo che si è fatto tardi, pronuncio le parole che non mi sarei mai aspettata di dire.
"mi dai il tuo numero di telefono?"
"come?" chiede Giulia in imbarazzo.Ripeto la domanda, imbarazzandomi un po' anche io.
"il tuo numero di cellulare. Mi farebbe piacere uscire di nuovo"
Mi sorprendo di me stessa.Giulia abbassa un po' la testa
"mi piacerebbe dartelo, davvero, ma non ho un telefono. In ogni caso, possiamo incontrarci di nuovo, magari andando a sbattere l'una contro l'altra." dice ridacchiando."non hai un telefono?" chiedo sorpresa.
La ragazza di fronte a me si imbarazza di nuovo, arrossendo in un modo fottutamente tenero."no, l'ho.. Perso" risponde alzando le spalle "e per ora non ho abbastanza soldi per comprarmene uno nuovo"
Annuisco, anche se sento che mi sta nascondendo qualcosa, ma non indago. Non voglio sembrare indiscreta.
"beh" dico. "allora alla prossima sbattuta"
Sono una cogliona. Che frase è? Uno suona male, due non ha senso. O forse ne ha troppi.
La vedo ridacchiare, e questo mi tranquillizza un po'.Ci alziamo e usciamo, ritrovandoci poi ad andare nella stessa direzione, cosa alquanto imbarazzante.
"okay, allora ci salutiamo dopo, se no è imbarazzante" Giulia da voce ai miei pensieri, e io le sorrido, grata.
Chiacchieriamo del più e del meno, un po' più in imbarazzo e affrontando discorsi meno intricati di quelli del bar."io mi fermo qua" dice lei, indicando la porta, dopo qualche minuto.
"lo so" rispondo ridacchiando, e dopo qualche secondo sorride divertita anche lei."beh ciao allora" dice, prima di alzarsi un po' in punta di piedi per schioccarmi un bacio sulla guancia, e poi andarsene quasi correndo, lasciandomi senza parole, immobilizzata.
Mi giro e proseguo la strada verso casa, senza a smettere di sorridere, e toccando delicatamente il punto dove le sue soffici labbra si erano appoggiate.
Mi perdo nei miei pensieri, e arrivo davanti a casa quasi senza accorgermene.
Entro in casa ancora sorridente, e faccio per chiudere la porta alle mie spalle, che però si blocca, costringendomi a spingere più forte."AHIA CAZZO" una voce echeggia sul vialetto. Apro la porta e vedo Greta, con due pizze in mano, e il piede ancora vicino allo stipite della porta.
"ai ai ai" dice, ad ogni passo che compie per arrivare in cucina."oddio scusa" dico, non riuscendo a smettere di ridere.
"sei di buonumore vedo" commenta acida la mia migliore amica, reggendosi al bancone.La raggiungo senza risponderle e guardo l'orologio.
"Gre, sono le 19. Hai detto che saresti venuta alle 20" le faccio notare
"si ma ho fame." risponde semplicemente, mentre io prendo due piatti e le posate, per poi tirare fuori due birre dal frigo."dobbiamo parlare." mi giro di scatto. Odio quelle parole, mi fanno venire ansia. "di?" oso chiedere.
"sei stranissima oggi. Devo. sapere. Che. succede." spiega la mia amica, scandendo le parole in una maniera assai inquietante.Annuisco silenziosamente, mentre inizio a tagliare la pizza.
"quindi?" chiede accigliata
"è la nuova ragazza, Giulia. Non so mi fa uno strano effetto" rispondo un po' imbarazzata, facendo spallucce
"uuuuuu la Sara si è innamorataaa" canticchia Greta"pffff innamorata no di certo" scuoto la testa "ma mi incuriosisce assai." ammetto.
"e quindi sei scappata dal supermercato perché..." inizia la frase, aspettando che io la finisca, e invitandomi a farlo con un movimento della mano.
"perché è lei la nuova commessa, quella che ha cacciato Carlo, e nonostante mi senta in colpa, quando l'ho vista non sono riuscita a parlarle e non so come mi sono ritrovata ad un appuntamento con lei, oggi pomeriggio." sospiro.Greta sgrana gli occhi
"adesso possiamo guardare Grease, per favore?" chiedo avvicinandomi alle poltrone con la pizza e la birra in mano
"prima mi racconti tutto" replica la mia amica prima di imitarmi e sedersi di fianco a me sulla seconda poltrona.-Giulias pov-
Mi sento stupida.
Quante figure di merda ho fatto questo pomeriggio. Un record. Mi maledico mentalmente, sbattendomi una mano sulla fronte."Sono arrossita così tante volte" spiego, guardando il gatto appollaiato sulle mie gambe.
"per non parlare del fatto che credo mi ritenga una sfigata patentata, visto che non neanche il telefono. E poi, qui davanti a casa, cosa faccio? Le ho dato un bacio sulla guancia ovviamente."Sospiro mentre l'unica risposta che ricevo sono le fusa del mio inconsapevole ascoltatore.
"devo iniziare a pensare, prima di fare le cose. Adesso non mi vorrà vedere. Insomma quale ragazza da un bacino ad un altra ragazza dopo un caffè e poi scappa? Le lesbiche. Ma io non sono lesbica" continuo, abbassando un po' la voce mentre pronuncio l'ultima frase.
Mi alzo, facendo spostare Milfred, contrariato, per poi aprire il frigo. Vuoto. Lavoro in un supermercato, e in frigo ho solo una mozzarella.
"Me la farò bastare" mi dico, prima di iniziare a cucinare quel piatto super difficile e dalla lunga preparazione.
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Sunflowers {completa}
ChickLitDal testo: i girasoli si voltano sempre verso il sole. E tu, sei il sole, verso il quale io mi volterei a qualsiasi costo. Giulia e Sara. La prima si trasferisce nel paese dove vive la seconda, e già da subito le sta sulle scatole. Ma la cosa cambie...