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Ero seduta nel balcone a bere quella vodka ordinandone dell altra ancora e ancora. Dovevo placare quella tristezza. Una ragazza si avvicinó a me.

<Amore finito eh?> Io risi <No distanza> lei sorrise <Vedrai che torna da te> mi consoló con questa parola. Sapevo che sarebbe tornato ma non avrei saputo quando.

Bevetti un altro sorso <Ehi basta, ne hai bevuti abbastanza> io la guardai male <Ma che vuoi da me mi hai consolata e ora che vuoi> la guardai perplessa ero grande abbastanza da fare quel che volevo.

Lei rise. Anche se Non aveva niente da ridere. <Mi chiamo Renata Comunque piacere> io ancora non capivo che voleva questa sconosciuta da me. E poi avevo bevuto così tanto che capivo a malapena.

<tranquilla. Non sono lesbica> mi disse <e non sono neanche una malintenzionata. Ti voglio aiutare solo. So cosa passi.>

Io sorrisi solo e mi scusai rivelando il mio nome. <sono Agatha comunque.>

Ad un tratto mi venne in mente che avevo fatto una vera e propria cazzata. Sarei dovuta entrare a lavoro. Mandai un messaggio a mia madre dicendo che mi ero sentita male prima di entrare a lavoro avevo avuto nausea.

Questa sconosciuta tanto simpatica decise di portarmi a casa mia. All inizio non fidandomi tanto.

Era così che divenne la mia migliore amica. Unica e sola. Non avevo molti amici lasciato il college. So che era una sconosciuta ma decisi di fidarmi.

Mi raccontó la sua storia. Sembrava molto triste. Era stata abbandonata sia dalla sua famiglia che da suo marito. Pensavo che volesse solo approfittarsi di me.

Ma invece cercava solo sostegno, qualcuno che le desse appoggio. La mia testa andava in fumo dopo che avevo bevuto quasi 9 bicchieri di vodka mi sdraiai. Ero in un momento di debolezza.

Non mi accorsi che quella ragazza tanto carina con me mi stava svaliggiando casa. Quando mi risvegliai era mattina del giorno seguente. Mi ricordai il bar, la vodka che andai a vomitare e la ragazza gentile che mi aveva riportata a casa.

Mi guardai attorno ma lei..Non c era. Era sparita. E la casa era messa sottosopra. Sgranai gli occhi e mi colpíí la faccia con la mano.

Ero stata una stupida. Mia madre era fuori. <Mamma.. > mia madre era di spalle. L avevo fatta grossa. Lei lo sapeva non rispose.

<Senti mamma..io> lei si giró con le lacrime agli occhi. <Abbiamo fatto sacrifici per arrivare dove siamo ora! E tu ti lasci buttare giù da Jason e da una ragazzina. Questo non posso per metterlo! Hai fatto tanti passi buoni fuori dal college>

Mia madre era delusa dal mio comportamento.. <Bere. Non ti ho mai visto bere. Mi hai mentito. Sei andata a bere quando il lavoro ti aspettava.>

Non so quali decisioni avrebbe preso riguardo al lavoro.. Ma andava tutto talmente male che non sapevo cosa poter fare.

Andai in camera e accesi il PC. Non avevo voglia di sentire mia madre in quel momento. Mi arrivó un messaggio di Jason importante.

Siamo giunti fin qui lettori. Come andrà la storia con Jason?

Heaven- COMPLETADove le storie prendono vita. Scoprilo ora