20|Il colpevole sbagliato

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JUNGKOOK

Siamo davanti al palazzo reale, aspettando che le guardie vengano da noi.
«Non essere agitato, altrimenti non ci lasciano passare.» Dice, appoggiando una mano sulla mia spalla.

Lo guardo ed annuisco.

«Cosa cercate?» Domanda una guardia.
Mi schiarisco la voce.
«Sono il marchese Jeon Jungkook, devo avere udienza col re al più presto possibile.»

Mi osserva prima di spostare gli occhi su Taehyung.
«Entrate, il re vi riceverà a momenti.»

Raggiungiamo velocemente l'atrio.
«È stato più semplice del previsto.» Spiego con un sorriso.
«Beh si, poteva andare decisamente peggio.»

Sospiro, incrociando le braccia al pento sentendo un groppo alla gola ed una stretta allo stomaco.
È la cosa più importante che abbia fatto nella mia vita, l'ansia mi sta uccidedo.

Se dovesse andare male, probabilmente ne morirei.

«Il re vi aspetta.»
La guardia, ci fa entrare nella sala del trono dove un uomo anziano ci sta osservando.
Quello è mio nonno.
Stringo le labbra e deglutisco, avvicinandomi insieme a Taehyung.

«Vostra maestà, abbiamo un enorme favore da chiedervi.»
Con un gesto della mano ci fa cenno di andare avanti.
«Vedete noi - prende la mia mano - ci amiamo, ma non possiamo stare insieme come le coppie normali. Siamo costretti a nasconderci ogni volta.»
«E per quale motivo?» Domanda, congiungendo le mani.

«Lui è un marchese ed io solo un contadino. È promesso ad un uomo che è conosciuto per la sua violenza verso i giovani ragazzi.»
Lui fa un piccolo sorriso.
«Volete che annulli il fidanzamento.»

Annuiamo entrambi.
«Vi prego, siete la nostra unica possibilità.»
«Come vi chiamate?»
«Kim Taehyung.»

Lo guardo e deglutisco.
«Jeon Jungkook.» Rispondo.
«Bene.»
Rimango confuso, non sa chi io sia? Perchè non mi dice che sono suo nipote?
Non sto capendo. Forse per il cognome di mio padre.

«Maestà, m-mia madre si chiama S-sihyeon, Park Sihyeon.»

Lui sgrana gli occhi, rimanendo senza parole.
«Sei il figlio di Sihyeon?» Domanda sorpreso, guardandomi meglio.
«Si, ho diciott'anni.»

Si avvicina a me e mette le mani sulle mie spalle, osservandomi attentamente.
«Sei uguale a lei.» Sussura, trattenendo il respiro.
«Come sta?»
«Benissimo, penso sia solo delusa dal fatto che io me ne sia andato.» Spiego.

«Lei è contraria a questa relazione?»
Annuisco, stringendo le labbra con un sorriso sforzato.
«Ragazzi, voi due siete giovani avete tutta la vita davanti. Vi aiuterò certamente, dovete darmi solo un giorno e procurerò l'annullamento.»

«Grazie davvero, maestà.» Dice Taehyung.
Lo guardo e ci abbracciamo. Stringo la sua camicia, prima di appoggiare le mani sulle sue guance.
«Ce l'abbiamo fatta, amore mio.»
Annuisco e lui fa unire dolcemente le nostre labbra.
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Siamo seduti su dei gradini della chiesa. Il re ha detto che ci avrebbe procurato l'annullamento entro oggi, ma non si è ancora visto nessun soldato di sua maestà.

𝓣𝓱𝓮 𝓢𝓹𝓪𝓻𝓻𝓸𝔀𝓱𝓪𝔀𝓴 𝓪𝓷𝓭 𝓣𝓱𝓮 𝓝𝓲𝓰𝓱𝓽𝓲𝓷𝓰𝓪𝓵𝓮|| TaekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora