Capitolo 13

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DISCLAIMER:

Questo è un capitolo puramente smut.
Quindi se non siete interessati, saltatelo pure, non succede niente di troppo importante per la storia.

Buona lettura ;)

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-Giulia's pov-

Sento la lingua di Sara cercare accesso nella mia bocca, e senza esitazione schiudo le labbra, permettendo alle nostre lingue di iniziare la danza più bella che sia mai esistita, rendendo il bacio sicuramente meno casto.

Lentamente ci mettiamo sedute sul pavimento, e sue mani passano dalle piastrelle del pavimento, ai miei capelli, che stringe con delicatezza, facendo uscire un gemito sommesso dalle mie labbra.

Sorride, soddisfatta dall'effetto che mi fa.
Lentamente ci alziamo, e, quasi senza staccarci, ci dirigiamo verso la mia camera da letto.
Non appena varchiamo la soglia, sento le sue mani sulle spalle, che mi spingono via, facendomi cadere sul letto.

Il viso mi va in fiamme, mentre, ancora in piedi, Sara mi guarda, facendo scorrere lo sguardo su tutto il mio corpo, mordendosi il labbro.
Sorride, e si avvicina lentamente. Iniziando a sbottonarsi la camicia, con una lentezza disarmante.

Sento l'impulso di alzarmi e strappargliela di dosso senza alcuna pietà, ma lo ignoro.
Non ha ancora finito di aprire i bottoni, quando gattona verso di me, circondandomi il bacino con le ginocchia, per poi riprendere il bacio, che se possibile, si fa ancora meno casto di prima.

Si sposta dalla mia bocca, lasciando una scia di baci fino ad arrivare al collo, inviandomi scosse di piacere, che si propagano per tutto il corpo.
Inizia a baciare e mordicchiare un punto preciso, tra il collo e la spalla, facendomi completamente perdere lucidità.

Le mie mani, che prima mi tenevano in equilibrio, vanno a finire sugli ultimi bottoni rimasti chiusi della sua camicia, mentre lei passa la lingua sul punto che ha appena torturato, e ritorna a baciarmi le labbra.
Allunga le braccia per aiutarmi a toglierle la camicia, e finalmente posso vederla senza quell'inutile pezzo di stoffa.

Resto senza fiato. Il top sportivo che indossa, la fascia perfettamente, anche se in questo momento vorrei bruciarlo. Porto le mani sui suoi addominali, disegnando con le dita i contorni, non eccessivamente evidenti.

Mugugna, mentre ritorna a baciarmi, e ci stacchiamo solo per far spazio alla  mia maglietta, che presto viene lanciata in un punto indefinito della stanza, a far compagnia alla sua camicia.
Mi fa sdraiare completamente, e torna a lasciarmi una scia di baci, partendo dal mento, scendendo lentamente verso il mio petto, il quale si alza e si abbassa in maniera irregolare, e io ne approfitto per riprendere aria, cosa che fino a quel momento mi era sembrata assolutamente futile.

Si sofferma sul petto, e mentre con una mano mi sfiora la pancia, l'altra si infila dietro di me. Inarco la schiena per aiutarla a slacciarmi il reggiseno.
Lo fa con così tanta facilità, che sembra non abbia fatto altro in tutta la sua vita.

L'indumento raggiunge ben presto la maglietta, dispersi non si sa bene dove, ma non é importante.
Sara si tira su di qualche centimetro, mentre ammira il mio corpo con occhi pieni di lussuria e desiderio, per poi abbassarsi e disegnare il contorno dei miei seni, lasciando scie di baci umidi su uno, e accarezzando l'altro con la mano.

Le labbra della ragazza, gonfie dai baci, si avvolgono intorno al mio capezzolo turgido, succhiando delicatamente.
Perdo nuovamente lucidità, e un gremito sfuggito riempie la stanza.

"mi fai impazzire" riesco a dire, cercando inutilmente di calmare il respiro e la strana sensazione di calore che si sta espandendo in mezzo alle mie gambe.
"e non é ancora la parte più divertente" ridacchia Sara, alzando lo sguardo verso di me.

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