6|Sentimenti sbagliati

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Jungkook

Sento dei passi fuori dalla mia porta ed appena si apre, mi metto seduto sul letto.
«Gua-» Prima che possa finire di urlare la parola "guardie", una mano si posa sulla mia bocca facendomi stare zitto.

«Sta zitto piccolo, sono io.» Sussura una voce, che riconoscerei tra mille.
Taehyung...?
«Ma cosa ci fai qui?!Sei totalmente  impazzito?!» Urlo a bassa voce, appoggiando le mani sulle sue guance mentre mi manca il respiro.

Gli tasto la pelle, stringendo le labbra.
Nel buio della notte, riesco a scorgere il suo sorriso ed i suoi occhi luminosi su di me.
Lui ride alle mie domande, facendomi diventare ancora più serio.
«Se ti scoprono sei morto.»

«Dovevo vederti - dice subito - non riesco a toglierti dalla testa.» Pronuncia quelle parole, a bassa voce mentre mi stringe i fianchi con forza facendomi battere il cuore all'impazzata.
«No, Taehyung, non dire così.» Mormoro, tristemente accarezzando le sue guance.
«I-io sono promesso al duca, non puoi dire questo.» Scuoto la testa, abbassando lo sguardo.

Sento due dita sotto il mio mento, alzo la testa facendo incontrare i nostri occhi.
«Tu mi vuoi, quanto io voglio te. Dal primo momento che ci siamo visti, nulla è stato più lo stesso.»
Mi sento così male, perché le sue parole sono così vere.

Sussulto, appena sento dei rumori pesanti e delle voci riempire i corridoi.
«Maledizione.» Sputa secco. «Ci hanno scoperti - addolcisce l'espressione prima di pronunciare il seguito della frase - devo andare.» Avvicina le sue labbra alle mie che si uniscono subito, in un bacio quasi necessario.

«Domani verrai?»
Mi alzo e scuoto la testa. «I-io non lo so.»
«Voglio vederti.» La sua voce è così bisognosa e seria.
«Dio, Taehyung. Vattene via, prima che ti scoprano.» Dico, aprendo la finestra e cercando di farlo uscire dalla mia stanza con uno sforzo immane.
«Promettimi che verrai, non me ne andrò fino a quando non me lo avrai promesso.»

Sgrano gli occhi e prendo un respiro profondo.
Volevo starti lontano penso.
«Oh Dio, te lo prometto ma ora vai via...per favore.» Sussuro e lui annuisce, stampandomi un lungo bacio prima di uscire dalla finestra.

Lo guardo correre verso i suoi amici e gli sorrido, appena si volta verso di me.
Devo starti lontano...devo ma non ci riesco.

Mi lascio uscire un sospiro, tremante.
La porta della mia stanza si apre, rivelando le figure dei miei genitori e di mio fratello.
Li guardo ingoiando un groppo.

«Cosa guardi?» Chiede Junghyun, camminando verso la finestra per guardare di sotto.
«I-io...niente.» Sussuro, iniziando ad andare in iperventilazione dall'ansia.
«Chi era quell'uomo?» Domanda, stringendo i denti.

«Di cosa parli? Non capisco...» Cerco di mentire il meglio possibile.
Mi tira il braccio, stringendo la presa.
«Non mentirmi, ragazzino.»
«I-io n-non sto mentendo. Stavo dormendo ed ho s-sentito dei rumori in giardino...così mi sono svegliato per v-vedere cosa non andasse.»

Non so se crederà a questa bugia, e dal suo sguardo sembra che stia davvero per uccidermi.
Deglutisco, iniziando ad essere spaventato.

«Stava dormendo.» Schiocca la lingua e mi tira dal braccio, stringendolo. Apro la bocca emettendo un gemito di dolore.
«Non mi interessa cosa ci hai fatto, ma smetti di vederlo. Quell'uomo ha smesso a soqquadro la nostra casa stanotte, e solo Dio sa quello che gli farò appena lo troverò.» Parla al mio orecchio seriamente.

«M-mi stai facendo male.» Sussuro.
Mi spinge lontano ed io lo guardo, tendo il braccio da dove mi teneva stretto.
«Prova a rivederlo e rimpiangerai di essere nato in questa famiglia.» Sputa secco, prima di uscire dalla mia stanza.

𝓣𝓱𝓮 𝓢𝓹𝓪𝓻𝓻𝓸𝔀𝓱𝓪𝔀𝓴 𝓪𝓷𝓭 𝓣𝓱𝓮 𝓝𝓲𝓰𝓱𝓽𝓲𝓷𝓰𝓪𝓵𝓮|| TaekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora