-Giulia's pov-
É già ora di cena quando siamo finalmente pronte per uscire.
Tra Sara che mi fa il solletico, mentre dovrebbe aiutarmi a vestirmi, e io che le salto addosso per rubarle qualche bacio, le ore sono passate in fretta.Infilo le mie vans rosse (iykyk lol) ed usciamo di casa.
***
La cena, che non era per niente semplice, al contrario di ciò che Sara mi aveva garantito, finisce in poco tempo.
"mangia, sei dimagrita tantissimo" mi consiglia la madre di Sara, con tono premuroso.
"la cena é buonissima" mi complimento "ma sono davvero sazia""ma-"
"mamma, se non ha più fame, non ha più fame, non insistere dai" la interrompe Sara, ricevendo uno sguardo pieno di gratitudine da parte mia.Ci allontaniamo dal tavolo, una volta finito tutto ciò che aveva preparato.
Mi chiedo come abbia potuto preparare il pollo in così poco tempo, ma decido di non fare domande.
Rifiuto l'offerta di Sara, quando mi offre aiuto per spostarci fino alle due poltrone disposte davanti alla TV.
Non so perché, ma mostrare che non riesco ancora a camminare bene da sola, davanti a sua madre, non mi piace, seppure so bene che é una normale conseguenza a ciò che è successo.Non faccio in tempo a fare quattro passi, che la gamba non mi regge più, e cado di faccia verso il pavimento.
Due braccia mi afferrano giusto in tempo, prima che il mio naso rischiasse di fratturarsi contro le assi del parquet.
Sara mi tira su, rimettendomi in piedi, mentre sia lei che sua madre hanno un espressione preoccupata ma divertita."che figura di merda" sussurro, prendendomela con me stessa.
"é normale che le tue gambe non reggano completamente ancora per un paio di giorni, hanno subito un trauma, e sei stata praticamente immobile a letto per tre giorni" mi tranquillizza la madre di Sara, facendomi rendere conto che forse non avevo sussurrato, alla mia precedente affermazione.Sara si siede su una delle poltrone, e mi tira per la vita, per fami sedere in mezzo alle sue gambe, appoggiando la schiena al suo petto.
Sua madre ci passa una coperta, prima di sedersi sull'altra poltrona e accendere la TV, facendo partire il film.La ragazza dietro di me poggia la coperta sulle mie gambe, e il mento sulla mia spalla, mentre le note familiari della sigla del DVD raggiungono le mie orecchie.
"adoro Grease!" esclamo, quasi come una bambina.
"ne sono contenta" sussurra Sara nel mio orecchio, prima di lasciarci un bacio.
Sento il suo petto vibrare, mentre canticchia la sigla a bassa voce.Sbarro gli occhi, quando verso la metà del film, la mano di Sara scorre lentamente dal mio stomaco al mio interno coscia, massaggiandolo con movimenti circolari del pollice, ben consapevole di quanto questo gesto mi faccia impazzire.
Ridacchia, quando con la coda dell'occhio intravede la mia espressione.Cercando di non farmi notare, porto la mia mano sopra la sua, e la sposto da quella pericolosa posizione.
Sospiro sollevata, prima di capire quanto inutile il mio gesto sia stato, essendo che dopo pochi secondi, la sua mano ripete le stesse azioni di prima.
"cosa stai facendo?" sussurro per davvero stavolta, in modo da non farmi sentire da sua madre.
"guardo il film" risponde con fare ovvio, prima di mordicchiarmi il lobo, facendomi mordere il labbro per trannenere un flebile gemito."tu sei fuori" la accuso, quando la sua mano si sposta e preme delicatamente contro la mia intimità, muovendosi con moti circolari attraverso il tessuto dei jeans.
Sospiro, cercando inutilmente di calmarmi, e cercando un modo per uscire da quella situazione, cosa impossibile, essendo che anche per andare in bagno avrei avuto bisogno del suo aiuto, e le cose sarebbero precipitate ancora più in fretta.Non che mi dispiaccia, ma sua madre è di fianco a noi, e per quanto sia presa dal film, non credo che un mio verso passerebbe inosservato.
Sussulto quando la sua mano fredda entra in contatto con il mio stomaco, prima di infilarsi nei miei pantaloni, e riprendere i movimenti di prima, i quali senza il tessuto dei jeans sembrano del triplo amplificati.Un gemito flebile, che non sono riuscita a trattenere, scappa dalle mie labbra, e impallidisco quando noto di aver attirato l'attenzione della donna nella poltrona di fianco alla nostra.
"tutto bene?" chiede, con tono preoccupato.
"si, uhm.." rispondo, cercando una scusa abbastanza credibile, compito reso abbastanza difficile dagli incessanti movimenti di Sara, che ridacchia guardandomi.
Ringrazio il cielo per la coperta che impedisce a sua madre di vedere ciò che sta accadendo sotto ad essa.
"ha solo ancora alcune fitte al braccio" Sara viene in mio soccorso.
La ringrazierei, se solo questo non fosse colpa sua.Sua madre annuisce distrattamente, prima di ritornare a concentrarsi sul film.
***
"Grazie, é stata una bellissima serata, e la cena era semplicemente fantastica" ringrazio, avviandomi verso la porta, con la giacca tra le mani.
Sara scambia due parole che non riesco a capire, con sua madre, prima di raggiungermi, e avvolgermi un braccio intorno alla vita.Sospiro pensierosa, mentre camminiamo verso casa mia.
"hey, le sei piaciuta" mi tranquillizza Sara, quasi come se mi avesse letto la mente.
"non lo so" ammetto.
"io si. E poi abbiamo imparato una cosa importante da stasera"
"cioè?" chiedo curiosa
"Sandy con i pantaloni in pelle, ti fa uno strano effetto" annuncia facendomi arrossire.Chiacchieriamo fin quando arriviamo alla porta di casa mia.
Le stampo un bacio sulle labbra, per salutarla, quando noto che non se ne va.
"resti?" chiedo, felice.
"tutto il tempo che vuoi, girasole" mi risponde, contagiandomi con il suo sorriso, prima di spingermi gentilmente fino ad entrare in casa.***
Mi sveglio a causa di un rumore proveniente dal soggiorno.
Butto un occhio all'orologio: 4:53 am.
Bene.
Sara non è più di fianco a me, immagino che sia lei la causa dei rumori sospetti.
In ogni caso, con fatica, mi alzo e striscio i piedi fino al soggiorno, dove la trovo fumare una sigaretta sul balcone, guardando le stelle.La luce della luna la illumina, definendo i contorni del suo viso.
Esco in balcone e mi siedo sulla seconda sedia, di fronte a lei."scusa se ti ho svegliata" dice, non appena si accorge della mia presenza.
"é okay. Piuttosto, stai bene?" chiedo, un po' preoccupata.
"si, solo che non riuscivo a dormire."
Stiamo in silenzio per qualche minuto, a goderci i suoni della notte, con lo sguardo rivolto verso le flebili luci delle stelle."hai voglia di andare all'avventura?" mi chiede Sara improvvisamente.
Le sorrido. "sempre"In dieci minuti siamo vestite, con le scarpe, e fuori di casa.
Mi prende per mano, intrecciando le nostre dita, e iniziamo a camminare verso una destinazione a me sconosciuta, ma con lei andrei ovunque.Dopo una mezz'oretta di camminata, arriviamo in un piccolo parco giochi per niente illuminato.
Ci stendiamo sull'erba umida, una di fianco all'altra, senza staccare le nostre mani, e riprendiamo a guardare le stelle."quella è la costellazione del cigno" mi spiega Sara, indicandomi un gruppo di stelle.
"E quella invece, é Cassiopea".
Annuisco, nonostante non riesco ad infividuarla. La mia attenzione infatti é stata attirata dalla ragazza di fianco a me. La luce della luna le illumina gli occhi in un modo che la fa sembrare surreale, da tanto è bella."non stai più guardando le stelle" nota.
Sorrido. "sto guardando la più bella, invece" rispondo, incastrando i miei occhi nei suoi.-Sara's pov-
Ogni tanto mi sorprende, quando se ne esce con queste frasi, pronunciandole con una sicurezza che quasi non le si addice.
Rotolo su un fianco e le accarezzo la guancia, lasciandole un bacio.Mi stendo nuovamente sulla schiena, tornando a cercare le costellazioni che ho studiato quando ero più piccola. Mi hanno sempre affascinato, il cielo, l'astronomia, le stelle.
Giulia rotola fino a trovarsi con la pancia verso la terra, mette una mano sul mio petto, e ci poggia sopra la testa.
Sorrido, prima di iniziare ad accarezzarle i capelli facendole i grattini, e sembra manchi poco a che faccia le fusa."Sara" mi chiama.
"mh" rispondo solamente, continuando a guardare le stelle."ti amo."
_______angolo tizia
Hehehehehhe ridacchio.
Boh non so che dire, adiossss
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Sunflowers {completa}
ChickLitDal testo: i girasoli si voltano sempre verso il sole. E tu, sei il sole, verso il quale io mi volterei a qualsiasi costo. Giulia e Sara. La prima si trasferisce nel paese dove vive la seconda, e già da subito le sta sulle scatole. Ma la cosa cambie...