Capitolo 15

242 13 5
                                    

-Giulia's pov-

"dai, sei davvero così stanca?"
"insomma, ho lavorato 6 ore oggi e me ne mancano ancora 2.. Dobbiamo proprio?" mi lamento.
Sara mi guarda dall'alto al basso, lentamente, con sguardo furbo, mentre si mordicchia il labbro, sapendo quando questo suo gesto mi faccia impazzire ogni volta.

Si avvicina lentamente, e mi tira a sé gentilmente per i fianchi, lasciandomi un casto bacio sulle labbra.
"adesso sei ancora stanca?" chiede, ancora sulla mia bocca.
"un po' meglio, ma non abbastanza"
Sorride, prima di lasciarmi un altro bacio, un po' più profondo del precedente.

"decisamente meglio" sussurro, sorridendo, mentre mi perdo nei suoi occhi verdi.

"ew, andrete all'inferno per questo" un vecchietto commenta, spingendo il carrello attraverso le corsie del supermercato dove lavoro.

"l'amore è il più potente antidoto contro l'odio e il rifiuto dell'altro. Ciononostante, purtroppo, si è dimostrato quasi sempre inefficace nel caso di pazienti cronici affetti da omofobia, razzismo, sessismo e altre malattie del genere." risponde acida la ragazza di fronte a me, guardando il vecchio, dopo aver stretto la presa sui miei fianchi, probabilmente per la rabbia.

Il vecchio mormora qualcosa, prima di andarsene via zoppicando.

"grazie" dico sorridendo, e voltandomi verso Sara. "bella frase, comunque" attiro la sua attenzione, spostando il suo viso ancora voltato verso la corsia ormai vuota, verso di me, poggiandole due dita sul mento.
Appena i nostri sguardi si incrociano, la sua presa si rilassa, permettendomi di tornare a respirare normalmente.

"mi dispiace che ci sia gente così schifosa. É che vorrei proteggerti da tutte le cose negative, sai.." dice, dispiaciuta.
"hey" la rassicuro "finché sono con te, niente di ciò che queste teste di gallina dicono, potrà farmi male."

"ma adesso la voce si spargerà e il 60% delle persone qui sono omofobe, e chissà che inferno ti faranno passare e.." sembra stia impazzendo.

La interrompo. "ne vale la pena"

***
"calmati, hai ancora tre quarti d'ora per prepararti. Sarai favolosa"
Greta cerca di rassicurarmi, mentre lancio tutti i vestiti che possiedo sul letto, in cerca di qualcosa di decente da indossare, per quella serata.

"e se mi dicesse di no?" chiedo, nel panico. Ormai sto lanciando vestiti in giro, senza più guardarli, presa dall'ansia.

"sei seria?" chiede la mia migliore amica "quella ragazza ti direbbe di sì anche se le proponessi di buttarvi da un ponte insieme"

"questo mi fa più paura" commento, cercando di calmare il respiro, e di ritrovare la concentrazione sui vestiti, ormai finiti tutti sparsi sul pavimento.
"quindi cos'hai? Un anello?" chiede Greta, curiosa.

"no, ho preso una collana" dico, tirandole il cofanetto contenente il gioiello, il quale viene prontamente presa al volo dalla mia amica, consapevole che se le fosse scivolato, sarei impazzita.
"l'anello é per più avanti" continuo distrattamente, rendendomi conto di quello che ho detto solo qualche istante più tardi.

"woah.. Hai davvero intenzioni serie con lei, vero?" chiede Greta in tono canzonatorio
"insomma.. Non ho mai sentito niente del genere per nessuno, lo sai benissimo. E non lo so, lo sento... giusto. Non so se capisci quello che sto dicendo, non lo capisco neanche io in fondo." ammetto

La mia amica sorride a 32 denti. "fidati, adorerà la collana, e di sicuro dirà di sì" mi rassicura, mentre mi porge una camicia bianca e dei pantaloni neri, scioccandomi.
Dopo mezz'ora passata a svuotare il guardaroba, Greta ci ha messo solo 3 secondi a formare un outfit perfetto.
Incredibile. Io adoro questa ragazza.

La ringrazio con un sorriso, prima di iniziare a cambiarmi.

"comunque, capisco come ti senti." inizia. É da giorni che sento che mi sta nascondendo qualcosa, e forse finalmente è pronta ad aprirsi.
"insomma, in questi giorni sono uscita spesso con Carlo.. E, credo mi interessi."
Sorrido, é da quando siamo bambini che sono convinta starebbero bene insieme.

"è che è strano, insomma, non l'ho mai guardato in questo modo e non so se ricambia" spiega, preoccupata.
"fidati, lo fa" affermo, ricordando la simile conversazione avvenuta con il ragazzo, pochi giorni prima.

-Giulia's pov-

Alzo gli occhi al cielo, all'ennesimo commento di Erica, su quanto i miei pantaloni mi fascino bene il sedere.
"senti, la puoi smettere? Mi metti a disagio" chiedo, innervosita.
"che c'è? Non avrai la ragazza?" chiede, con tono canzonatorio.

"non sono lesbica" rispondo a denti stretti.
"e allora, chi è quella ragazza dall'aria super gay che ti aspetta fuori tutti i giorni? Non ci credo che non è la tua fidanzata" afferma curiosa.
"no, non lo è"
"ma lo vorresti" dice, facendomi un po' intristire.
"no." mento "come ho detto, non sono lesbica.
"bisessuale" afferma. "bi-che?"
"bisessuale, una persona a cui piacciono sia ragazze che ragazzi."

"forse" woah, c'è finalmente, forse, una parola che mi rappresenta. Suona giusta.
"quindi sei bisessuale, e single. Molto bene" dice, leccandosi il labbro in modo sensuale.
"se stai flirtando-"
"ce ne metti di tempo a capire le cose. Ci sto provando con te da settimane ormai" mi interrompe.
"non sono interessata" concludo la conversazione, uscendo dallo spogliatoio.

Esco dal supermercato, sorridendo al pensiero di quello che mi aspetta fuori dalla porta.
Corro verso Sara, come sempre bellissima, avvolta nel suo giubbotto di pelle, e appoggiata alla moto nera lucida.
Avvolgo le braccia intorno al suo corpo.
"dove mi porti oggi?" sussurro al suo orecchio, sfiorandole il lobo con le labbra, con il risultato di farla rabbrividire.
"sorpresa" dice sorridendo nervosa, infilandomi il casco.

Mi fa sentire come una bambina, ma mi piace che qualcuno si prenda cura di me in questo modo. Insomma, é una cosa abbastanza nuova per me, ma la trovo meravigliosa.

"stai bene?" chiedo, notando il suo nervosismo.
"si, tranquilla" mi risponde, sorridendo.
Si infila il casco prima di saltare in sella alla moto, lasciando il solito spazio dietro, nel quale mi infilo, e partiamo con un rombo di moto alquanto rumoroso, lasciando una Erica che ci guarda infastidita da dentro al supermercato.

Mi tengo stretta a lei, inspirando il suo profumo, a pieni polmoni, quando dopo una decina di minuti, succede tutto così in fretta, che non ho tempo per realizzarlo.

Siamo appena ripartite da un semaforo che era rimasto rosso per un tempo esasperante. Giro la testa verso destra non appena ci muoviamo, giusto in tempo per vedere due luci muoversi velocemente verso di noi. Un fortissimo rumore mi riempie le orecchie.

Poi, il buio.

_____angolo "autrice" lol

Okay volevo solo dire MUAHAHAHAHAHA okay, al prossimo capitolo, ciaoneee

Sunflowers {completa}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora