Capitolo 8

259 20 1
                                    

-Sara's pov-

Schiaccio il pulsante per il macchiato sulla macchinetta, mentre la mia migliore amica urla come una forsennata al telefono.

Sbuffo, anche se so che avrei dovuto avvisarla, ma ero troppo concentrata su Giulia, e sono comunque ancora solo le 5 di mattina.

Non so perché, non so cosa sia successo, io la odiavo, forse la odio ancora, ma quando la possibilità che si fosse fatta male era giunta alla mia mente, mi ero preoccupata come non mai.
E quella cosa che le ho detto prima di salire in moto.. Non so, è uscita senza che me ne accorgessi. Ma in conto credo sia vero.

Non lascerei, e non lascerò che qualcosa di brutto le accada.

Non lo so, sento di doverla proteggere, di doverla stringere, abbracciare, tenerla al sicuro. Io, che voglio stringere qualcuno. IO. Mai successo.
Questa ragazza mi sta fottendo il cervello.

Mi risveglio dai miei pensieri, quando la voce di Greta al telefono mi richiama. "eh?" chiesi, sperando di non essermi persa niente di importante.
"ti ho chiesto se vuoi che venga o se ci vediamo più tardi" mi dice.
"no, credo che a Giu non piacerebbe avere troppe persone intorno.. Scusa.." rispondo,anche se non so se sia vero.
"tranquilla, immagino. Ah, e da quando la chiami Giu ?" mi chiede la mia amica, in tono provocatorio

"ciaoooo" rispondo, mettendo giù, scuotendo la testa, ma senza poter fare a meno di sorridere. Prendo i due macchiati e raggiungo Giulia in sala d'attesa, occupata a tormentarsi le mani e mordersi le labbra.

Mi siedo di fianco a lei, e le prendo le mani con le mie, facendole alzare lo sguardo sorpresa verso di me.
"Devi stare tranquilla, hai sentito i dottori. É stabile, sta solo riposando. Andrà tutto bene" le dico, con tono più calmo possibile.

Giulia abbassa lo sguardo e mormora un "grazie" assonnato.
Mi fa troppa tenerezza, e lotto contro il mio istinto, insomma, anche se avessi una cotta per lei, é visibilmente etero e non interessata, insomma. Come può qualcuno essere interessato a una che l'ha trattata di merda dal primo secondo in cui si sono viste?

"ah, fanculo" penso, dopo averla guardata di nuovo.
Prendo dolcemente la sua testa, e la poggio sulla mia spalla, cercando di farla stare comoda, ma da come si muove vedo che non lo è per niente. Effettivamente, queste sedie fanno schifo.

Cioè, già siamo in ospedale, almeno metti delle sedie comode, no? Io boh.

Giulia resta zitta, non protesta, nonostante stia probabilmente scomoda, é troppo gentile.

"Giulia" la chiamo sospirando

-Giulias pov-

La sento che chiama il mio nome, quindi mi sposto un po' per guardarla, e il mio corpo ringrazia. Ero davvero scomodissima!

Però, stare appoggiata a lei, e sentire il suo fantastico profumo, mi fa stare bene, quindi l'avrei fatto, sarei rimasta lì, in ogni caso.

Ad ogni modo, la maniera nella quale ha pronunciato il mio nome mi fa temere che voglia che mi stacchi. Insomma, si sono un po' appiccicosa. Forse troppo.

Mi rimetto seduta quando lei mi afferra per un braccio facendomi alzare, per poi mettere le mani sui miei fianchi, facendomi rabbrividire, e farmi sedere su di lei.

Sono un po' sorpresa da questo suo gesto. "ma peso" protesto, provando ad alzarmi, ma fallendo miseramente quando le sue braccia si avvolgono di nuovo intorno ai miei fianchi, avvolgendoli del tutto questa volta e tiandomi verso di lei, quasi fossi un orsetto peluche.

"shhh non è vero" mi risponde, facendo appoggiare la mia testa sulla sua spalla. Ecco, ora sono comoda.
Davvero. Potrei addormentarmi, ma sono troppo tesa, cerco di rendermi leggera, anche se so che non c'è modo per farlo, ma davvero, non voglio che senta quanto peso.
"hey, rilassati" mi sussurra all'orecchio. Sgamata. Di nuovo. Devo imparare a recitare bene.
Sospiro, e mi rilasso quando butto fuori l'aria dai polmoni.

"ecco così"
Non so come faccia, ma ogni volta che sussurra al mio orecchio, dei piacevoli brividi scendono lungo tutto il mio corpo.

"non sei scomoda?" le chiedo, preoccupata.
"dormi" mi risponde semplicemente, con le braccia ancora avvolte intorno ai miei fianchi, mentre appoggia il mento sulla mia spalla.

E così, mi addormento. Letteralmente sdraiata su una ragazza che avevo conosciuto 24 ore prima.

-Sara's pov-

"É così bella" penso guardandola mentre riposa su di me.
É praticamente una piuma, anzi sono preoccupata che non stia mangiando tanto quando dovrebbe. E pensare che ha paura di pesare troppo.

Non so perché, ma tenerla tra le mia braccia, consolarla, mi sembra la cosa più giusta da fare, la cosa più giusta che io abbia mai fatto.
Mentre dorme sposto con cautela una mano, e le sposto i capelli dal viso, con gentilezza.

Sembra quasi sia fatta di cristallo, come la scarpetta di cenerentola, che sta solo a una persona, cioè la protagonista del cartone.
Vorrei essere cenerentola, e che tu fossi la mia scarpetta.

Scuoto leggermente la testa, realizzando quanto questo pensiero suoni male, e soprattutto che mi farò solo male. Mi sto facendo fottere il cervello. E la cosa preoccupante è che forse, mi sta pure piacendo.

Ma no, è una pazzia, penso.
É solo una cottarella, una di quelle che passano dopo un paio di mesi.
Anche se questo pensiero non mi rende felice, so che é la cosa giusta.

Sunflowers {completa}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora