13|Lontanza impossibile

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Seokjin

«Ma cosa ci fai qui?» Domando in un sussuro, mettendo le mani sulle sue guance mentre stringe i miei fianchi e la sua schiena è contro la porta della mia stanza.
«Volevo venire a trovarti, o ti sei dimenticato del nostro bacio?»

Mi mordo il labbro inferiore, scuotendo la testa.
«No che non me lo sono dimenticato.»
Avvicina le sue labbra alle mie che fa scontrare subito.
________

Apro gli occhi e mi alzo lentamente. Ieri sera, dopo che ci siamo baciati abbiamo passato del tempo a parlare poi lui se n'è andato.

Mi vesto velocemente e vado verso la cucina per preparare la colazione per Jungkook.

«Jin, sei qui per il marchesino?» Domanda la cuoca ed io annuisco, prima di addentare una mela.
In un vassoio metto due fette di pane scottate con il burro e la marmellata, e verso il the al limone caldo nella sua tazza.

Salgo lentamente le scale ed appena sono davanti alla sua porta, le due guardie si alzano.

«La colazione.» Dico solo.
Lui si avvicina al vassoio, controllando ed io sospiro tentato di lanciarli in faccia il the bollente.
Aprono la porta, lasciandomi entrare.
«Grazie signori.» Mormoro, prima di entrare e lasciare che la richiudano alle mie spalle.

Appoggio il vassoio sul mobile e mi avvicino al letto, trovando Jungkook tra le coperte...sveglio.

«Signorino.»
Lo vedo stringere il lenzuolo bianco.
«Vi ho portato da mangiare.»
Si gira a guardarmi ed rimango sorpreso a vedere il suo viso.

Gli occhi sono contornati da occhiaie, sono rossi e sulle guance noto delle lacrime secche mentre le sue labbra sono pallide e sfumate di viola.
«Jungkook, vi prego.» Sussuro, sedendomi accanto a lui e facendolo mettere seduto sul letto.

Ha pianto silenziosamente per tutta la notte.
Alza lo sguardo su di me e scuote la testa.
«Ho p-paura.» Balbetta, a bassa voce.
«Di cosa?» Domando, appoggiando una mano sulla sua spalla.
«Di ogni cosa, perfino di me stesso. Stanotte, ho perfino guardato fuori dalla finestra sperando che arrivasse ma ovviamente non è stato così.»

Gli sforzo un sorriso ed apro le braccia. Mi guarda per un po', prima di abbracciarmi e piangere rumorosamente contro il mio collo.
Sospiro, accarezzando la sua schiena ed i suoi capelli spettinati.

«Piangete signoria, non tenetevi tutto dentro...fa male farlo.» Gli spiego.
Lui mi ascolta, singhiozzando e lasciando che le lacrime gli riempano il volto.

Lo sento calmarsi un pochino ed allontanarsi. Si asciuga le lacrime con il dorso delle mani e mi guarda.
«Andiamo fuori per favore, al villaggio. Ho bisogno d'aria fresca.» Dice, scuotendo la testa.
«E cosa direte ai vostri genitori?»
«Che se vogliono che sposi Yoo, devono lasciarmi uscire.» Spiega seriamente, con la luce della rabbia negli occhi.

Annuisco tiro fuori dei vestiti dall'armadio, così che si possa vestire e nel frattempo che lo fa io sistemo il letto.
Gli pettino i capelli e cerco di nascondere il viso distrutto, con quel che posso fare.

Si alza ed afferra il suo mantello.
Scendiamo le scale.

«Dove pensi di andare?» Domanda suo fratello, prendendo il mio signorino dal braccio facendomi sussultare.
Jungkook stringe i denti e cerca visibilmente di staccarsi dalla presa.
«Lasciami devo respirare dell'aria fresca.»

𝓣𝓱𝓮 𝓢𝓹𝓪𝓻𝓻𝓸𝔀𝓱𝓪𝔀𝓴 𝓪𝓷𝓭 𝓣𝓱𝓮 𝓝𝓲𝓰𝓱𝓽𝓲𝓷𝓰𝓪𝓵𝓮|| TaekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora