-Giulia's pov-
Sorrido, ripensando alla nottata passata con Sara sotto le stelle, una settimana fa mentre sistemo gli scaffali del reparto salse.
Sono felice di averle detto come mi sento, e non mi importa se non mi ha risposto.
Si, mi ha baciato, ma non ha detto niente.
In ogni caso, sono felice, tutto sta andando a gonfie vele tra di noi.
Ci vediamo ogni giorno, anche se solo per un bacio.Sospiro con aria sognante, e continuo a riporre i sughi sullo scaffale.
-Sara's pov-
"awwww è perfetto!" esclama Greta, dopo il mio racconto della nottata sotto le stelle.
"cioè, voi due, sotto le stelle a guardare le costellazioni e vi dite il fatidico <ti amo>, é perfetto!"
"più o meno"
"in che senso?" chiede, inclinando leggermente la testa da un lato.
"si, me lo ha detto ma-"
"dimmi che glielo hai detto anche tu o mi incazzo." mi interrompe, lanciandomi uno sguardo omicida.Non rispondo.
"okay io ti ammazzo" dice, prima di saltarmi addosso con l'intenzione, probabilmente, di strozzarmi, facendomi cadere a terra.
Ci rotoliamo un po' sul pavimento, prima che riesca a bloccarla per terra."che è successo?" chiede, dopo che sono riuscita a farla calmare.
"non lo so, non sono riuscita a dirlo"
"ma lo hai già fatto" mi ricorda
"e infatti ne sono uscita distrutta, se ti ricordi. Forse é per questo che non l'ho detto, forse sono solo spaventata.""si, ma lo sai anche tu, che Giulia non é come... lei, e sai che non si comporterebbe mai in quel modo."
"lo so" ammetto
"quindi ammetti, sei stata una cogliona." mi ordina.
"sono stata una cogliona" ripeto."sono stata una cogliona" alzo la voce, realizzandolo davvero.
"devo andare" dico, prima di infilarmi le scarpe.
"brava brava, corri da lei" mi fa l'occhiolino Greta, e io obbedisco.
Per cinque minuti. Poi torno indietro."che ci fai già qua?" chiede la mia migliore amica, quando mi vede rientrare dalla porta.
"finisce di lavorare tra un ora, non voglio disturbare." spiego."non è questo." mi analizza la ragazza.
"okay, come faccio?" ammetto, disperata.
"cioè, vado da lei, e glielo dico così, a caso? Insomma, lei lo ha fatto in un momento così perfetto, io non posso dirglielo fuori da un supermercato, in un momento casuale. Farebbe schifo!" mi sfogo."qual'é il ristorante del vostro primo appuntamento?" mi chiede.
"alla fine è stato il mc Donald" ammetto, sorridendo ai ricordi delle risate, dei baci rubati, delle chiacchierate, in quel posto."fiori?"
"dove li trovo dei girasoli?""okay, ho un idea" annuncia.
Rabbrividisco, alla vista della malizia che spunta nel suo sguardo.-Giulia's pov-
Esco dallo spogliatoio, dopo aver ignorato, il più possibile, i commenti di Erica. Quella ragazza é insopportabile.
Esco dal supermercato, e mi ritrovo una Sara super sorridente davanti. Strano, non ci eravamo organizzate per vederci oggi.
In ogni caso, come sempre, accelero il passo, fino a tuffarmi tra le sue braccia.
"hey Nana" mi saluta, prendendomi in giro.
"non mi piace essere così bassa rispetto a te" mi lamento.
"fidati, una cosa positiva c'è."
"sarebbe?"
"quando mi abbracci senti il mio cuore battere, e sai, ogni volta che ti vedo venire verso di me accelera." mi spiega.
Arrossisco. Come fa ad essere così dolce?"andiamo?" chiede, dopo avermi lasciato un dolce bacio sulle labbra.
"certo" rispondo, entusiasta.
Non faccio in tempo a fare un passo che la sua mano mi ferma.
"con queste, dico". Il mio sguardo si posa su due biciclette dietro di lei.Nessuna delle due si sente pronta a risalire sulla moto, per ora, e avevamo accennato ad usare la bici, ma fino ad allora era rimasta solo un idea.
Monta sul veicolo a due ruote e mi fa cenno di seguirla con il capo.Obbedisco e salto sulla sella.
"dove andiamo esattamente?" chiedo curiosa.
"vedrai" mi dice solo, e inizia a pedalare, con me al suo seguito.
Dopo più o meno mezz'ora, scendiamo dalle biciclette e quello che mi trovo davanti mi lascia semplicemente senza parole.Un enorme distesa di girasoli si presenta davanti ai miei occhi. Sono altissimi, praticamente come me.
Il giallo dei loro petali brilla sotto la luce del sole, verso il quale sono rivolti.
"wow" sospiro, mentre Sara mi prende la mano, e ci addentriamo nel prato."non pensavo che i girasoli potessero essere così alti" ammetto, mentre li guardo affascinata.
"beh, in questa zona crescono più o meno fino ai 2 metri, mentre in altri posti raggiungono persino i 3-3 e mezzo" mi spiega.
"affascinante" commento, non tanto riferito ai fiori, quanto alle ombre che i loro petali disegnano sul viso della mia ragazza."sei bellissima" dice, facendomi arrossire, mentre alza la macchina fotografica che si era appesa al collo una volta scese dalle bici.
Click
Prima che possa accorgermene, Sara guarda sorridendo la foto che ha appena scattato."non sapevo fossi una fotografa"
"non lo sono. Semplicemente mi piace fissare le cose che mi piacciono di più, sai, per poterle tenere vicine il più possibile"Annuisco, mentre ritorno a guardare il panorama, e ad avventurarmi in mezzo ai grossi steli, senza staccare la presa dalla mano di Sara, la quale continua a fare foto a più o meno tutto.
Usciamo dal campo, e ci incamminiamo sopra una collinetta d'erba, dalla quale poi, si riescono a vedere tutti i fiori dall'alto.
Dire che è uno spettacolo mozzafiato é dire poco.
Mi siedo in mezzo ai sottili e pungenti fili d'erba, all'ombra di un albero, mentre Sara fa ancora qualche scatto, a me, al panorama, e di nuovo a me.Sorrido imbarazzata, e finalmente la ragazza si siede dietro di me, allungando le gambe intorno alle mie, le braccia intorno alla mia vita.
Poggia la schiena all'albero, stendendosi un po', permettendomi di appoggiare la testa al suo petto, sulla quale poi lei poggia il mento.
Potrei restare così per sempre. Anzi, non mi importa dove, come, o quando. L'importante, è che sia con lei, e lei soltanto. Non ho bisogno di altro."Giulia" mi chiama. Alzo lo sguardo vero i suoi occhi, puntati ancora verso l'orizzonte.
"dimmi" la incito, notando che non sta parlando.
Prende fiato, ma prima che possa parlare, una goccia d'acqua le cade sul naso.Contemporaneamente guardiamo il cielo, il quale adesso presenta minacciose nuvole scure.
Un tuono ci fa sobbalzare, e senza dirci nulla, ci alziamo e ci dirigiamo velocemente verso le bici, di nuovo con le mani incrociate.***
"Dimmi che hai una mia felpa asciutta" prega Sara, una volta tornate a casa mia.
La pedalata sotto la pioggia in realtà non è stata così male, ma ora, iniziavamo a sentire freddo.
Annuisco pensierosa, prima di dirigermi in camera seguita dalla ragazza, e apro l'armadio.Sara mi guarda ridacchiando.
"tu mi stai dicendo che hai quattro delle mie felpe, e neanche lo sapevo?"
"uhm.. È che spesso le dimentichi qui e mi riprometto di dartele, giuro, ma poi quando non ci sei le metto e sono super comode, quindi decido di tenermele" le faccio la linguaccia.Si avvicina a me lentamente, e fa sfiorare le nostre labbra, usando questo movimento per distrarmi dal fatto che si sta riprendendo una delle sue felpe.
"beh, almeno questi furti risultano utili" commenta.
"non sono furti, se sei tu che dimentichi le cose" replico con fare ovvio, facendola ridere.Si toglie la felpa inzuppata per mettersi quella asciutta, e, come sempre, i pochi secondi in cui vedo il suo fisico mi lasciano un po' senza fiato.
Si avvicina a me, sfilandomi la maglia, e lasciandomi un dolce bacio sulle labbra prima di infilarmi una delle sue felpe.
"ti sta anche bene" mi fa notare, nonostante entrambe sappiamo che mi sta enorme.Ci dirigiamo in cucina, dove mentre Sara gioca con il gatto, io preparo la cena. Potrei abituarmici, a tutto questo.
___angolo tizia
Okay sto male
Sono fiera di annunciare, che dopo questo, mancano solo due capitoli. DUE.
Urleggio.
Cioè cioè vorrei dire tante cose ma lo farò nell'ultima parte lolNiente, intanto vi saluto.
Al prossimo capitolooo :D
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Sunflowers {completa}
ChickLitDal testo: i girasoli si voltano sempre verso il sole. E tu, sei il sole, verso il quale io mi volterei a qualsiasi costo. Giulia e Sara. La prima si trasferisce nel paese dove vive la seconda, e già da subito le sta sulle scatole. Ma la cosa cambie...