Ero in pieno ritardo!! Era stata la notte più bella di tutte ma ora dovevo andare, presi i miei jeans neri che stavano sulla sedia, il mio maglione rosa e mi feci una pettinatura a caso,
Presi il caffè e uscíí inseguita da mia madre <<Agatha non hai fatto colazione>> col caffè ancora bollente fra le mani <<Mh mamma devo andare sono in ritardo! Di a Jason che torno prima delle 16 E di guardare sul comodino>>
Andai dritta in macchina anche perché quel caffè mi stava ustionando le mani..Jason non si era accorto che ero andata via, era in boxer nell letto con tutti i capelli disordinati ma bellissimo come la prima volta.
Oggi avremo iniziato le cose per il concorso quindi non solo vestiti, ci mettevano alla prova per tutto. <<Agatha ma che fine hai fatto>> marie mi stava al passo mentre io con velocità estrema davo ordini.
<<Tu, vai al reparto seta, dobbiamo trovare una bella stoffa>> <<allora, per te ho un buon compito devi riuscire a fabbricare delle scarpe o per lo meno provarci>> <<Ma signorina Agatha noi non produciamo scarpe!!>> <<Improvisiamo>>
Marie mi stava dietro come una sanguisuga <<Agatha! Dove sei stata che è successo>> <<È arrivato jason>> le dissi solo. Era felice per me si misi a saltare come una matta ma come darli torto, ero stata parecchio male e un pó di felicità non guastava.
Andai diretta al mio ufficio con le mille chiamate che avevo ricevuto andavo nel pallone..<<Rispondo io tutto ok>> i telefoni di tutta la fabbrica suonavano insistentemente ma per fortuna c era Marie, Come avrei fatto senza lei.
<<Pronto? Ufficio della nationality mode ci dica>> si, un nome banale per la fabbrica ma che volete farci mia madre aveva messo a repentaglio tutto per questo nome.
<<Agatha sono i russi parlano di un incontro, e se siamo d accordo alla loro offerta del concorso..>> al momento pensai "chi me lo sta facendo fare.." insomma era un concorso tutto poteva succedere, tutto doveva essere perfetto. E cosa davvero importante dovevamo fare cose che non erano nel nostro ambito
<<si, accettiamo>> così entrammo a far parte del concorso. Marie si mise in agitazione. <<Cosa abbiamo fatto. Ti rendi conto! Noi facciamo vestiti non produciamo calzature gioielli ecc ecc>>
Io la tranquillizzai <<Vedrai, un modo lo troviamo>> erano giunte le 16 e in tutte quelle ore avevo organizzato una specie di assemblea, non ero la tipa che metteva a lavorare di notte ma avevamo bisogno di questo almeno provare , avevo dato ordini a tutto il gruppo, avevo dato tutte le stoffe per ricreare quello che doveva essere perfetto.
Così, giunsi a casa verso le 18. Mio marito era seduto sul divano e mi guardava, nessuna parola così rompetti io il ghiaccio..<<bhe, com è andata la giornata>> lui continuava a guardare mentre io lo fissavocon un sorriso da mongola, mi facevo quasi pena.
<<Agatha ti rendi conto? Dovevi ritornare alle 16 e invece hai fatto gli straordinari. Avevi promesso che saresti stata qui.>> io lo guardai dispiaciuta sapevo che voleva che io stessi bene <<che problema c'è?, è il mio lavoro ciò per cui ho dato la mia anima! Io ti chiedi scusa per averti promesso quel che non ho potuto mantenere però è importante per me, è in atto un concorso, dopo questo nient altro mi opporrà a starti vicino.>>
Lui si alzò in piedi e mi prese le mani. <<Agatha tu pensi che io ti voglia solo al mio fianco? Per questo pensi che starei seduto sul divano a rimproverarti? Non è così. Io ti amo e so che è un lavoro pesante e non voglio che ti stanchi dopo ore e ore>>
Andammo a dormire con mille pensieri in testa non sapevo che fare davvero..
Per Agatha il suo lavoro è la sua vita, stare assente anche una settimana le fa sentire la mancanza e Jason deve capirla..ci riuscirà?

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Heaven- COMPLETA
RomanceQuesta è la storia di Agatha una ragazza che ci mette il cuore in tutte le cose che fa. Ha un caratteraccio avvolte, un pó egoista verso suo marito che vuole solo inseguire il suo sogno. Agatha metterà da parte questo suo lato? E inizierá a guardare...