Jungkook
Metto il mantello e guardo Seokjin, che sta deglutendo.
«Andimo Jin, andrà tutto bene se ti senti angosciato va a pregare.» Gli dico, sospirando dopo avergli messo una mano sulla spalla.
«Signoria, se i vostri genitori dovessero scoprirlo vi rinchiuderebbero nella vostra stanza fino al giorno delle nozze.» Spiega, seriamente e con un briciolo di preoccupazione.«Ma io sto andando dal sarto, perché ho ricevuto una lettera riguardo le misure.»
Gli faccio l'occhiolino e scendo dalle scale.
«Madre, padre.» Dico, fermandomi davanti a loro. «Il signor Park, mi ha recentemente scritto riguardo alle misure della camicia. Devo andare al suo negozio.» Mento, sperando che ci credano e non mi facciano domande a cui non so rispondere.«Vengo con te.» Mia madre si alza subito.
«N-no - sbotto - non ce n'è bisogno, madre, Jin verrà con me.» Indico il ragazzo al mio fianco.
«Sicuro?»
Annuisco e lei sospira, sedendosi e prendendo il ricamo.«Andiamo.» Dico a Jin, che mi segue verso le stalle.
«È fatta!» Esclamo, salendo sul cavallo.
«State attento, signorino.»
«Sta tranquillo. Ci troviamo qui fra due ore, va bene?»
Lui annuisce e io tiro le redini, partendo con il cavallo verso il ruscello.Sento una strana sensazione al petto, al pensiero di rivederlo.
Sono promesso ad un uomo, ma sto iniziando a provare dei sentimenti per un altro. Nulla di più sbagliato.Mi lascio uscire un piccolo sospiro. Sono veramente pazzo.
Il venticello mi colpisce il viso ed senza rendermene conto, sorrido sentendo questa sensazione di libertà che amo.Arrivo al ruscello, trovandolo già lì seduto sulle rocce mentre sta limando la sua spada.
Lascio il mio cavallo accanto al suo e lo raggiungo.«Ti sono mancato?» Domanda, alzando gli occhi su di me facendomi sussultare.
«I-io...» Balbetto non sapendo cosa dire.
Lui ridacchia e si mette in piedi.
«Fatti vedere.» Sussura, togliendomi il cappuccio e scrutando il mio viso.«Perchè mi hai scritto quella lettera? Stai andando contro la tua famiglia.»
Annuisco. «Lo so. Non so il motivo, ma non voglio che ti succeda niente.» Spiego, guardando in basso.Appoggia una mano sulla mia guancia, facendo incontrare i nostri occhi. Mi sento arrossire, sotto il suo sguardo.
«Ti ringrazio, Jungkook.» Mi dice, in modo sincero facendomi sorridere.
«Non devi, è un mio dovere.»I suoi capelli mossi e neri, gli ricadono sul viso ed io mi perdo nelle sue pupille nere come la pece.
Il mio respiro si fa più pesante.
«Stanno organizzando una spedizione per venirti a cercare, dovresti nasconderti da qualche parte...non sei al sicuro nei boschi.» Gli spiego, con preoccupazione nella voce.
«Odio fare il codardo.»Stringo la sua camicia bianca e consumata con le mani.
«Ti prego, fallo per me.»
Mi guarda sorpreso, così mi rendo conto della mia mossa totalmente avventata.
«Scusa.» Dico, con un filo di voce allontandomi.«Hai paura di toccarmi?» Domanda, facendo un passo avanti.
«Cosa? Certo che no, ma come ti salta in mente?» Scuoto la testa, mentre il suo corpo e vicinissimo al mio ed i nostri visi sembrano sfiorarsi.Mi guardo dietro, girando lo sguardo per tutto il posto.
«Non c'è nessuno, tranquillo.» Sussura.
Prendo un respiro profondo, tornando a guardarlo negli occhi.
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𝓣𝓱𝓮 𝓢𝓹𝓪𝓻𝓻𝓸𝔀𝓱𝓪𝔀𝓴 𝓪𝓷𝓭 𝓣𝓱𝓮 𝓝𝓲𝓰𝓱𝓽𝓲𝓷𝓰𝓪𝓵𝓮|| Taekook
Fanfiction(Tematica omosessuale ➪Taekook) Ci troviamo nel periodo d'oro del XVI secolo. Il regno è governato da un re giusto. La popolazione vivrebbe tranquillamente, se non fosse per un gruppo di banditi che si nasconde nella foresta e va a rubare denaro e g...