15|La trappola

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Le parole di mio padre e di mio fratello, mi hanno fatto sentire come se mi fosse caduto tutto addosso.
Non rivederlo più, no, certo che lo rivedrò ancora non importa se andrò contro tutto e tutti, voglio solo stare con lui.

Non posso uscire dalla mia stanza.
Sospiro, guardando fuori dalla finestra mentre ci sono i servitori che vanno di qua e di là.

Sento bussare alla mia porta, così mi giro.
«Avanti.» Mormoro, con le braccia incrociate al petto.
«Mamma.» Dico sorpreso di vedere la donna entrare.

«Tesoro siediti un attimo e parliamo.»
Indica il mio letto. Mi siedo confuso accanto a lei, che mi prende le mani accarezzandomi il dorso.
«Guardami negli occhi e pensa a lui.»
«C-cosa?» Balbetta.
«Pensa a quel ragazzo, mentre mi guardi negli occhi.»

Abbasso lo sguardo prima di alzarlo e guardarla.
Pensare a Taehyung...?
«Parlami di lui.» Mi incoraggia, con un piccolo sorriso.
«Lui...è una brava persona, mamma. Non so cosa mi sia preso ma lui è fantastico.»

«Oh tesoro mio.» Sospira, scuotendo la testa.
«Pensavo che scherzassi quando hai detto che lo ami, ma i tuoi occhi brillano.»
Trattengo il respiro, sentendo un groppo in gola e per qualche motivo sento di dover piangere.
«Perchè Jungkook? Perchè lui?»

Guardo per terra. «N-non lo so, è stato improvviso.»
Mette le mani sulle mie guance, sospirando ancora.
«Povero amore mio, la tua bellezza è sempre stata una rovina per tutti. Avrei dovuto saperlo, che qualcuno avrebbe tentato di ostacolare questo matrimonio. Sei un diamante troppo prezioso e raro, che tutti vogliono.»

«Cercherò di aiutarti, tesoro mio. Vedrai che ce la faremo.»

Taehyung

«Quel bastardo di un Jeon!» Sbotto, sbattendo un pugno sul tavolo.
«Come osa mettergli le mani addosso?»
Stringo i denti, sentendo la rabbia salirmi nelle vene al pensiero che suo fratello lo picchi.

«Che destino orribile.» Sospira Yoongi, incrociando le braccia al petto.
«La sua famiglia mi odia, anche se dovessi presentarmi a palazzo non servirebbe a niente.»

«Rapirlo sarebbe troppo?» Chiede Hoseok, facendo spallucce.
«Ma che dici?» Namjoon lo fulmina con lo sguardo.
Inclino la testa di lato.
«Dopo si che ci ammazzano sul serio.»

Prendo il bicchiere con il vino, portandolo alle labbra.
Bevo, pensando ad una soluzione a tutti i miei problemi.

«Un modo ci sarebbe, ma è pericoloso, troppo.» Dice Jimin, guardandomi.
«Parla.» Gli ordino, cercando di capire dal suo sguardo cosa sta pensando.
«Chiedere udienza con il re. Dovreste andare insieme e chiedergli di annullare il fidanzamento, ma ci vogliono giorni a cavallo per arrivare alla capitale. Con i boschi pieni di briganti e malintenzionati.»

Rifletto sulle sue parole ed annuisco. Ha ragione.
«È l'unico modo...» Sussuro, prima di sospirare e lasciarmi cadere sulla sedia.
Che situazione devastante. Devo trovare un modo più semplice, ma Jimin ha ragione parlare con il re è l'unico che potrebbe funzionare.

«Non starai davvero prendendo in considerazione l'idea di andarci!» Esclama Yoongi, incredulo. Lo guardo ad annuisco.
«Jimin ha ragione.» Dico. «È il modo più pericoloso, ma anche l'unico per fare in modo che io e Jungkook possiamo essere felici insieme.» 

Lui sospira, lasciandosi cadere sulla sedia.
«Taehyung.» Una voce mi chiama, così mi giro incontrando il viso di Jin.
«Che è successo?» Chiedo subito, notando il suo sguardo preoccupato.

𝓣𝓱𝓮 𝓢𝓹𝓪𝓻𝓻𝓸𝔀𝓱𝓪𝔀𝓴 𝓪𝓷𝓭 𝓣𝓱𝓮 𝓝𝓲𝓰𝓱𝓽𝓲𝓷𝓰𝓪𝓵𝓮|| TaekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora